Gil Botulino

The German Observer
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Domenica 27 Aprile 2003 

La campagna elettorale si infiamma nel giorno della presentazione delle liste
Un ramoscello d'ulivo equivoco?
Ricorso di "Cinque stelle" contro il simbolo de "L'Arcobaleno"

ildomani2003_04_27.jpg (21702 byte)BADOLATO. Un ramoscello d'ulivo equivoco? A Badolato la campagna elettorale si infiamma nel giorno stesso della presentazione delle liste per le amministrative di maggio. L'aggregazione politica "Cinque Stelle", capeggiata dall'uscente primo cittadino Gerardo Mannello, ha, infatti, presentato alla competente commissione circondariale un ricorso per evidenziare un possibile illegittimo utilizzo del simbolo della coalizione nazionale dell'Ulivo all'interno del logo della formazione avversaria dell'Arcobaleno. Sotto accusa, dunque, il contrassegno che Andrea Menniti e i suoi sostenitori hanno prescelto per sintetizzare i valori e le istanze da sottoporre al giudizio degli elettori.

Questo il testo integrale del ricorso, firmato da Gerardo Mannello e Leopoldo Repice: «I sottoscritti, rappresenti della lista civica Cinque Stelle per Badolato, partecipante alla competizione elettorale del 25 maggio 2003, presentano ricorso avverso al simbolo utilizzato dalla lista "L'Arcobaleno" per il seguente motivo: nel simbolo della lista "L'Arcobaleno" è rappresentato il ramoscello dell'ulivo che è il simbolo nazionale della coalizione dell'Ulivo. L'utilizzazione di tale simbolo può essere autorizzata dai rappresentanti legali delle forze politiche fondatrici dell'Ulivo nazionale (Ds, Margherita e Verdi). L'accettazione di tale simbolo potrebbe indurre gli elettori ad una erronea valutazione di rappresentanza della lista che è lista civica e non rappresenta dell'Ulivo. Per questo motivo chiediamo l'annullamento del simbolo».

In attesa delle decisioni della Commissione, che comunque dovrà esprimersi sul ricorso in tempi estremamente brevi per capire le ragioni della lista "L'Arcobaleno" è qui utile riportare un recente intervento di Ernesto Menniti, segretario dei Comunisti italiani di Badolato, all'assemblea del movimento civico "Arcobaleno" in detta per la presentazione del simbolo e del candidato a sindaco. Il documento è stato gentilmente inviato alla nostra testata da Pasquale Andreacchio (www.gilbotulino.it).

«Io vorrei cercare di dare un senso alla presenza mia e dei Comunisti italiani in questa coalizione - ha dichiarato Menniti -. Innanzitutto voglio ricordare che ci sono state due assemblee che hanno preceduto questa di oggi: una a novembre, subito dopo la caduta dell'amministrazione Cinquestelle, in cui abbiamo spiegato le motivazioni che avevano spinto alla caduta di Cinquestelle; la seconda, a gennaio, per spiegare qual era l'intendimento e il progetto che la Mongolfiera con i quattro fuoriusciti della vecchia amministrazione andavano a proporre alla collettività, alle forze sociali e alle forze politiche. Io ritengo che in questa fase ci sia stata la volontà di dare un senso e un taglio politico a quello che si andava a costruire. Sicuramente, in gran parte, questo intendimento è stato rispettato. Può sembrare strano che si possa parlare così, di partiti e di politica, all'interno di una lista civica però bisogna parlarne perché i partiti qui ci sono, in Cinquestelle no. Qui i partiti risponderanno delle azioni e delle scelte che questa coalizione, che ci auguriamo vincente, opererà nell'amministrazione, in Cinquestelle ognuno risponderà soltanto di se stesso. È già qualcosa, non tutto quello che avremmo voluto, ma un piccolo passo in avanti che ci permetterà di ripartire, di ricostruire dalle macerie create negli ultimi anni dall'azzeramento totale del peso della politica nell'amministrazione badolatese. Non è, evidentemente, un'uscita completa però nessuno di noi pretendeva che in qualche mese si sarebbe riusciti ad ottenere questo risultato. Oggi siamo qui per dimostrare che si può governare nella diversità restando uniti, nella diversità senza interessi specifici se non quelli di recuperare Badolato e, se ci riusciamo, a riportare Badolato sulla giusta strada per risanare i danni che sono stati fatti. Quindi non un'azione contro, ma un'azione propositiva. Non facendo risse ma ragionando pacatamente. Noi non siamo contro nessuno, noi siamo per fare, abbiamo progetti e proposte per fare, per Badolato. Il programma che verrà presentato dal nostro candidato a sindaco, Andrea Menniti, avrà un indirizzo di contenitore. Noi conosciamo gran parte dei problemi della cittadinanza, ma forse non li conosciamo tutti e dunque vogliamo la partecipazione di tutti. Si sente dire che ci sono sempre le stesse persone, i soliti vecchi personaggi: Io ritengo che ci vuole coraggio a rimettersi in discussione, a ripresentarsi alla popolazione per chiedere il consenso; ci vuole coraggio a mettere in discussione la propria personalità e la propria immagine pubblica. Un'altra cosa di cui si sente discutere - e con questo ritorno al discorso che facevo precedentemente- è del simbolo dell'Ulivo. Se notate è proprio il simbolo dell'Ulivo, non dico ufficiale ma è quello là. Non deve dare fastidio a chi, magari, si riconosce, come elettore, in quel simbolo ma non si sente rappresentato da questa lista. è qua, ufficialmente, in questa lista, perché qui ci sono i Comunisti italiani, c'è il D.S., c'è lo Sdi, c'è la Margherita, c'è l'Udeur; dunque è a pieno titolo che il simbolo dell'Ulivo sta dentro il simbolo di questa coalizione».

Fra. Pung., Il Domani Domenica 27 aprile 2003

Fonte: Gilbotulino, mercoledì 23 aprile 2003, "L'intervento di Ernesto Menniti"