Gil Botulino

The German Observer
dal 2001

responsabile: Pasquale Andreacchio - e-mail: info@gilbotulino.it - web: www.gilbotulino.it

logodomani.jpg (4871 byte)

Giovedì 1 Maggio 2003 

La lista "Arcobaleno" continua la sua battaglia per essere riammessa in lizza
«Esclusi solo per un rigo»
In una nota il sodalizio esprime tutta la propria amarezza

ildomani2003_05_01.jpg (22155 byte)Martedì pomeriggio, alle 17, la Commissione elettorale circondariale di Catanzaro (presidente: Pietro Lisi, membri: Gino Rotella, Domenico Aiello, Giacinto Cavaliere, Luigi Mazzacua) si è riunita per esaminare l'atto di significazione presentato dalla lista "Arcobaleno". La lista Arcobaleno, che era stata ricusata a causa della mancanza di una riga nella dichiarazione dei candidati a consigliere, ha presentato alla Commissione, un certificato cumulativo con l'attestazione richiesta e un promemoria, con una recentissima sentenza del Consiglio di stato - molto più recente di quella presa in considerazione dalla Commissione - che, secondo i legali dell'Arcobaleno, avrebbe dovuto far pendere la bilancia per la riammissione della lista alla competizione elettorale. La Commissione ha, invece, deliberato la irricevibilità dell'atto di significazione, perciò rimane in lizza soltanto la lista "Cinque stelle per Badolato", ma la coalizione Arcobaleno andrà avanti nella sua lotta civile e presenterà ricorso al TAR. Si prevede che non si avranno notizie prima del 7 maggio.

«La Commissione Circondariale - si legge nel verbale della commissione stessa - presa visione dell'atto di significazione pervenuto al protocollo n. 16 del 28/4/2003; ritenuto che, ai sensi della vigente normativa (artt. 30, 32, 33 T.U. n. 570/60), esula dalle proprie competenze funzionali ogni determinazione in merito alle motivazioni addotte nel suddetto gravame, in quanto afferenti problematiche già decise con provvedimento formale n. 29 del 26/4/2003; ritenuto, inoltre, che per ogni provvedimento emesso da questa Commissione esiste apposita tutela giurisdizionale; ribadito, infine, il tenore del precedente provvedimento adottato (anche alla luce della specifica e puntuale giurisprudenza relativa al medesimo caso in esame, C.S. sez. V n.574/1996); delibera La irricevibilità dell'atto di significazione di cui in motivazione».

Alla decisione ha fatto seguito un comunicato dell'Arcobaleno nel quale si ribadisce che quella data dalla commissione sarebbe «un'interpretazione a dir poco restrittiva della problematica in esame e la scelta finale sconcerta per una serie di ragioni. Anzitutto - si legge nella nota - ha praticamente deciso di non entrare nel merito del ricorso che abbiamo presentato. Non si capisce a cosa serve riunirsi per esaminare le proteste di chi si ritiene danneggiato da una decisione se non si vuole nemmeno esaminare il ricorso. In secondo luogo la Commissione ha deciso volutamente di usare una stessa fonte giurisdizionale (Il Consiglio di Stato) per ratificare una scelta talmente discutibile con una sentenza del 1996 decidendo di trascurare una sentenza del 2002. In essa si precisa difatti che gli errori nella presentazione della documentazione possono essere sanati se provocati da errore fortuito, forza maggiore, errore scusabile. Peraltro se l'oggetto del contendere sta nella necessità di integrazione di documentazione, essa può verificarsi a patto che non dilazioni i tempi del procedimento elettorale con apposita istruttoria. La nostra azione ha sanato il tutto con una dichiarazione cumulativa fatta senza bloccare il procedimento elettorale. La Commissione non ha rigettato le nostre obiezioni. Non le ha neppure contestate. Semplicemente non le ha volute esaminare. Sembra che la cosa non sia degna di attenzioni, che un intero paese possa trovarsi nella situazione in esame per la volontà di non sanare una situazione basata su un errore più che correggibile. Un paese in cui il quorum non verrà mai raggiunto in un clima ancora teso e difficile».

«Dunque la Commissione ha deciso di non decidere, di non affrontare il nostro ricorso perché altrimenti si sarebbe dovuta contraddire essendo evidente che non era al corrente della sentenza del C.S. n. 510 del 6/8/2002, avendone utilizzata una, dello stesso organo, ma "vecchia" di ben sei anni. Inoltre la Commissione ha deciso di non correggersi stabilendo di non poter tornare sui suoi passi, affermando che ciò esula dalle sue competenze. Una decisione che costringe la coalizione civica "Arcobaleno" a rivolgersi urgentemente al TAR, vista la pervicacia nel non voler dare applicazione al principio democratico per cui le commissioni elettorali, nel dubbio, debbono favorire la più ampia partecipazione possibile delle liste elettorali. Esistono decine di sentenze che permettono correzioni agli errori di presentazione su certificati elettorali e contrassegni».

«Noi - conclude la nota - veniamo penalizzati, invece, per la mancanza fortuita di un rigo. Un errore a cui abbiamo già provveduto, in tempi rapidissimi e nel pieno rispetto di una giurisprudenza evidentemente ignota alla Commissione elettorale circondariale di Catanzaro».

(fonte www.gilbotulino.it)

Il Domani, Giovedì 1 maggio 2003

Fonte: Gil Botulino, news di mercoledì 30 aprile 2003, "Ricorso Arcobaleno, la Commissione si dichiara incompetente", "Il comunicato dell'Arcobaleno", "Il verbale della commissione elettorale"