allegato F alla DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 063 DEL  07.12.2001

Certamente in una società simile in cui si mescolano aspetti positivi e negativi, in cui se da un lato assistiamo ad un progresso sociale, ad un rapporto senpre più consapevole tra popoli diversi, in cui c'è una certa armonizzazione delle politiche ambientali, dall'altro l0individuo è indotto, ma anche i gruppi sociali più deboli, a vivere nell'incertezza del domani o addirittura dell'oggi.
Da qui l'acuirsi dei fenomeni della devianza sociale, dell'emigrazione, dalla nuova povertà e così via.
Vi è quindi da prendere in considerazione l'aspetto economico che condiziona molto il numero ormai enorme di disoccupati, i tanti altri mali presenti nell'attuale società; l'uso incondizionato di sostanzae stupefacenti, l'abuso di alcolici, ecc.

In mezzo a tutto ciò si avvertono due tendenze, l'una di tipo conservatore, generato dalla convinzione che la conservazione di un modello di vita fondato su determinati valori e certezze sia l'obbiettivo da perseguire e l'altro di tipo progressista, che indirizza verso nuovi modelli di vita fondati su nuovi valori, spesso in contrasto con i valori di prima condivisi universalmente.
Ma una parte sempre più importante spetta all'influenza dei mezzi di comunicazione di massa che agiscono sull'individuo sin da piccolo abituandolo a proiettare se stesso sempre più nel mondo del fantastico, del magico.
Attraversa alcune trasmissioni televisive vengono presentati modelli di comportamento spesso ispirati alla violenza che si prestano ad essere imitati più che rifiutati e da reprimere. E pensiamo al condizionamento che ci proviene dalla "pubblicità" e a come e a quanto influisce in maniera preponderante, sulla conduzione della vita sia dei bambini che dei giovani e degli altri adulti. dai giocattoli di alta tecnologia, molto costosi, ai capi di abbigliamento firmati, alle calzature, ai cellulari il cui uso è illimitato e allargato a qualunque fascia di età, ai motorini alle moto sempre più grosse, all'inseguimento di quanto più il mercato offre e di quanto più esoso ci possa essere propinato.
Riflettiamo sui cambiamenti subiti dalla famiglia, il consumismo che costringe tutti i membri della famiglia a lavorare all'esterno, il mutato ruolo della donna nel contesto familiare e sociale, la famiglia è il luogo della prima formazione delle nuove generazioni, è la prima istituzione che agisce intenzionalmente sulla formazione dell'individuo e quindi sul suo essere persona e sul suo divenire cittadino.
E' nella famiglia, e in questo ambiente, che si sperimentano i primi rapporti sociali e s'interiorizzano le norme di comportamento. Credo manchi al fanciullo e al giovane di oggi lo strumento sociale per porsi come tema e come problema sociale, come postulante leggittimamente un suo spazio un suo tempo, per chiedere un attenzione che vada oltre quella affettiva faniliare e quella estetica sociale, per diventare, insomma, portatore di un messaggio ne lsenso più concreto di richiamo a tutte le responsabilità verso di lui e insieme, di possibilità per lui a costituirsi come costante richiamo di responsabilità morale per adulti.
Occorre, allora, che tutte le istituzioni, le agenzie educative, intenzionali e non, instaurino un rapporto di reciproca colaborazione.
La nostra è una società connotata da numerosi fenomeni, in cui la mobilità sociale ha portato alla progressiva costruzione di una società multietnica, multirazziale, multireligiosa, multiculturale, con rischi e pericoli della mancata integrazione, dell'aemarginazione. Perciò è importante attuare l'uguaglianza dei diritti della persona, offrendo a tutti pari opportunità, nel rispetto anche della diversità. Occorre che tutte le istituzioni divengano sempre più democratiche, si aprano sul territorio impostando forme di educazione interculturale che si basano sulla convivenza democratica, fattore indispensabile della formazione del cittadino e prima ancora, dell'uomo. La nostra società e la civiltà odierna hanno bisogno di persone aperte e disponibili, prepositive, capaci di godere delle conquiste comuni, in grado di superare le chiusure egoistiche a tutti i livelli. E a prescindere dall'appartenenza a questo o a quel partito.

Firmato Anna Laganà


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