La critica

LE PUNTUALIZZAZIONI DI " GINOB "

L'uomo ha perso il tempo, ha smarrito la memoria, gli è rimasto soltanto lo scheletro sembra dire Barbaresi proponendo le sue sculture fatte di masse meccaniche unite tra loro. Eppure in questa sapienza interpretativa, fatta di pieni e di vuoti, meticolosamente studiati e risolti, si muove un'artista semplice, fiducioso, amante delle cose belle, ancorato ad un passato che ancora gli appartiene. E allora cosa sono questi strani oggetti che fanno pensare, che stravolgono le forme e che vivono fuori del tempo ? Sensazioni, frammenti interpretazioni anatomiche dell'arte, un'arte ricorrente ma non ossessiva, ironica forse, che si colora di apparente sarcasmo. Sculture ardite, corroborate da quel senso poetico sufficiente ad esaltare le grandi idee e tradizioni espressive. Una ricerca solitària e personale ricca di puntualizzazioni e significati, nata dal tradimento dell'oggetto primario.

Mario L. Conti

 

.... AVANZI...

E' sufficiente per Luigi Barbaresi "Ginob" meditare consapevolmente su un'oggetto metallico, per scatenare il proprio impulso creativo, quindi trasformare l'oggetto in veicolo di senzazioni. Non è raro vedere reinterpretata una biella in un volto umano e ancora un piccolo motore in un torello. Barbaresi smonta, seziona, salda, assembla e modifica ciò che è destinato al macero. Avanzi; i suoi, ricuciti e lucidati, non per una esclusiva ricerca dell'effetto esteriore; ma per un bisogno inconscio di comunicazione immediata. Le sue sculture vivono, si elevano a sofferenza, ad ambiguità, a ricordo. Un modo sicuramente personale per affrontare e restituire agli oggetti non più in uso, "Avanzi", il ritmo cadenzato della vita.

Nicolina Bianchi

Alcune Opere

 

luigibarbaresi@tiscalinet.it