Per qualcuno è solo uno sfizio,
per altri è una curiosità da togliersi a tutti
i costi, per altri ancora è una questione d'onore.
Conoscere il nome del capostipite della propria
famiglia è un vecchio passatempo che sta tornando
a nuova vita grazie al web. Alcuni cercano di
risalire al nome del "nonno di tutti i nonni"
facendosi ricostruire l'albero genealogico,
altri vogliono riscoprire la storia della propria
famiglia per sapere dove è vissuta e se ha nobili
ascendenti. Ma ricerche di questo genere sono
tutt'altro che semplici e sono svolte da due
discipline complementari alla storia che si
chiamano genealogia e araldica. La genealogia
si propone di ricostruire l'albero genealogico
di una persona. Per farlo procede a ritroso
nel tempo confrontando documenti originali.
Un lavoro piuttosto ingarbugliato che richiede
molto tempo e una pazienza biblica. Per saperne
di più abbiamo chiesto a un esperto di spiegarci
in cosa consiste una ricerca genealogica e soprattutto
che grado di credibilità può avere, anche tenuto
conto del prezzo che costa. Ma la ricerca del
trisavolo si può fare anche via internet dove
sono numerosi i siti di semplici appassionati
o di agenzie più o meno referenziate che si
propongono di andare a scavare nel passato remoto
di ciascuno di noi. E le offerte (alcune anche
curiose) non mancano. L'araldica invece si occupa
delle famiglie, della loro origine e della loro
storia nel corso dei secoli; in tanti casi di
ciascun cognome oltre ai dati generali è possibile
ritrovare persino lo stemma. Ma a differenza
della genealogia che si basa su documenti reali
l'araldica può prestarsi a interpretazioni piuttosto
libere. Avete presente quelle finte pergamene
che si vendono nei mercatini con impresso il
cognome, uno stemma e delle note storiche che
vorrebbero raccontarvi da dove provenite? Quelle
dovrebbero essere ricerche araldiche. Dovrebbero,
perché leggendole ci si rende conto di come
la fantasia alle volte superi la storia. È possibile
che tutte le famiglie nel loro passato siano
state nobili o principesche?.
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