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Oro

 

 

STORIA

 Ritornando indietro nel tempo, vediamo come inizialmente l’oro fu usato soltanto per realizzare oggetti ornamentali e monete.Quello della “moneta”divenne nel tempo l’uso sempre più importante e la moneta d’oro partecipò all’evoluzione della civiltà del mondo interessando e coinvolgendo tutti i popoli. Ancora oggi, in tempi in cui la “moneta d oro “ appare del tutto superata, è molto frequente il caso di nuovi popoli che coniano monete d’oro, pur non avendo funzione di mezzo di pagamento rappresentano il simbolo di una meta raggiunta. L’oro moneta è antico come la storia dell’uomo civilizzato.Gli antichi egizi battevano moneta, lo stesso facevano i greci ed i romani. Il mercato italiano deve essere considerato attualmente il più grande del mondo per quanto si riferisce al metallo “fisico” destinato alla trasformazione, in particolare di oggetti di oreficeria e gioielleria.La produzione orafa italiana vanta antiche tradizioni artigianali; la produzione industriale è notevolmente più moderna.Soltanto dopo la prima guerra mondiale vengono importate in Italia le prime attrezzature che consentono la produzione automatica di oreficeria (essenzialmente catene). Le macchine sono di produzione tedesca, già in uso in Germania prima della guerra mondiale, ma gli artigiani italiani non perdono tempo a modificarle ed a renderle più efficienti questo processo di automatizzazione fa si dopo la prima guerra mondiale il prodotto italiano si affermi anche sui mercati esteri. La seconda guerra mondiale distrugge quasi totalmente la nostra industria orafa, ma gli artigiani ed i produttori italiani sono rapidi nella ripresa. Sono sufficienti pochi anni per assumere una preminenza mondiale nel settore dell’oreficeria e gioielleria che si colloca come il maggiore produttore mondiale. E’ possibile asserire che il 25% del prodotto mondiale annuale di oro passa per il territorio italiano per essere trasformato in prodotto.

LA FONTE DI PRODUZIONE

La maggior fonte di produzione attuale di oro del mondo è quella mineraria (giacimenti”primari”), ma in realtà la quantità estratta ogni anno è molto modesta; circa 1000 tonnellate. I giacimenti “secondari”, quelli che derivano dai “primari”, e che si caratterizzano in polvere o granelli o pepite che si trovano nella sabbia o nella ghiaia, sono quasi del tutto esauriti. Non è il metallo più prezioso esistente sulla terra, ma la sua grande stabilità dal punto di vista chimico e l’inalterabilità nelle condizioni atmosferiche terrestri, unitamente alla facilità nel lavorarlo, lo hanno fatto scegliere, fra i vari metalli preziosi,come il più idoneo svolgere determinate funzioni.La facilità di lavorazione e le ottime caratteristiche fanno più facilmente pensare ad un incremento dell’uso dell’oro in altri settori.Con un grammo di oro è possibile realizzare il bordino di oro di un numero notevole di piatti o di bicchieri. L’oro è molto usato nella galvanica: quasi tutto quello che vedete di color oro, la fibbia della cinta, la montatura degli occhiali, ecc., è in realtà metallo ricoperto da un sottilissimo strato di oro vero. Non deve destare meraviglia sapere che anche il confetto dorato è in realtà ricoperto di oro vero e che pertanto può capitarvi l’ occasione di mangiare un po’ di oro. L’oro è un ottimo conduttore elettrico ed oggi, che viviamo nell’era dell’elettronica, troviamo oro un po’ dovunque. Senza saperlo tutti siamo proprietari di un po’ di oro: nascosto nel circuito stampato di qualche aggeggio che è nel nostro ufficio o nella nostra casa; messo in bella mostra sulla fibbia della nostra cinta o addirittura nel nostro stomaco che non troverà eccessiva difficoltà nel digerirlo.

IL CONTENUTO DI ORO

 L’oro contenuto nel classico lingotto viene abitualmente prodotto con un titolo di 999,9/°°° (oro puro-non contiene altri metalli) mentre gli oggetti di oreficeria sono abitualmente prodotti al titolo di 750/°°°, ossia 750 parti di oro su 1.000 ; le rimanenti 250 parti sono rappresentate da altri metalli come l’argento ed il rame, che normalmente compongono la lega usata per la produzione di oreficeria.Comunque il voler trovare nel “titolo” la caratteristica che possa chiaramente distinguere fra oro non lavorato e oro lavorato è senza dubbio un errore in quanto nulla vieta di produrre a qualsiasi titolo desiderato, tanto che è possibile produrre un oggetto di oreficeria in oro puro, come è possibile produrre un lingotto a titolo 750/°°° od altro titolo.Carato è il termine usato per indicare la percentuale di oro puro contenuto in oggetti di oreficeria- 24 carati corrispondono ad oro puro, ossia a 1000/1000 –1 carato corrisponde a 41,666 millesimi, ossia alla ventiquattresima parte di 1000. L’oreficeria abitualmente venduta in Italia è a 18 carati ossia a 750 millesimi.

 

 


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Aggiornato il: 07 maggio 2001