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Amuleti e talismani |
La categoria forse più particolare e rappresentativa dei
gioielli tradizionali - assieme ai gioielli
da toeletta - é quella degli amuleti e talismani.
Benchè tutti molto simili, seppur creati in zone diverse |
dell'Isola, vengono identificati da nomi radicalmente differenti
a seconda della sub-regione di provenienza: sa pedra de s'oju,
sabeggia, su pinnadellu
o pinnazzellu o ancora kokko.
Il materiale col quale vengono realizzati è sempre l'argento, considerato propizio, cesellato con cura per creare un supporto nel quale incastonare l'ossidiana nera, lavorata a forma di sfera, il corallo rosso, conchiglie varie e uno o più occhi di Santa Lucia. |
L'uso di questo elemento risulta comune alle varie zone della
Sardegna poiché esso è considerato in grado di
annullare le cariche magiche negative e contrastare il malocchio,
ovvero gli effetti malefici richiamati dalle persone cui si
attribuiva la capacità di arrecare danno con lo sguardo.
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Al corallo invece si attribuivano proprietà salutari e
protettive. Sa manufica infatti,
altro amuleto tipico all'incirca con le stesse finalità,
é realizzata proprio con questo materiale, e prende il nome dalla
forma data al ciondolo, realizzato appunto come una manina dal
pugno chiuso.
A seconda della loro forma e delle dimensioni questi oggetti venivano appesi sulla culla del neonato o appuntati sulle vesti di piccoli e adulti. Tutti gli amuleti erano considerati strettamente personali e dunque, terminato il loro scopo che talvolta durava tutta la |
vita, venivano donati ai vari santi protettori.
Tuttora questi amuleti della tradizione popolare, vengono usati per ornamento. |
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