E' un grido di gioia, di speranza quello che ci comunica Clara Sereni con il volumetto da Lei curato e in cui i vari autori ci testimoniano quanto si è fatto e quanto si può fare per il nostro fratello, per l'Altro, malato di mente.
Lucia Annunziata, Gad Lerner, Barbara Palombelli, Oreste Pivetti e Gianni Riotta, tutti giornalisti di successo che hanno accettato la proposta a loro offerta di non essere distratti.
Penso che anche senza la mia esperienza personale, la lettura di questo testo mi avrebbe fatto intravedere quanto il "matto" ci metta paura, perché non lo conosciamo; e tutto quel che l'uomo non conosce, lo spaventa.
Di tutto vogliamo piena esperienza nell'età moderna e chi ci fa "osare" di avvicinare il matto? Ci diciamo che non sappiamo come porgerci a lui, ma in realtà, credo, che temiamo di essere coinvolti da lui, tanto più che i mass-media per lo più ne parlano nelle occasioni di violenza o verso di se o verso il prossimo. E a proposito di prossimo, il cristiano come potrà essere tale se non avrà provato la gioia di riconoscere nel "matto" il volto di Dio?
E' una esperienza entusiasmante che ho avuto la fortuna di provare e che trasmette la gioia, la serenità più pura.............sarà forse quella che ha dato nerbo in tutta la sua vita a madre Teresa di Calcutta, alle sue consorelle e a tanti altri laici e non, che vivono per l'Altro.

(a cura di Clara Sereni Edizioni e/o, 1996 Roma)