Il Brutto Anatroccolo

EVENTO NUMERO DUE

Indovina chi viene al
Gruppo Amico?

di Massimiliano Santoro

 


E’ mercoledì. Mi preparo ad andare al Gruppo Amico. Arrivato in Parrocchia un bigliettino mi avverte che la riunione è spostata in teatro.
Forse ci saranno le prove congiunte coro-balletto penso tra me e me mentre mi avvio verso il teatro.
Al mio ingresso trovo un capannello di folla davanti al palcoscenico. Qualche minuto dopo capisco il motivo di quella piccola folla: è venuto a trovarci il giocatore della Roma Damiano Tommasi.

A vederlo sembra un ragazzo semplice, come tanti altri. Lo spirito è quello che si forma in un paesino della montagna veronese, Sant’Anna d’Alfredo, tra famiglia e parrocchia, quello che si forma col Vangelo e Guccini, don Milani e Bob Marley. Domenico, suo padre, gli ha insegnato a giocare a tamburello e a cavare il marmo.
E qualcuno, quando era piccolo, gli ha mostrato che
«ama il prossimo tuo come te stesso» non è una formuletta, ci si può credere, e si può credere in altre cose, altri valori. Ha la maglia numero 17 , è nato di venerdì 17 e ha compiuto i 17 anni di venerdì 17.
Uno così non può essere superstizioso. E nemmeno aver paura di disturbare.

E’ stato il primo calciatore obiettore di coscienza. Fu sua l’idea di proporre ai giocatori della Roma di scendere in campo a Bari con la scritta Stop war, durante la cosiddetta guerra giusta.

Insieme con altri suoi compagni si è prodigato molto nel sociale (sport senza violenza, costruzione di campi sportivi nella ex Yugoslavia, abolizione del lavoro minorile, ecc.) impegno per il quale ha ottenuto diversi riconoscimenti.

A questo proposito mi viene in mente una notizia che ho sentito qualche giorno fa alla radio e che mi ha lasciato, a dir poco, sconcertato.

La notizia riguardava il giocatore della Juventus Alessandro Del Piero.
Pare (non ho capito bene: la radio era parecchio disturbata) che Del Piero abbia voluto vendere una delle sue numerose ville ad un’associazione di disabili che intendeva farne una casa-famiglia, appunto per disabili.

L’Associazione, vista la notorietà di Del Piero, sperava in un comportamento "benevolo" (forse seguendo l’esempio di altri suoi colleghi) da parte di una persona che guadagna miliardi correndo dietro ad un pallone: per tutta risposta Del Piero non solo non ha avuto alcun riguardo, ma ha cercato addirittura di "tirare" sul prezzo.