Il Brutto Anatroccolo

SURFING............... ON THE WEB

Il Telelavoro
di Carla Santoro
   

Un nuovo metodo di lavoro, che sfrutta intelligentemente la tecnologia che abbiamo a disposizione è il telelavoro cioè la possibilità di svolgere il proprio lavoro a distanza e trasmetterlo successivamente al proprio ufficio attraverso la rete telematica.
La prima società che sperimentò il telelavoro fu la tedesca IBM che agli inizi degli anni '90, propose ai suoi dipendenti questa nuova forma di lavoro e da allora, grazie al progressivo sviluppo delle reti telematiche e alla nascita di programmi eseguibili su tutti i tipi di computer, il telelavoro è diventato oggi una reale prospettiva.
Gli elementi che caratterizzano il telelavoro sono: l'uso della tecnologia dell'informazione, il luogo di lavoro diverso da quello tradizionale, la non rigidità dell'orario; quindi il telelavoro è molto flessibile e può essere: a domicilio a tempo pieno, "part-time", mobile, ecc.
La spinta verso il lavoro decentrato deriva dalla necessità di diminuire l'impatto ambientale e ridurre il pendolarismo, ma anche dall'esigenza delle aziende di perfezionare i processi produttivi e di raggiungere la massima flessibilità ; entrambe queste esigenze possono ben coniugarsi con quelle del telelavoratore che può gestire il suo tempo in maniera più flessibile evitando gli sprechi, anche in senso economico, dello spostamento casa-ufficio e può godere di altri benefici, quali : un miglioramento della qualità di vita, una riduzione di stress da traffico, più tempo per la famiglia, per i lavori domestici e per coltivare i propri hobbies ed interessi.
Naturalmente il telelavoro può essere visto come un'importante opportunità di lavoro per i disabili che, una volta eliminate le difficoltà del raggiungimento del posto di lavoro, possono sfruttare al meglio le loro capacità grazie anche ai nuovi software, ai programmi di sintetizzazione della voce che permettono di impartire comandi al computer, attraverso un microfono, programmi che favoriscono l'utilizzo dei vari strumenti telematici, ecc.
Inoltre, il telelavoro si adatta maggiormente ai ritmi di vita del disabile che può decidere quando e quanto dedicarsi al lavoro; il pericolo che si corre in questo caso, è però, l'isolamento sociale del disabile ma, che a volte, può essere preferibile ad un lavoro più socializzante ma di difficile accesso e dove le relazioni che si instaurano sono spesso viziate dai rapporti gerarchici. Il percolo che si corre è quello di privilegiare lo sviluppo del telelavoro solo nelle aree ad alto contenuto tecnologico, mentre questo deve essere visto come un'occasione per favorire lo sviluppo proprio di quelle aree più distanti da centri economici .
Purtroppo la scarsa qualita' delle infrastutture della rete telematica italiana,le connessioni lente e le cadute di linea, tutte cose che abbiamo provato personalmente, frenano lo sviluppo di questo nuovo tipo di lavoro.