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Genealigia e Storia |
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- Genealogia del Termine Kung Fu - Cenni introduttivi sul Qi Gong |
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Hung Gar - Shaolin Chuan - Wing Chun - Tan Lang - Zui Jiu Quan - Chan Quan |
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...15 | - Stili Interni |
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Tai Chi Chuan - Qi Gong |
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. | Filosofia |
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Editoriali |
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(Ottobre) La ruota
della vita - (Settembre) La via della forza |
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... | - All'ombra dei Cigliegi: |
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IL
TAO PER UN ANNO
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Chang San Feng, monaco taoista
al quale, molte leggende attribuiscono la nascita del Tai
Ji Quan. L'invasione mongola è sconfitta nel
1368 e salì al trono Chu Yuan Chang che divenne imperatore con il nome Hung
Wu: nasce la dinastia Ming (1368-1644 d.C.). Questa dinastia portò un periodo
di splendore in Cina. Chuen Yuan, monaco Shaolin, riordina
lo shaolin in 72 tecniche fondamentali. Insoddisfatto cerca altri maestri
fuori dal monastero. Grazie ad una rivolta scoppiata a Pechino
salirono al potere in Cina i Manciù (Mandarini) era il 1644. Nacque la dinastia
Ching. Il questo periodo il tempio Shaolin diventa luogo di incontro e di
rifugio dei perseguitati politici, ribelli verso il nuovo regime: il regime
degli invasori Manciù. In questo periodo il famoso monastero, dopo una storica
battaglia fra i monaci ed i soldati 100 volte più numerosi, venne messo
a fuoco. I monaci superstiti fuggirono nel sud della Cina (Fukien) dove
ricostruirono un secondo Monastero Shaolin, ma i Ching bruciarono anche
questo secondo tempio, era il 1664. Questa opera di recupero e di trascrizione,
viene effettuata anche in altre parti della Cina nei vari Istituti di Ricerca:
vere e proprie scuole adibite allo studio e alla pratica del Kung Fu, il
più conosciuto è senz'altro l'Istituto di Ricerca di Pechino. Nell'antichità
c'erano due tipi di abitanti del monastero Shaolin: i monaci che meditavano,
pregavano, si prefiggevano l'ascesa spirituale; profughi politici, che si
battevano per la restaurazione dell'impero Ming. Questi ultimi erano dei
militari, addestrati non solo nel combattimento a mani nude, ma anche nell'uso
delle armi: sciabole, spade, lancie alabarde ecc. Le regole del Monastero
erano rigidissime, lo studio era pesante, infine per potersi chiamare Shaolin
c'erano tra le altre tre prove: un esame orale sulla religione, sulle scienze
apprese, e sulle teorie dei sistemi da combattimento; dei combattimenti
contro Monaci più esperti; infine se le altre due prove venivano superate,
l'esame finale consisteva nell'introdursi nei sotterranei del Tempio, dove
c'erano 108 manichini meccanici armati, ognuno dei quali infieriva una tecnica
mortale al malcapitato, qualora passasse in quella determinata zona. Questi
fantocci erano attrezzati anche con armi, erano costruiti in modo da reagire
diversamente uno dall'altro se venivano colpiti, reazioni diverse anche
se si colpiva lo stesso manichino. L'esaminando doveva passare nei corridoi
del sotterraneo e colpire, uno per uno tutti i manichini, che lo attaccavano
lungo in corridoio, abbattendoli.
Il tempio di Shaolin venne fondato nel 400 d.C. (non si conoscono i nomi
dei fondatori poiché i documenti bruciarono durante la dinastia Ch'ing).
Shaolin sorge sul monte Sung Shan nell'attuale Honan.
Verso il 520 d.C., sotto il regno dell'imparatore Wu Ti della dinastia
Liang, comparve Ta Mo (Bodhidharma in giapponese) 28° patriarca
della dottrina buddista Chan (Zen in giapponese) e primo patriarca cinese.
La leggenda vuole che Ta Mo si fermò al tempio e vi introdusse le basi della
sua religione. A lui si attribuisce lo stile Shi Pa Lo Han Shou (18 mani
di Han o dei discepoli di Budda). Il maggior sviluppo del tempio si ebbe
sotto la dinastia Sung (960 - 1260 d.C.). In questo periodo i monaci aiutarono
gli imperatori a combattere i nemici, insegnando ad essi le loro arti: marziali,
religiose e politiche; o prestando la loro opera direttamente. Nel 1279
d.C. Kubilay Khan (nipote di Gensis Khan) sconfisse l'ultimo imperatore
Sung che si uccise a Canton, nasce la dinastia Yuan (1279-1368 d.C.), è
l'epoca dei viaggi di Marco Polo.
Durante la dinastia Yuan visse uno dei più grandi maestri di shaolin:
Altre fonti fanno risalire il Tai Ji Quan.
al periodo Tang, tra l'ottavo ed il nono secolo. Questa seconda ipotesi
fa comunque riferimento a Scuole di Arti Marziali diverse successivamente
unificate da Chang San Feng. Una terza ipotesi porta a Wang Zong Yue e lo
indica come il fondatore del Tai Ji Quan.
I monaci riordinarono le tecniche del metodo da combattimento Shaolin.
Un giorno lungo il suo viaggio itinerante, incontrò Li Chen un vecchietto.
Il vecchietto si era appena difeso senza fatica da cinque aggressori, che
avendo la peggio scapparono. Il maestro Li Chen insegna il suo stile, ma
poi rivelo al monaco che esiste un maestro molto più esperto ed abili di
lui, il maestro Pai Yu Feng. I tre maestri si recarono al monastero.
Misero a punto un sistema di ben 170 tecniche fondamentali e 5 stili principali:
stile del Drago, stile della Tigre, stile della Gru,
stile del Serpente, stile del Leopardo.
Da questa data inizia la diaspora: tutto si disperde, ma alcuni monaci riescono
a sfuggire all'incendio e continuarono nell'anonimato l'opera di diffusione
in tutto il territorio cinese, dando origine a varie scuole di Shaolin Quan.
Dopo la rivoluzione culturale cinese, la scuola di Kung Fu Shaolin venne
riaperta per proseguire l'opera di sviluppo del Kung Fu; fu ristrutturata
per continuare l'opera monastica e di insegnamento degli antichi monaci
guerrieri.
La scuola è diventata un punto d'incontro per tutti i maestri e cinesi in
genere, che trasferiscono le proprie conoscenze sulle tecniche da combattimento,
tramandate nello loro famiglie.
Se infine riusciva a passare (e sopravvivere) a questa prova, doveva rimuovere
una lastra incandescente pesante circa 250 Kg. Quest'ultima lasciava a fuoco
sugli avambracci i simboli di un drago e una tigre: cicatrici indelebili
a testimonianza di una vita dedicata alla vita monastica e allo Shaolin.
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Storia dello Shaolin Chuan |
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