Una giornata di civiltà per il diritto al futuro
Il doppio standard nelle garanzie giuridiche e la totale precarizzazione della vita
e del lavoro dei cittadini stranieri, introdotti dal ddl governativo sull'asilo
e l'immigrazione, coronano e istituzionalizzano una lunga campagna xenofoba
e segnano un secco arretramento del patto di cittadinanza fondato sulla
convivenza e sul lavoro, su cui si basa anche la nostra Costituzione.
La supremazia della guerra sul diritto internazionale rischia di trovare così
il suo corrispettivo interno in un'idea esclusiva e nazionalitaria dei diritti,
nella mercificazione di esseri umani condannati alla clandestinità,
all'arbitrio e al lavoro nero, in un epocale salto all'indietro di
civiltà non solo per loro ma per tutti, tanto più in un contesto
di attacco a garanzie universalistiche quali lo Statuto dei lavoratori
ed il suo articolo 18.
Per questo condividiamo e rilanciamo l'idea di una mobilitazione di
coscienza che culmini il 19 gennaio, alla ripresa della discussione
parlamentare, in una grande manifestazione civile e solidale a Roma.
Primi firmatari:
Dario Fo e Franca Rame, Bruno Trentin, d. Luigi Ciotti, Rossana Rossanda,
Mons. Raffaele Nogaro, Mons. Luigi Bettazzi, Margherita Hak, Moni Ovadia,
Marco Revelli, Mario Tronti, Giulio Girardi, d. Gino Barsella,
d. Giuseppe Stoppiglia, d. Vitaliano Della Sala, Eugenio Melandri,
Raniero La Valle, Giovanni Franzoni;
i giuristi:
Domenico Gallo, Giovanni Palombarini, Luigi Ferraioli, Vittorio Borraccetti,
Umberto Allegretti, Livio Pepino;
gli scrittori:
Stefano Benni, Cristina Ali Farah, Ribka Shibatu, Ron Kubati, Amara Lakousse,
Antonio Tabucchi, Ettore Masina, Pedrag Matvejevic, Mario Bertin,
Franco Ottaviano;
i docenti:
Franco Cassano, Annamaria Rivera, Enrico Pugliese, Sandro Portelli,
Luciano Marrocu, Sergio Raimondo, Alessandro Dallago, Sandro Mezzadra,
Fuad Allam, Luigi M. Lombardi Satriani, Nicola Porro, Wassim Dammash.
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