Siamo convinti che il superamento
dell'alienazione capitalista sia una condizione necessaria per poter
costruire un nuovo rapporto dell'uomo con se stesso, con gli altri,
con la natura, dove il libero sviluppo di ciascuno sia la condizione
del libero sviluppo di tutti.
In questa direzione si muove oggi, per noi, la ricerca e lo sviluppo
di "un altro mondo possibile". Per questo riproponiamo per il nuovo
millennio il problema della Rivoluzione e del Comunismo,
come "movimento reale che abolisce lo stato di cose presente".
I Giovani Comunisti fanno parte a pieno
titolo del Partito della Rifondazione Comunista.
Interni al PRC, ma allo stesso tempo autonomi,
perchè una riflessione sulla specificità della condizione
giovanile non può che partire da noi stessi.
Che siamo studenti, forza-lavoro
intellettuale pronta per essere canalizzata nella logica
di mercato e preparata ad un futuro flessibile e precario.
O già lavoratori, ricattati e ricattabili, in una fase storica
che vede avanzare sempre più l'abbattimento di ogni residuo
diritto sociale.
O disoccupati, con un lavoro che non c'è o, quando c'è,
diventa un ricatto pesante come un macigno (o lo accetti come è
o resti sulla strada).
Riteniamo prioritario, in questa fase, contribuire alla
crescita del movimento contro la globalizzazione liberista:
non a caso la preparazione delle giornate di Genova del 19-21
luglio ha costituito un momento fondamentale per la costruzione
dei Giovani Comunisti nella nostra realtà.
Una costruzione di questo tipo, ora, non può che passare
per la lotta per la pace, contro la guerra
degli Stati Uniti e i loro alleati:
non si risponde alla violenza fondamentalista
con ulteriori barbarie: "Occhio per occhio lascia il mondo
cieco".
Di fronte ai
boati militari dei signori del mondo, che come sempre
soffocano gli spazi della politica e della riflessione
per sussumere tutto in una logica suicida del "Bene contro il
Male", di fronte agli attacchi sempre più massicci alla scuola
pubblica e di
massa, alla sempre maggiore subordinazione dell'istruzione
universitaria alle esigenze dell'impresa, di fronte
all'intenzione del governo Berlusconi e della Confindustria
di distruggere anche le ultime garanzie dello Stato sociale
(art. 18 Statuto dei lavoratori), ad un processo di
trasformazione delle nostre condizioni di vita che ci
vede sempre più precari e flessibili, frammentati e
rinchiusi in un guscio anestetizzante di dogmatiche
"verità" -le loro verità, di chi ci vuole esclusi e
obbedienti- diciamo:
NO!
Siamo disobbedienti perchè un altro mondo è possibile.
Ma per realizzarlo serve una nuova stagione di protagonismo
sociale.
I presupposti ci sono: si avverte già da tempo, tra i giovani,
un nuovo desiderio di avvicinarsi alla politica, di
riprendere in mano il proprio destino.
Dovremo essere sempre di più a manifestare
e a praticare nella vita concreta di ogni giorno la
possibilità di un'alternativa all'economia delle
multinazionali, degli 8 "grandi" e i loro lacchè, alla NATO,
vera e propria polizia internazionale predisposta a reprimere,
in qualsiasi parte del mondo, ogni tentativo di costruzione
di un diverso modello di sviluppo.
Lo faremo con una serie di
iniziative che cercheranno di coinvolgere tutti i settori
del mondo giovanile, dagli studenti medi agli universitari,
ai giovani lavoratori, disoccupati e precari della
new-economy, non tanto new da mascherare forme alquanto
"old" di sfruttamento e alienazione.
Questo sito è aggiornato continuamente, potrete trovarvi molte
più informazioni riguardo alle nostre iniziative.
Ci riuniamo molto spesso,
chiunque fosse interessato a mettersi in contatto con noi
può farlo tramite la sede della Federazione di Ancona del
Partito della Rifondazione Comunista, sita in via Macerata
24, n.tel. 071/872794.
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