E' difficile rincorrere gli ultimi avvenimenti, così veloci e mutevoli,
così terribili.
Gli ultimi giorni hanno visto una escalation di sangue nei territori occupati,
proprio nei momenti dell'arrivo della delegazione di Action for Peace, recatasi
in Palestina per fare da interposizione tra i carri armati israeliani e il popolo palestinese,
per praticare percorsi di pace e dire basta ad un'occupazione terribilmente crudele.
L'esercito israeliano, sempre più ingigatito dal massiccio richiamo di riservisti,
procede nell'occupazione dei territori appartenenti all'Autorità Nazionale Palestinese.
Prosegue il vergognoso assedio agli uffici di Arafat a Ramallah.
Una "giornalista" della CNN che infama il nome della propria categoria gli ha provocatoriamente
chiesto se non potesse fare di più contro il "terrorismo": ci domandiamo come,
rinchiuso in quelle mura, senza luce, senza neanche pile per il suo cellulare o cibo, se non fosse stato
per la coraggiosa azione dei pacifisti di vari paesi accorsi ad aiutarlo.
Si hanno notizie continue di esecuzioni sommarie di palestinesi.
In un momento così drammatico, di fronte all'impotenza colpevole dell'Europa, di fronte
al criminale appoggio statunitense all'assassino Sharon, di fronte
allo spregio manifestato dal governo israeliano verso la risoluzione Onu, che
intima il ritiro dell'esercito da Ramallah, non possiamo che ribadire la nostra piena
solidarietà al popolo palestinese e alla Intifada, lotta di liberazione
contro un brutale occupante.
Come già annunciato con comunicato stampa nei giornali locali, saremo presenti nei prossimi giorni in Ancona con volantinaggi, banchetti,
azioni di controinformazione e sensibilizzazione e invitiamo la società civile
e tutti i sinceri democratici a mobilitarsi per far sì che l'urlo di dolore
e di aiuto che giunge dal Medio Oriente non rimanga inascoltato.