IL SALUTO DI DON EMANUELE

 

Al centro dell'esperienza della Chiesa c'è sempre Dio che invita l'uomo a partecipare al suo banchetto, il banchetto della sua amicizia, della sua salvezza. Dio che convoca, chiama per far sperimentare a tutti la sua salvezza. All'uomo il compito di accettare, accogliere questo invito, questa chiamata: tragicamente l'uomo può continuare a rimanere arroccato nel proprio orgoglio e nella propria superbia e dire di no alla festa che Dio ha preparato per ciascuno, una festa di nozze che suggella la nostra amicizia con lui. Oppure può capitare di presentarsi senza l'abito nuziale e così non partecipare in pienezza alla salvezza che Dio vuol donare.
In questo senso ogni esperienza di Chiesa e in modo particolare la celebrazione dell'Eucarestia diventa per tutti il momento in cui, convocati per il dono dello Spirito, accogliamo la chiamata di Dio a lasciarci interrogare dalla sua Parola per condividere il Pane di salvezza che è Cristo stesso. Ecco perciò l'importanza di partecipare all'incontro con Dio rivestiti della veste nuziale: nel Battesimo per indicare la nuova vita scaturita dall'essere figli di Dio ci è stata consegnata una veste bianca accompagnata da queste parole: Sei diventato nuova creatura e ti sei rivestito di Cristo! Col battesimo Cristo ci ha svestiti del peccato e ci ha donato una nuova dignità, quella di figli ritrovati e redenti, la possibilità di vivere come puri di cuore che vedranno Dio.
Con quale veste del cuore partecipiamo quest'oggi all'incontro con Dio? È macchiata o sfilacciata a causa del nostro peccato? Il sacramento della Riconciliazione diventa la possibilità che Cristo stesso ci offre di rivivere in pienezza il dono del Battesimo, di rivestirci di Lui per camminare nella via della santità.
Oggi viene conferito il mandato ai ministri dell'Eucarestia e agli operatori pastorale di questa comunità parrocchiale: è la missione che la Chiesa affida ad ogni battezzato raggiunto dalla chiamata di Cristo a farsi servo per l'annuncio del Vangelo e della carità.
A noi sacerdoti in modo particolare è affidato lo stesso compito dei servi del Vangelo odierno: invitare alle nozze, uscire nei crocicchi delle strade e portare l'annuncio che Dio vuol far dono a tutti della sua salvezza e della sua amicizia; l'annuncio che solo lui può strappare il velo del peccato, asciugare le lacrime del dolore e della morte, ridonare al cuore affranto e disperato la pace e la serenità. Ora mi è stato affidato di percorrere altre strade, portare questo annuncio ad altri fratelli che attendono il dono della salvezza di Cristo.
In questa celebrazione dell'Eucarestia ringrazio Dio per i cinque anni che mi ha donato di vivere qui, in mezzo a voi! Sono convinto che nulla nostra vita avviene per caso, e nella dimensione della fede tutto è dono di Dio, messaggio di Dio da decifrare per camminare nella sua strada. Allora tute le persone incontrate in questi anni, tutte le esperienze vissute, anche i momenti in cui ho sperimentato lo scoraggiamento e l'inadeguatezza al compito che mi è stato affidato, tutto è stato per me un dono di Dio. E di fronte al dono con umiltà, ma dal profondo del cuore dico: Grazie!


Grazie a Dio perché attraverso questa comunità mi ha aiutato a crescere e a maturare nell'esperienza umana, come cristiano e come giovane sacerdote: in questa comunità mi ha edificato attraverso l'esempio umile e la testimonianza convinta di tanti di voi che non solo amano Gesù sul serio ma lo seguono nella difficile e spesso contraddittoria fatica di tutti giorni. Penso agli ammalati e ai soffrenti con la loro preziosa testimonianza di fede e di pazienza e che grazie allo strumento della Radio parrocchiale si sentono pienamente uniti a questa celebrazione della comunità.
Una comunità che non si accontenta ma percorre strade nuove adatte ai tempi che viviamo per portare l'annuncio di Cristo: questo lo ho imparato dall'esempio, dalla passione dalla dedizione e talvolta audacia di don Antonio, parroco, al quale sono sempre grato per avermi accolto e per avermi dato la possibilità di vivere insieme a don Salvatore e a don Lobina un'autentica comunione sacerdotale nonostante la differenza d'età e di formazione.
Ho conosciuto in questi anni una comunità che ha a cuore la vita della chiesa e attraverso il carisma di tutte le associazioni parrocchiali, dei gruppi di preghiera, dei comitati delle feste e dei gruppi di volontariato si pone a servizio dell'uomo che cerca il conforto della preghiera, del cristiano che vuole maturare nella fede, dell'affamato bisognoso del pane quotidiano. Penso all'AC di cui sono stato assistente i questi anni, e in modo particolare al Gruppo di santa Marta, i lettori, i ministri dell'Eucarestia e tutti coloro che hanno sempre collaborato per la vita liturgica della comunità.
Ho conosciuto una comunità parrocchiale che punta sui giovani e sui ragazzi: i bambini e i ragazzi del Catechismo con il gruppo dei catechisti; i giovani e i ragazzi dei gruppi della Ac e Scout; i ministranti e i cori parrocchiali.
Un pensiero e un ringraziamento particolare va alle suore presenti in questa comunità: Santa Teresa, Vincenziane, Francescane di Seillon, le claustrali della redenzione e le suore di Mons. Angioni che in questi anni mi hanno in modo particolare accolto e fatto dono della loro ospitalità.

Ma un grazie tutto speciale va a tutti gli amici incontrati in questi anni, a coloro con i quali abbiamo condiviso esperienze forti e indimenticabili (i giovani della GMG, degli Esercizi spirituali in forania, i ragazzi dei campi scuola, le giovani coppie di Assisi e i fidanzati dei corsi prematrimoniali).
Porto nel cuore tutti coloro ai quali ho amministrato il sacramento del Battesimo, color che nel Sacramento della Riconciliazione hanno ricevuto il perdono del Signore, i matrimoni celebrati, a quelli che hanno ricevuto il conforto dei sacramenti nel momento della malattia, coloro che ho accompagnato all'incontro con Cristo nel momento della morte.

Una comunità che mi ha dimostrato sempre affetto, comprensione e tanto amore. Chiedo scusa per le mie inadempienze e incoerenze!
Vi chiedo di accompagnarmi nella preghiera e con l'affetto in questa nuova avventura che il Signore vuole scrivere nella mia vita. Confido in lui e chiedo al Signore di accompagnarvi sempre con la sua benedizione e la sua pace.