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l Castello di Collalto Sabino si trova a soli 50 Km da Roma.E' facilmente raggiungibile tramite l'autostrada A24 Roma-L'Aquila uscendo per Carsoli. All'uscita del casello girare a sinistra e seguire sempre il cartello turistico giallo "Collalto Sabino - Il Castello" per circa 9Km.
(Guarda i dettagli sulla cartina 132KB)
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l Castello si trova a 1.000 metri e domina la Piana del Cavaliere.L'
antico borgo medievale, cintato dalle mura, è arroccato intorno al Castello. Entrando dall'antica porta del paese si arriva alla piazzetta dalla caratteristica fontana e dall'antico Ponte Levatoio..
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ttraversando il ponte levatoio ed il portone chiodato, sormontato dallo stemma Barberini, si arriva in uno spalto che domina la piazzetta.C
ome si può vedere dalle Planimetrie, il Palazzo Baronale ha la tipica forma a V.A
sinistra vi è l'ingresso alla sala convegni: moderno ambiente ricavato nell'antica sala d'armi. Può accogliere circa cento persone ed è dotata di sofisticati impianti di diffusione e proiezione.A
ttraverso un arco fiancheggiato da due alte torri merlate recanti nella sommità stemmi in pietra degli antichi proprietari, si accede al cortile, delimitato su tre lati dal corpo di fabbricati abitativi e sovrastato a nord dall'imponente mole della fortezza.N
ell'ala ovest erano situati anticamente cantine, granai e magazzini, ora usati come sede di cabine idriche, elettriche e termiche.C
aratterizza il cortile il romantico pozzo e le due scale d'accesso al castello.
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ltrepassata la porta, sormontata da uno stemma nuziale con le armi Soderini-Mattei, si entra nel salone di rappresentanza, di circa 100 metri quadrati.I
l pavimento in prezioso legno massello, il soffitto a cassettoni e le decorazioni alle pareti sono di fattura moderna, opera di abili artigiani internazionali.I
l caminetto è del secolo XVI: nella cornice vi è lo stemma dei Soderini.
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er una porta, alla destra del quadro, si entra nella biblioteca in stile settecento veneziano e poi in una saletta ove, provvisoriamente, sono raccolte armi ed armature.V
arcata una porta, si entra in un salotto ove si può ammirare una vetrina con una collezione di porcellane decorate.P
er una larga e comoda scala a chiocciola si accede a due suites, arredate in stili diversi, ove possono essere ospitate persone di riguardo.A
lle altre tre suites del castello si può arrivare salendo la scala che parte dall'ingresso. In una di queste vi è un balconcino in ferro battuto, con incastonate croci di ordini cavallereschi: la Croce di Malta e la Croce del Santo Sepolcro, e una scritta in spagnolo: "Todo es nada" (Tutto è niente). Motto dell'ordine fondato da S. Teresa d'Avila.D
à luce al bagno annesso a tale suite una inconsueta finestra di stile moresco.
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ornati nel cortile, dopo una breve e dolce rampa, si può accedere al vasto parco che è tornato a nuova vita, arricchito da moltissimi esemplari di piante rare, da una piscina e da un campo da tennis.
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ientrati nel castello, proseguendo per la rampa, si giunge in un delizioso giardino ombreggiato da un enorme cedro del Libano, simile a quelli che il Papa Urbano VIII Barberini fece piantare nei giardini Vaticani. Su questo si affaccia l'abitazione del castellano.N
el lato sud si erge l'edificio dell'orologio a contrappesi a sei ore, con campana in bronzo, sormontato dall'ape Barberini. Sui merli si notano gli incastri dei cavalletti delle spingarde e colubrine.
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Ultima modifica: 29/09/97