Un paese, dalle case bianche, arroccato su una penisola che
si protende nelle acque del Turano. Colle di Tora si presenta cosi, in un'affascinante
cornice naturale che esalta le bellezze di questo centro dagli illustri antenati: si,
perché Colle di Tora potrebbe stare anche dentro questo slogan, suggestivo, ma fondato.
Infatti una città di nome Tora è ricordata da diversi ed importanti autori
dell'antichità, primo fra tutti Dionigi d'Alicarnasso che riferisce della presenza in
questo luogo del culto di un oracolo. L'ubicazione esatta di questo centro è stata però
sempre molto controversa: dai documenti medievali, riferiti alla chiesa di Sant'Anatolia,
si può dedurre che Tora sorgesse nel centro della Sabina, certamente non distante
dall'attuale paese. Compreso durante l'età romana, come tutta la zona del Turano, nella
regione Valeria, Colle di Tora in epoca longobarda faceva parte del gastaldato Turano. In
seguito troviamo Collepiccolo il nome che indicava Colle di Tora fino al 1864 incluso nei
paesi della cosiddetta Massa Turana, dipendente a partire dal IX secolo dall'importante e
potente abbazia di Farfa. Le frequenti incursioni di Saraceni ed Ungari - una tragica
costante del nono e decimo secolo - determinarono probabilmente la nascita di un
fortificato nucleo abitato, all'origine del paese quale oggi lo vediamo. Nel XIII secolo
Collepiccolo entrò a far parte dei possedimenti dei Brancaleoni, una potente famiglia
originaria della Romagna che con un suo ramo collaterale, quello degli Andalò, arriverà
a dominare Bologna. Agli inizi del XV secolo, la signoria su Collepiccolo passò agli
Orsini del ramo di Castel Sant'Angelo. Questa casata tenne il paese fino al 1634. In
quell'anno l'ultimo signore di cognome Orsini, e che rispondeva all'insolito nome di
Maharbale, ven dette il feudo ai principi Borghese. Collepiccolo non assurse mai a grandi
dimensioni: da un censimento compiuto nel 1713 apprendiamo che le famiglie del paese erano
60, per un totale di 350 abitanti. Una piccola comunità quindi, dove l'assistenza
spirituale era garantita da due sacerdoti ed un chierico, e quella sanitaria dalle
sporadiche visite di un chirurgo. 60 Panorama di Colle di Tora edificata su uno sperone
roccioso che si protende nel lago del Turano, questo paese è senz'altro il più legato al
grande bacino artificiale. Nel 1731 venne inaugurata la nuova chiesa del paese, dedicata a
San Lorenzo e la cui prima pietra era stata collocata qualche anno prima, col contributo
finanziario del principe Borghese. Con l'instaurazione della Repubblica Romana, al seguito
dei tumultuosi avvenimenti della Rivoluzione francese, Collepiccolo, come tutta la Sabina,
fu compreso nel dipartimento del Clitunno, con capitale Spoleto, uno degli otto
dipartimenti nei quali era stato diviso lo Stato Pontificio. |