2000 persone a Stipes per degustare la sagra del tartufo. 

di Amalia Mancini

Stipes _ 2000 persone a Stipes di Ascrea, sul lago del Turano per degustare lo squisito sapore del tartufo locale. Ma non solo. C'era anche uno stand dell'amministrazione provinciale di Rieti e il Trofeo Stipes Cani da Tartufo valido per il campionato nazionale che ha visto la partecipazione di simpatici cagnolini provenienti da Terni, Amatrice, Passo Corese, Casperia e Valnerina. Il cagnolino più bravo è proprio della Valnerina. Si è aggiudicato il Trofeo, con prove degne di un esperto cane da tartufo. Si è parlato anche del progetto Eurotuber, progetto transnazionale del Gal reatino e della convenzione stipulata dalla Comunità montana del Turano con la Federazione Francese Tartuficoltori, presente alla Sagra. L'appuntamento con la sedicesima sagra del tartufo, attesissimo dai turisti provenienti da molti centri della provincia di Rieti, del Lazio, da Roma e dai centri del vicino Abruzzo, che ogni anno si riversano in massa nella piazzetta di Stpes, ha avuto un grande successo. Soddisfatti anche i rappresentanti della Federazione francese dei tartuficoltori che hanno effettuato sopralluoghi nella Valle del Turano alla ricerca di terreni per la piantagione delle tartufaie. Frequentatissimo anche lo stand dell'Amministrazione Provinciale di Rieti con tutti i prodotti alimentari tipici del luogo. <La sagra _ ha detto il sindaco di Ascrea Dante D'Angeli _ è andata bene. Il tartufo è un prodotto di grande richiamo, perché è squisito e pregiato, quindi crea le condizioni per la crescita turistica ed economica. Non a caso, impianteremo delle tartufaie, che rappresenteranno per la nostra economia, una risorsa non indifferente. Ascrea si sta gemellando con il comune di Sorges ( Francia), anch'esso con un'economia imperniata sul tartufo>

La Comunità Montana del Turano ha già stipulato una convenzione con la F.F.T. vale a dire con la Federazione Francese Taruficoltori, per supportare l'economia basata sul tartufo, per impiantare le tartufaie pilota, con lo scopo di recuperare quella produzione che per una serie di fattori tende a diminuire.