Non giudicare la tua
condizione spirituale in base ai tuoi Sentimenti
L'apostolo Paolo assicurava i Tessalonicesi che avevano imparato
a
camminare in modo piacevole al Signore. Disse loro: "Avete
imparato il
modo in cui dovete comportarvi e piacere a Dio" (1
Tessalonicesi 4:1).
Paolo poi aggiungeva quest'esortazione: "Vi esortiamo a
progredire
sempre piú" (4:1).
Progredire vuol dire avanzare. Paolo stava dicendo in altre
parole:
"Avete ascoltato la sana predicazione del vangelo. Perciò
avete un
fondamento solido sotto di voi. Per questo, dovreste abbondare in
grazia sotto ogni punto di vista - nella fede, nella conoscenza e
nell'amore".
Paolo parlò inoltre di una simile abbondanza fra i Corinzi:
"Ma
siccome abbondate in ogni cosa, in fede, in parola, in
conoscenza, in
ogni zelo e nell'amore che avete per noi, vedete di abbondare
anche in
quest'opera di grazia" (2 Corinzi 8:7). Stava dicendo, in
altre
parole: "Lo Spirito di Dio ha operato grandi cambiamenti
nella vostra
vita. Perciò, dovreste dare piú di voi stessi - del vostro
tempo,
delle vostre finanza e dei vostri talenti".
Questi brani mettono in evidenza un concetto ben chiaro: chi si
nutre
della parola di Dio deve crescere in grazia. Dio ha elargito dei
doni
ai pastori, agli insegnanti, ai profeti e agli evangelisti per
questo
scopo ben preciso: far crescere la sua chiesa. Nessun credente
può
rimanere un bambino in Cristo. È necessario che cresciamo in Lui
per
non lasciarci trasportare dalle falsità.
Gesú stesso parlò di una crescita costante nelle nostre vite:
"Il
ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io
sono
venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza"
(Giovanni
10:10). Cristo lodò la chiesa di Tiatira per essere cresciuta
nella
grazia: "Io conosco le tue opere, il tuo amore, la tua fede,
il tuo
servizio, la tua costanza; so che le tue ultime opere sono piú
numerose delle prime" (Apocalisse 2:19). Gesú stava
dicendo, in
sostanza: "Siete piú ferventi adesso che quando avete
cominciato.
Avete permesso alla mia vita di crescere sempre piú
abbondante".
Proverbi echeggia: "Il sentiero dei giusti è come la luce
che spunta e
va sempre piú risplendendo, finché sia giorno pieno"
(Proverbi 4:18).
E Giobbe dichiara: "Il giusto si attiene saldo alla sua via,
e chi ha
le mani pure si fortifica sempre piú" (Giobbe 17:9).
Vediamo quindi che non c'è posto per la pigrizia, l'ozio o una
crescita rallentata nel corpo di Cristo. Perciò, come credi sia
la tua
crescita nel Signore? Vedi un progresso costante nella fede,
nella
speranza, nell'amore e nel dare? Se sì, come puoi misurare la
tua
crescita?
Purtroppo, molti cristiani giudicano la propria crescita
spirituale in
base a condizioni esteriori. Naturalmente, la maggior parte dei
credenti afferma di vivere per fede e non per sentimenti. Ma
nella
pratica quotidiana, molti misurano la propria vita spirituale in
base
a ciò che sentono. E sono convinti di non essere cresciuti
spiritualmente. Frequentano regolarmente la chiesa, odono la
predicazione della parola di Dio, leggono la Bibbia e pregano
diligentemente. Ma sentono di non fare alcun progresso. Un
credente
una volta mi disse: "Dovrei essere piú contrito nel
Signore. Di solito
piangevo davanti a Lui, ma adesso non ho piú quel cuore tenero.
Semplicemente non sto crescendo".
Altri si giudicano perché ascoltano molti sermoni e ne ritengono
ben
poco. Si preoccupano di non essere ferventi e zelanti per Dio
come nel
passato.
Ma lasciatemi condividere con voi alcune cose a proposito della
nostra
crescita spirituale.
1. Un cristiano può crescere nella grazia
senza accorgersene.
Puoi anche non renderti conto del tremendo processo di
maturazione che
sta avvenendo dentro te. Paolo paragona la nostra crescita
spirituale
alla crescita del corpo. Dice che le nostre anime si nutrono alla
stessa stregua delle giuntura, dei muscoli e delle fibre. Poi
afferma
che questo essere "progredisce nella crescita voluta da
Dio"
(Colossesi 2:19).
La crescita dipende dal capo. Per dirla a parole semplice, man
mano
che confidiamo ed abitiamo in Cristo, nel nostro essere fluisce
una
forza costante ed un fiume vivente che non si esaurisce mai.
Perciò,
la sua vita sgorga continuamente nella nostra, anche quando
dormiamo.
È lui che ci fornisce delle provviste sempre fresche, anche
quando
esteriormente non ci sentiamo chissà ché.
Come pensate sia sopravvissuto Israele nel deserto per
quarant'anni?
Il popolo campò con la manna inviata dal cielo. Questo
"cibo degli
angeli" conteneva tutti gli elementi nutritivi essenziali
alla
costruzione del sistema immunitario degli Israeliti. Fu per
questo che
il popolo di Dio non contrasse mai nessuna delle malattie
dell'Egitto.
Tutto intorno a loro, i Cananei ed i Filistei venivano sterminati
da
piaghe, ma Israele rimaneva immune.
Così è con Cristo, la nostra manna odierna. Egli è il pane che
ci è
stato mandato dal cielo. Ed è lui che costruisce il nostro
sistema
immunitario spirituale contro ogni genere di peccato. Forse
dall'esterno non riusciamo a capire che questa manna è all'opera
in
noi (proprio come non vediamo che il nostro sistema immunitario
è
resistente). Ma la parola di Dio promette che tutti coloro che
amano
Gesú cresceranno forti nella loro immunità spirituale.
Pensate un po': a volte forse siete tentati, ma nel corso degli
anni
avete scoperto una potenza che resiste alle seduzioni del mondo.
E
siete diventati sempre piú disgustati dalla spazzatura che vi
sta
intorno. Non pensate né camminate piú come fa il mondo. Mentre
tutti i
vostri colleghi sogghignano: "È venerdì, inizia il fine
settimana",
voi pensate: "Ancora due giorni e sarà domenica". E
questo perché
state crescendo.
Considerate la luna e le stelle. Sembrano fisse, senza un minimo
di
movimento. Eppure questi corpi celesti vagano per lo spazio a
centinaia di chilometri all'ora. Così è con ogni cristiano.
Possiamo
forse pensare che la nostra crescita si sia arrestata, senza
proseguire. Ma Dio ci ha dato una promessa che è anche un patto:
"Quelli che sono piantati nella casa del Signore fioriranno
nei
cortili del nostro Dio" (Salmo 92:13).
Gesú ti ha strappato dal regno delle tenebre e ti ha piantato
nel buon
terreno del suo regno. Ed ora tu trai nutrimento e vita dal suo
suolo
celeste. Paolo scrive: "Radicati, edificati in lui e
rafforzati dalla
fede... abbondate nel ringraziamento" (Colossesi 2:7).
L'apostolo ci
sta dicendo: "Se abiti in Cristo, tu fiorisci come un fiore
che
sprizza vita. La vita di Gesú sgorgherà automaticamente da
te".
2. Possiamo giudicare falsamente la nostra
crescita spirituale dalla routine e
della noiosità comune ad ogni vita.
Ogni giorno, ripeti mille volte cose che diventano seccanti e
noiose.
Per esempio, ogni giorno ti alzi alla stessa ora, fai colazione
con le
stesse cose e compi sempre lo stesso percorso per arrivare al
lavoro.
Frequenti sempre lo stesso ristorante, ti fermi sempre nello
stesso
bar a prendere il caffè ed ascolti per strada sempre la stessa
stazione radio.
Questo può valere anche per la vita spirituale. La domenica
mattina,
ci rechiamo in chiesa e ci sediamo nello stesso posto. Cantiamo
gli
stessi cantici ed inni. Persino le nostre preghiere possono
sembrare
uguali. Ripetiamo sempre le stesse cose. E siamo forse tentati a
pensare: "Non sto facendo piú di quanto facevo in passato.
Leggo la
Bibbia e prego. Canto nel coro. Ma non c'è niente di diverso. Ho
ripetuto le stesse cose per anni. Non sto crescendo per
niente".
I tuoi sentimenti ti stanno mentendo! Questi pensieri possono
privarti
della grazia di Dio. Il fatto è che tutti noi siamo soggetti
alla
noiosa ripetizione della routine quotidiana. La vita è così. La
vera
prova della nostra crescita è il fatto che non abbiamo smesso.
Ci
stiamo ancora adoperando per l'opera di Dio, giorno dopo giorno,
settimana dopo settimana, anno dopo anno.
Vedete, crescere nella grazia non significa fare cose
straordinarie o
in piú per Dio. La vera crescita si ha quando ripetiamo le
stesse cose
tante e tante volte, con la certezza interiore che le stiamo
facendo
per lui. È come quando in prima elementare si impara a scrivere.
Si
iniziano a tracciare cerchi e linee, componendo delle lettere
enormi.
Ma dopo un po', quelle lettere diventano piú piccole e ben unite
fra
loro. In seguito, si mettono insieme ed infine si formano le
frasi.
Anche se hai ripetuto la stessa cosa per un sacco di volte, hai
comunque scritto. Per tutto quel tempo, hai fatto qualcosa di
utile.
Sono convinto che la crescita spirituale avvenga piú nelle cose
ripetitive che quando si salta da un'attività ministeriale
all'altra.
Ci vuole semplicemente piú grazia per andare avanti quando si è
stanchi, umiliati o afflitti, che quando si sta facendo qualcosa
di
nuovo. Puoi forse pensare di essere spiritualmente morto, di non
stare
seguendo alcuna direzione nel Signore, ma probabilmente sta
crescendo
in Cristo ogni giorno.
3. Possiamo misurare la nostra
condizione attuale confrontandola
con un livello errato.
Le esperienze della conversione sono spesso emotive, perché sono
nuove
ed incredibilmente speciali. La trasformazione che avviene nella
nostra anima è così improvvisa e stravolgente. È meraviglioso
essere
improvvisamente trasportati dal peccato e dalla schiavitú in una
vita
totalmente nuova in Cristo.
La nostra primiera crescita spirituale è come bambino che impara
a
camminare. È bello ed eccitante quando un bambino compie i primi
passi. Papà e Mamma sorridono e lo incoraggiano: "Vieni
verso di noi,
puoi farcela". Con gambette tremolanti, il bimbo compie due
passi, tre
passi, poi cade a terra.
Immediatamente lo rialzano e lo lodano. I suoi genitori lo
incoraggiano: "Sei stato bravo". È al centro
dell'attenzione di tutti.
Ed ecco, alla fine, quando riesce ad attraversare da solo tutta
la
stanza, tutti lo applaudono. Che esperienza emozionante è per
lui!
Ma presto quel bambino non sarà piú al centro dell'attenzione.
Ora,
ogni qualvolta cade, si deve rialzare da solo. E cammina per
tutta la
casa, combinando guai. Strappa le piante, scava nei vasi e nelle
ciotole, strappa la tovaglia. E viene punito per tutto questo.
Improvvisamente, le cose per lui non sono piú così divertenti.
I suoi
primi passi erano stati accompagnati dalla gioia e dalle risate.
Ma
adesso, aver imparato a camminare non è piú così spettacolare
o
emozionante.
La tua crescita spirituale è simile a questa. Quando sei un
bambino
nel Signore, senti che Dio ti riserva delle attenzioni speciali.
Ogni
qualvolta cadi, Lui è lì a rialzarti. Eppure, come scrive
Paolo, non
devi rimanere per sempre un bambino. Come ad un bambino si
insegna a
non andare per strada, così ti hanno insegnato a non camminare
nel
fuoco spirituale. Ora, ogni qualvolta cadi, ti guardi attorno per
vedere se c'è qualcuno che ti rialzi, ma non lo trovi. Dio ti
sta
insegnando a stare saldo sulla sua parola e a camminare per fede,
senza gattonare come un bambino.
Naturalmente, è possibile che tu diventi tiepido ed incurante
nella
fede. Molti credenti sono in uno stato simile. Ma l'avvertimento
di
Gesú a proposito della perdita del primo amore non ti riguarda,
se il
tuo cuore ancora brama Dio. La dimostrazione che stai crescendo
nella
sua grazia è che ti preoccupi del fatto che potresti
allontanarti.
Questo è perché esamini continuamente il tuo cuore.
Eppure Satana ha ingannato molti cristiani, convincendoli di aver
perso qualcosa nel Signore. Il fatto è che è un peccato
terribile
dubitare dell'amore di Dio e giudicare erroneamente la tua
posizione
in Cristo dai tuoi sentimenti. Il tuo cammino quotidiano con
Gesú non
ha niente a che fare col tuo zelo, le tue lacrime o il tuo
fervore. Si
basa soltanto sulla fede.
Immagina come saresti perso se la tua fede si poggiasse solo sui
tuoi
sentimenti. Paolo ci incoraggia: "Dimenticando le cose che
stanno
dietro, protendiamo verso quelle che stanno davanti"
(Filippesi 3:13).
Non devi mai basarti sulle esperienze emotive del passato. Ciò
che
importa oggi è: ti fidi delle sue promesse? Sei pronto per
partecipare
alla sua natura divina, come intende la Bibbia - non con viaggi
emotivi o esperienze esteriori, ma abbandonandoti sulle sue
promesse
gloriose?
"Ci sono state elargite le sue preziose e grandissime
promesse perché
per mezzo di esse voi diventaste partecipi della natura divina
dopo
essere sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della
concupiscenza" (2 Pietro 1:4). Pietro lo spiega chiaramente:
otteniamo
la natura di Cristo quando ci appropriamo delle promesse del
patto, e
non altrimenti.
Un ministro una volta si vantava con me: "Finalmente sono
tornato alla
fede che avevo in gioventú. Sto pregando di piú, e la Bibbia è
di
nuovo il mio cibo. Dio mi sta dando dei messaggi di fuoco per la
congregazione. Ed ancora una volta, ho riottenuto un grande amore
per
i perduti. Mi sento così rinnovato". Solo pochi mesi dopo,
quest'uomo
era tornato di nuovo nella fossa.
E' vero che Dio può mandare un risveglio ed una fresca unzione
nelle
nostre vite. Ma non è questo il cibo sul quale dovremmo contare.
Dobbiamo vivere secondo una fede costante nelle sue promesse. La
sua
parola è irremovibile, non importa quanto possiamo sentirci
depressi.
Il nostro Signore manterrà la promessa che ci ha fatto: "A
colui che
può preservarvi da ogni caduta e farvi comparire irreprensibili
e con
gioia davanti alla sua gloria" (Giuda 24).
Ci sono tante prove che dimostrano la nostra crescita spirituale.
Ve
ne voglio nominare soltanto tre.
1. Quando ti trovi in una crisi,
corri subito a Dio per trovare
conforto e direttiva.
Una dimostrazione sicura della tua crescita spirituale è che
porti
immediatamente ogni problema ed ogni crisi a Gesú. Hai imparato
a chi
rivolgerti.
Alcuni cristiani sono sempre in crisi. Ogni qualvolta li
incontri, ti
espongono qualche lamentela: "Sto affrontando una crisi dopo
l'altra.
Non so cosa fare". E raccontano il loro problema a tutti nel
vicinato.
Ma non a Gesú, come se Lui non avesse niente da offrire.
Non mi fraintendete: non mi riferisco a cristiani che affrontano
problemi reali e legittimi. Ogni giorno il nostro ministero
riceve
dozzine di lettere di cristiani che sopportano sofferenze
allucinanti.
Sto piuttosto parlando di "oppressi professionisti"
della chiesa. Sono
sempre inclini a lamentarsi. Ascoltandoli, vorreste chiedere
loro: "Ma
il vostro Dio è morto? Perché non vi fondate sulle risorse che
provvede per voi? Non sapete che lui vi ha resi piú che
vincitori?"
Il Signore si compiace quando ricorriamo subito a lui per ogni
preoccupazione. Sapete di avere a disposizione qualcuno che è
fedele
in ogni momento.
2. Dipendi meno dai segni esteriori,
dalle prove fisiche e
dalle voci interiori.
Un importante segno di maturità è che non sfidi piú Dio,
chiedendogli
di mostrarsi con prove visibili o con una voce interiore.
Naturalmente, il Signore parla al suo popolo. Gesú ha detto che
le sue
pecore riconoscono la sua voce. Ma la voce che Dio usa con il suo
popolo oggi è la parola rivelata. Ebrei dichiara: "Dio,
dopo aver
parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per
mezzo
dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo
del
Figlio" (Ebrei 1:1-2).
Inoltre, quando lo Spirito Santo parla, ci riporta alla mente le
parole di Gesú: "Il Consolatore, lo Spirito Santo, che il
Padre
manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà
tutto
quello che vi ho detto" (Giovanni 14:26).
Quando facciamo affidamento alle voci interiori o ai segni
esteriori
da parte di Dio, ci esponiamo a delle delusioni incredibili.
Voglio
darvi un esempio. Non molto tempo fa, fui invitato a predicare in
due
conferenze ministeriali, una a Detroit e l'altra nell'Indiana.
Prima
di accettare, dissi a Gwen: "Non sono proprio sicuro di
dover
predicare a questo tipo di riunioni. Se Dio non mi mostra una
qualche
prova, non parteciperò. Mi piace predicare nella chiesa di Times
Square, e questo mi basta. Inoltre, odio viaggiare. Il Signore
dovrà
parlarmi chiaramente".
A Detroit, Dio ha benedetto la parola che ho predicato. A seguito
di
essa, molti ministri si gettarono a terra, gridando a Dio. Eppure
quella prova non mi bastò. In seguito, a Indianapolis, pregai:
"Signore, mi devi mostrare delle prove concrete stasera,
oppure questo
sarà l'ultimo incontro. Devi mostrarmi che la parola che mi hai
data
sta forando i cuori dei ministri".
Indovinate chi altri ha udito quella preghiera, oltre al Signore?
Satana! Improvvisamente, una voce dolce e suadente mi sussurrò:
"David, stasera sarai testimone di prove che non hai mai
visto prima.
Non dovrai far niente se non rimanere fermo lì. Lo Spirito Santo
soffierà potentemente nella sala e ti darà prove
concrete". Io gioii
pensando: "Gloria a Dio, è meraviglioso. Stavo pregando
proprio per
questo".
Quella sera il Signore mi unse nuovamente. Quando finii di
predicare,
chiusi semplicemente la Bibbia e pregai: "Okay, Signore,
adesso è il
turno tuo. Dove sono le prove che mi sarei dovuto aspettare? Io
rimango qui, come mi hai detto di fare".
Ma non accadde niente. Dopo pochi minuti, l'uditorio iniziava a
chiedersi cosa stessi facendo. Li rassicurai: "Per favore,
abbiate un
po' di pazienza. Sto solo aspettando lo Spirito Santo". Ma
continuò a
non accadere niente. Alla fine, iniziai ad essere irritato con
Dio.
Così decisi: "Va bene, Signore. Considero tutto questo un
segno che
non devo piú fare questo tipo di predicazioni".
Ma a quel punto, non sapevo cosa fare. Così suggerii
all'uditorio:
"Perché non alziamo le mani ed adoriamo Gesú?" Con
calma, tutti
iniziarono a lodare il Signore. E il meraviglioso e gentile
Spirito di
Dio riempì la sala.
Improvvisamente, mi sentii spinto a chiedere alle mogli dei
pastori di
venire all'altare. Dissi loro: "Voglio che preghiate le une
per le
altre". Perciò si presero per mano ed iniziarono a pregare.
In un
istante, la dolce presenza del Signore scese su quelle donne.
Iniziarono a piangere e ad abbracciarsi. Dio le stava toccando e
guarendo. Eppure non c'erano stati tuoni e lampi, né prove
soprannaturali. Lo Spirito Santo aveva compiuto un'opera sommessa
ma
meravigliosa.
Il mattino seguente, io e Gwen riconoscemmo la moglie di un
pastore
nell'ascensore dell'hotel. Era splendente. Ci disse che la sua
vita
era stata trasformata da quell'incontro. Presto iniziammo a
sentire
altre testimonianze simili da donne che erano state cambiate e da
coppie i cui matrimoni erano stati rinnovati.
Mi dissi che queste opere meravigliose non erano le dimostrazioni
potenti che mi erano state anticipate. Così realizzai subito
ciò che
il nemico aveva tentato di fare. Satana aveva udito che avevo
sfidato
Dio chiedendogli delle prove esteriori. E l'aveva usato per
impedirmi
di continuare a stimolare i pastori. Voleva convincermi:
"Vedi? Dio
non ha soddisfatto le tue richieste. Devi prenderlo come un segno
di
rinuncia!"
No! Dio mi aveva posto dinanzi ad una porta aperta. E mi aveva
dato il
messaggio da predicare. Stavo semplicemente ubbidendo al mio
Signore,
confidando nella sua parola e lasciando ogni risultato a lui. Lui
risponde sempre a modo suo, con forza o nel silenzio, in maniera
visibile o invisibile.
3. Rispondi con grazia ad
ogni insurrezione etnica rabbiosa
e ad ogni conflitto.
Una delle caratteristiche supreme di un credente maturo è
l'amore per
ogni tipo di essere umano. Un tale cristiano mostra di avere
amore sia
per gli ebrei che per i palestinesi, sia per i bosniaci che per i
serbi - per chiunque.
Credo che Dio abbia il controllo su ogni situazione. Lui sta
muovendo
le cose secondo i suoi scopi eterni, persino le crisi sanguinose
e le
rivolte. Proprio in questo momento, il Medio Oriente è sull'orlo
di
una guerra. Il Time ad ottobre ha pubblicato una storia dal
titolo "La
montagna insanguinata", in cui parlava del monte del tempio
a
Gerusalemme. L'area comprende 35 acri, sulla quale sorge una
moschea
araba conosciuta come "il Duomo dorato della roccia". I
palestinesi
chiamano la moschea "il nobile santuario". Ma gli ebrei
credono che
quest'area appartenga ad Israele. Perciò considerano il Duomo
della
Roccia come "l'abominazione della desolazione posta là dove
non deve
stare" (Marco 13:14).
I giudei sono convinti che il tempio di Israele verrà
ricostruito sul
territorio in cui si erge ora la moschea. Un rabbino molto
influente,
Haim Richman, indica il Duomo della Roccia e dice: "Il
tempio verrà
costruito qui e non altrove". I ricercatori del rabbino
Richman hanno
già ricreato gli indumenti sacerdotali e gli utensili necessari
per
l'adorazione in questo terzo tempio. Fra questi vi è un
"mizrak"
d'argento nel quale raccogliere il sangue degli animali offerti
in
sacrificio, insieme ad una "menorah" (un candelabro
d'oro) del valore
di un milione di dollari.
Secondo il Time, i rabbini ed i mullah affermano che Dio abbia
detto
loro che il monte potrà essere riconquistato solo col sangue.
Altre
fonti rivelano che gli ebrei si stanno già tassando per la
ricostruzione del terzo tempio. Alcuni osservatori temono che gli
ebrei militanti ortodossi possano riesumare i tunnel sotterranei
scavati da Salomone, per far saltare in area la moschea. Nel
frattempo, i palestinesi hanno dichiarato che Gerusalemme presto
diventerà la loro capitale.
Per favore non fraintendetemi qui - non desidero alcuna violenza
nel
Medio Oriente. Ma la Bibbia predice chiaramente che in Israele ci
sarà
una guerra. Perciò, non dovremo sorprenderci se un giorno di
questi,
alzandoci, leggeremo: "Moschea araba distrutta: l'Egitto, la
Siria,
l'Iraq, l'Iran ed il Giordano dichiarano guerra ad Israele".
Anche se vediamo una quiete temporanea, credo che ci stiamo
avvicinando velocemente alle profezie bibliche ed al ritorno di
Gesú.
Le tensioni nel mondo diventeranno sempre piú evidenti, ci sarà
un
odio crescente, lotte piú aspre, rivolte razziali e massacri
etnici.
Perciò, cosa risponderemo come cristiani? Ameremo le anime di
quei
palestinesi che hanno lanciato pietre su chi pregava davanti al
Muro
del Pianto? Ameremo quegli israeliti che hanno fatto fuoco,
uccidendo
2000 palestinesi? Ameremo quei serbi che hanno massacrato
migliaia di
persone nei Balcani, e la gente del Kosovo che si è vendicata
contro i
serbi?
Solo un credente maturo e ben cresciuto può accettare queste
parole di
Gesú: "Ama il tuo nemico. Prega per quelli che ti
perseguitano e
parlano male di te. Se il tuo nemico ha fame, dagli da
mangiare". Io
vi chiedo: riuscite ad immaginarvi di trascorrere un mese in un
ospedale da campo palestinese, nutrendo e dando da mangiare a
soldati
che vogliono distruggere Israele? Riuscirete a trattenere i
vostri
pregiudizi leggendo le notizie che seguiranno in futuro? Avrete
lo
stesso spirito che fu in Cristo il quale, mentre veniva
crocifisso,
pregava: "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che
fanno"?
Se vuoi camminare come ha fatto Gesú, non puoi permettere alle
tue
passioni umane di infiammarsi con un titolo di giornale. Cristo
è
morto per ogni anima perduta in questa terra, compresi i dottori
che
praticano l'aborto, gli assassini, i rapitori, i pedofili.
Proprio in
questo momento, le nostre prigioni traboccano di persone che
hanno
accettato la testimonianza potente dell'amore salvifico di Gesú,
e
questo perché qualcuno li ha amati nonostante i loro peccati.
Stai crescendo in grazia quando riesci a pregare per le persone
che il
mondo odia. Udendo gli avvenimenti terribili che succedono,
dobbiamo
ergerci contro ogni pregiudizio e dobbiamo dichiarare:
"Prendo
l'autorità di Cristo su questa situazione. Voglio amare
l'umanità come
ha fatto il mio Signore".
Qui risiede la grande promessa che mette a tacere ogni nostro
sentimento di dubbio ed incertezza: "Non lo sai tu? Non
l'hai mai
udito? Il Signore è Dio eterno, il creatore degli estremi
confini
della terra; egli non si affatica e non si stanca; la sua
intelligenza
è imperscrutabile. Egli dà forza allo stanco e accresce il
vigore a
colui che è spossato. I giovani si affaticano e si stancano; i
piú
forti vacillano e cadono; ma quelli che sperano nel Signore
acquistano
nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si
stancano,
camminano e non si affaticano" (Isaia 40:28-31).