LECCE

Capoluogo di provincia, è centro spirituale, culturale ed economico del Salento. La città è situata a 11 chilometri dalla costa adriatica ed a 25 da quella jonica.
Porta RudiaePiazza Sant Oronzo, il 'Sedile'. Eretto nel 1592 sotto il Sindaco Pietro Mocenigo, è rimasto sede del Comune fino al 1851. La città di Lecce fu fondata, secondo la leggenda, almeno un secolo prima della guerra di Troia da Malennio, re dei Salentini, discendente da Minosse. La collocazione geografica della penisola salentina ha sempre favorito le immigrazioni dei popoli provenienti dalle vicine coste dei Balcani e delle isole dell'Egeo. Vari ritrovamenti, infatti, confermano le prime immigrazioni egee nei secoli XIX-XVI a.C. Successivamente il Salento subì; nel secolo VIII a.C.la colonizzazione laconica dalla quale originò; la splendida Taranto. Le primitive popolazioni, appartenenti al ceppo illirico, furono dai laconi chiamate japigie, cioé discendenti da Japige, figlio Il POZZETTO di Giuseppe Cinodi Dedalo, e questo col fine evidente di stabilire un'origine comune. In particolare furono detti Salentini e Messapici gli abitanti dell'attuale penisola salentina. Malennio avrebbe poi fondato Rudiae, pochi chilometri ad ovest di Lecce, di cui avanzano i ruderi con il tracciato di alcune vie e piazze, nonché vasellame conservato nel museo cittadino.  Il poeta latino Quinto Ennio nacque a Rudiae. Dopo la sconfitta di Taranto al tempo della colonizzazione greca, Lecce passò sotto la dominazione dei romani che la fortificarono contro possibili attacchi provenienti dalla Macedonia. Fu l'imperatore Adriano che volle e costruì; la via che congiungeva Brindisi a Lecce e quest'ultima al mare, segno dell'importanza che Lecce aveva assunto, sotto il profilo commerciale, al tempo. I resti di un anfiteatro, del periodo romano, capace di ospitare 25.000 spettatori e quelli di un teatro, sono ancora ammirabili nella città di Lecce. Altra testimonianza romana, a undici chilometri da Lecce sono i resti del porto Adriano a S.Cataldo dove, secondo gli storici, sarebbe sbarcato Ottaviano, reduce da Apollonia, diretto a Roma  per esservi incoronato imperatore. Viaggiando lungo la provincia ci si imbatte in cattedrali, santuari, castelli, chiese rupestri, cripte bizantine, borghi medioevali e cinte urbane, torri e masserie fortificate. Oggi è possibile osservare la testimonianza di civiltà; passate grazie ai numerosi musei che rappresentano arti e tradizioni popolari del Salento, espongono vasi attici, apuli ed italioti, bronzi, terracotte, epigrafi romane e messapiche, armi e monete. Una Lecce da visitare, una Lecce da conoscere, ma anche una costa con splendide spiagge e scogliere con le sue località turistiche quali Gallipoli, Otranto, S.Maria di Leuca, S.Cesarea Terme, Porto Cesareo, Castro.
Campanile a ridosso della Cattedrale alto 70 m. eretto da G. Zimbalo nel 1661-1682'Chiesa di Santa Croce' Le origini di Lecce restano, quindi, tuttora avviluppate da un fitto velo di mistero. Una parentesi storicamente ancora più oscura è poi quella compresa fra il IV e l'XI secolo, periodo di lotte, di saccheggi, di conquiste peculiari del più tenebroso Medio Evo. Uno dei periodi più floridi, per la città. fu invece quello da essa trascorso nel tardo Medio Evo, sotto la Contea degli Enghien durante cui Lecce si risollevò a nuova vita dal decadimento in cui era piombata col tramonto dell'Impero d'Occidente e col sopraggiungere dei tempi, ancora più oscuri. dell'immediato Medio Evo. Per le sue tradizioni intellettuali meritò l'appellativo di Atene delle Puglie. Nonostante l'evoluzione dei tempi, alla quale Lecce non è rimasta estranea, la città conserva ancora il suo aspetto di antica cittadina, che le conferisce un'espressione d'arte. Lo stile predominante è, com'è noto, il barocco che qui assume forme si leggiadre e di tale peculiarità da non trovare riscontro in nessun'altra manifestazione del genere, di altre località. Da questa sua caratteristica le è derivata la denominazione di Firenze del Barocco, come ebbe a definirla il Gregorovius.