Capoluogo di
provincia, è centro spirituale, culturale ed economico del Salento. La
città è situata a 11 chilometri dalla costa adriatica ed a 25 da quella
jonica.
La città di Lecce fu fondata, secondo la leggenda, almeno un secolo prima
della guerra di Troia da Malennio, re dei Salentini, discendente da Minosse.
La collocazione geografica della penisola salentina ha sempre favorito
le immigrazioni dei popoli provenienti dalle vicine coste dei Balcani
e delle isole dell'Egeo. Vari ritrovamenti, infatti, confermano le prime
immigrazioni egee nei secoli XIX-XVI a.C. Successivamente il Salento subì;
nel secolo VIII a.C.la colonizzazione laconica dalla quale originò; la
splendida Taranto. Le primitive popolazioni, appartenenti al ceppo illirico,
furono dai laconi chiamate japigie, cioé discendenti da Japige, figlio
di Dedalo, e questo col fine evidente di stabilire un'origine comune.
In particolare furono detti Salentini e Messapici gli abitanti dell'attuale
penisola salentina. Malennio avrebbe poi fondato Rudiae, pochi chilometri
ad ovest di Lecce, di cui avanzano i ruderi con il tracciato di alcune
vie e piazze, nonché vasellame conservato nel museo cittadino. Il
poeta latino Quinto Ennio nacque a Rudiae. Dopo la sconfitta di Taranto
al tempo della colonizzazione greca, Lecce passò sotto la dominazione
dei romani che la fortificarono contro possibili attacchi provenienti
dalla Macedonia. Fu l'imperatore Adriano che volle e costruì; la via che
congiungeva Brindisi a Lecce e quest'ultima al mare, segno dell'importanza
che Lecce aveva assunto, sotto il profilo commerciale, al tempo. I resti
di un anfiteatro, del periodo romano, capace di ospitare 25.000 spettatori
e quelli di un teatro, sono ancora ammirabili nella città di Lecce. Altra
testimonianza romana, a undici chilometri da Lecce sono i resti del porto
Adriano a S.Cataldo dove, secondo gli storici, sarebbe sbarcato Ottaviano,
reduce da Apollonia, diretto a Roma per esservi incoronato imperatore.
Viaggiando lungo la provincia ci si imbatte in cattedrali, santuari, castelli,
chiese rupestri, cripte bizantine, borghi medioevali e cinte urbane, torri
e masserie fortificate. Oggi è possibile osservare la testimonianza di
civiltà; passate grazie ai numerosi musei che rappresentano arti e tradizioni
popolari del Salento, espongono vasi attici, apuli ed italioti, bronzi,
terracotte, epigrafi romane e messapiche, armi e monete. Una Lecce da
visitare, una Lecce da conoscere, ma anche una costa con splendide spiagge
e scogliere con le sue località turistiche quali Gallipoli, Otranto, S.Maria
di Leuca, S.Cesarea Terme, Porto Cesareo, Castro.
Le origini di Lecce restano, quindi, tuttora avviluppate da un fitto velo
di mistero. Una parentesi storicamente ancora più oscura è poi quella
compresa fra il IV e l'XI secolo, periodo di lotte, di saccheggi, di conquiste
peculiari del più tenebroso Medio Evo. Uno dei periodi più floridi, per
la città. fu invece quello da essa trascorso nel tardo Medio Evo, sotto
la Contea degli Enghien durante cui Lecce si risollevò a nuova vita dal
decadimento in cui era piombata col tramonto dell'Impero d'Occidente e
col sopraggiungere dei tempi, ancora più oscuri. dell'immediato Medio
Evo. Per le sue tradizioni intellettuali meritò l'appellativo di Atene
delle Puglie. Nonostante l'evoluzione dei tempi, alla quale Lecce
non è rimasta estranea, la città conserva ancora il suo aspetto di antica
cittadina, che le conferisce un'espressione d'arte. Lo stile predominante
è, com'è noto, il barocco che qui assume forme si leggiadre e di tale
peculiarità da non trovare riscontro in nessun'altra manifestazione del
genere, di altre località. Da questa sua caratteristica le è derivata
la denominazione di Firenze del Barocco, come ebbe a definirla
il Gregorovius. |