Porto Badisco

La litoranea Otranto S. Cesarea, costituisce uno dei più suggestivi itinerari. Tagliata quasi interamente nella roccia della scogliera, la litoranea procede con diversi livelli che superano gli ottanta metri a picco sul mare. Ma a mitigare l'asprezza della roccia, ecco gli ulivi che fiancheggiano la strada, fin quasi a lambire l'azzurra distesa delle acque, che sembrano quasi delineare la costa albanese. Tra Punta Scuru e Capo Palascia, quattro miglia a sud-est di Otranto, si apre tra le pareti bianche delle scogliere, il golfo di Porto Badisco. Personaggio schematico dipinto nella Grotta dei CerviTroviamo qui un mondo tutto sotterraneo, con grotte disseminate lungo la costa che conservano reperti geologici ed etnologici di straordinario interesse. In particolare la Grotta dei Cervi possiede il più grandioso ciclo di pitture rupestri neolitiche finora conosciute in Europa, attribuito al periodo compreso fra il 4000 e il 2000 a.C.. Oltre duemila figure, concentrate in più di sessanta composizioni, hanno permesso di stabilire che la grotta era un "santuario" destinato alla celebrazione dei riti della caccia delle tribù della regione. La maggior parte delle pitture appartiene al tipo schematico astratto e rappresenta figure umane, scene di caccia alla capra selvatica e al cervo, cacciatori con l'arco, animali impronte di mani, figure geometriche e segni indecifrabili.Scogliera di Porto Badisco Ai piedi delle pareti dipinte, sul pavimento, sono stati ritrovati numerosi vasi votivi, che hanno consentito la precisa datazione del complesso. La grotta, per ovvie ragioni di tutela del prezioso patrimonio artistico-archeologico conservato, non è ancora stata aperta al pubblico. Ma in compenso Porto Badisco offre delle acque limpidissime ( Porto Rosso ) e bisogna aggiungere che è proprio questo, secondo la citazione virgiliana, il mare dove sbarcò Enea nel suo viaggio per Roma.