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cu052.Libertà di parola Questa volta si va un po' fuori tema, ma non troppo, rispetto ai soliti argomenti ma la faccenda dovrebbe interessare davvero tutti. La settimana scorsa è diventata operante una norma, la Legge 7 marzo 2001, n. 62, "Nuove norme sullšeditoria e sui prodotti editoriali e modifiche alla legge 5 agosto 1981, n. 416" che rischia di modificare in modo drastico il modo di fare informazione in Rete. Cosa prevede questa legge? Accanto a cose che riguardano soprattutto le imprese editoriali che aprono siti su Internet c'è qualcosa che invece interessa direttamente tutti coloro che, in questi ultimi anni, hanno aperto e gestiscono piccoli siti amatoriali e quindi - di riflesso - anche tutti i loro lettori. Secondo queste nuove norme, tutti i siti che diffondono informazioni
su Internet dovranno regolarizzare la loro posizione secondo le
vigenti norme sulla stampa che, sia detto di sfuggita, risalgono
alla metà dell'800. Come è evidente mentre i siti più grandi e con maggiori risorse economiche non avranno alcuna difficoltà ad adempiere a questa richiesta, i più piccoli e quelli con meno quattrini rischiano di dover chiudere a meno di non voler passare in "clandestinità", vale a dire di non voler rischiare le sanzioni previste dalla legge per tutte quelle che vengono definite "pubblicazioni clandestine". La Legge ha già suscitato molte polemiche tra gli utenti della Rete e, sulle liste di discussione, nei newsgroup e sui siti se ne parla già moltissimo e diverse sono già le iniziative partite per cercare di impedire che questo provvedimento si strasformi in un bavaglio elettronico per tutti coloro che credono nella libertà dell'informazione. Ecco alcuni link a risorse di Rete che si stanno maggiormente occupando del problema.
Petizione
on line Cyber-Rights
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