Brevi
note su idee, avvenimenti, luoghi, personaggi e link vecchi e nuovi
collegati alle culture underground.
Ecco
l'ultima pubblicata:
cu056.Feroci
invalidi
Quando la fantasia somiglia
alla realtà
Da poco più di un mese è uscita la traduzione italiana
dell'ultimo libro di Tom
Robbins, intitolato "Feroci invalidi di ritorno dai paesi
caldi" (da un verso di una poesia di Arthur Rimbaud) e, ancora
una volta, solo chi non conosce le capacità dello scrittore
americano si stupirà di quanto il libro sia realistico nonostante
si tratti di un'opera di fantasia.
Si, perché, proprio in questi mesi bui, alcune delle pagine
(molte delle pagine) del libro, aiutano a riflettere su quanto sta
accadendo intorno e malgrado noi.
A titolo di esempio ricopiamo solo due righe:
"lui riteneva che i gruppi terroristici islamici riuscivano
sempre ad attrarre martiri volontari perché quei giovani
dovevano legarsi addosso esplosivi e mandare in frantumi preziosa
proprietà privata." (pagg. 31-32)
Il libro prosegue con la spiegazione del perché di questa
attrazione fatale.
Ma questo è solo una delle tante pagine nelle quali Robbins,
raccontando una (inverosimile?) storia di un agente segreto "buono",
riesce a farci sorridere ma anche riflettere a proposito degli eterni
temi filosofici, politici e personali.
Il suo grande merito non è solo quello di affrontare argomenti
importanti con la leggerezza della sua scrittura, ma di riuscire,
senza annoiarci a comunicare una visone del mondo e dei suoi principali
problemi che può essere rifiutata solo dalle menti sclerotizzate
dal dogmatismo più deteriore.
Leggere questo libro, in questo momento, con una ennesima guerra
in atto, è già - in piccolo - un atto di resistenza
dell'intelligenza contro la barbarie.
Compratelo e fatemi sapere se quelle sopra erano solo esagerazioni.
Il
comunicato dell'ufficio stampa dell'editore italiano
Una
intervista sul libro "Feroci invalidi..." (in inglese)
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