1 PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA

1. L'istituto porta il nome di Scuola Media Statale "Don Piero Pointinger"
2. L'istituto ha sede in Rovagnate al seguente indirizzo:
Viale Rimembranze n, 7 - 23888 ROVAGNATE (LC)
3. l'istituto ha il seguente numero di telefono e di fax 039/57475

Altri indirizzi utili Città Via Telefono fax
Amministrazione Comunale Rovagnate
Perego
S.Maria Hoè
Colle Brianza
Castello Brianza
S.Cuore,24
Montegrappa
P.zza Mercato,2
Roma,4
Dante,1
039/5310228
039/5310229
039/57316
039/9260014
039/5310312
039
039/5310832
039/57295
039/9260584
039/5311341
Servizio dei trasporti Rovagnate-Crippa
Perego
S.Maria Hoè
Colle Brianza
Barzanò Sal
Statale,1
Montegrappa
P.zza Mercato,2
Roma,4
Dante,1
039/57408
039/5310229
039/57316
039/9260014
039/955391
039
039/5310832
039/57295
039/9260584
039/
Servizio di mensa Rovagnate V.Veneto,2 039/5311600  
Provveditorato agli Studi Lecco Via M.D'Oggiono,15 0341/296111 039/296104
Azienda Sanitaria Locale Merate Via L.Mandic 039/59161  
Organizzazione Sindacali Lecco - CGIL
Lecco - CISL
Lecco - UIL
Lecco - SNALS
Besonda, 11
Besonda, 11
C.so matiri della liberazione,54
0341/488222
0341/275577
0341/287012
039/488245
Parco del Curone Montevecchia   039/9930384  
Distretto Sanitario MerateMerate      
Biblioteca Comunale Rovagnate S.Cuore,24 039/5310228  


4) La scuola festeggia, con attività e iniziative, le seguenti giornate

a) L'inizio della scuola
Il primo giorno di scuola le classi, in orari diversi, incontrano il preside, gli insegnanti e il restante personale. I ragazzi delle classi prime, in particolare, accompagnati dai genitori ricevono le informazioni di base e prendono contatto diretto con l'ambiente della scuola, i programmi e i servizi.

b) Il 25 aprile festa della Liberazione e il 2 giugno. Tali celebrazioni hanno il fine di valorizzare nello studente e nei genitori l'appartenenza alla comunità nazionale di cui la scuola rappresenta un'istituzione fondamentale.

c) La giornata della "scuola aperta". Questa giornata cade nel periodo che
precede la scadenza delle iscrizioni all'anno scolastico successivo.
Gli alunni delle classi quinte delle scuole elementari di Castello, Colle, Perego, Rovagnate, S.Maria Hoè vengono invitati a visitare la scuola e a prendere parte ad alcune attività didattiche significative.

d) Festa dello sport. Cade il primo sabato del mese di maggio. E' un momento in cui il personale della scuola, gli alunni e i genitori si ritrovano per organizzare gare sportive che coinvolgono tutti i ragazzi.

e) Mostra dei lavori realizzati dagli alunni. Cade l'ultimo sabato dell'anno scolastico ed è finalizzata alla presentazione delle attività didattiche e dei prodotti realizzati nel corso dell'intera annata. Sono invitati i genitori, gli amministratori comunali, gli insegnanti e gli alunni delle scuola elementari.


2 STORIA DELLA SCUOLA

1) Nei nostri comuni, nel dopoguerra, funzionavano solo le scuole elementari. A Rovagnate, per esempio, c'erano cinque classi formate da oltre 40 alunni ciascuna.
Per la scuola media si dipendeva da Merate, ma poterla frequentare era un privilegio. I dati del censimento del 1951 dicono che 2.888 persone possedevano la licenza elementare, solo 94 la licenza media, 42 avevano ottenuto il diploma di scuola media superiore e 7 la laurea universitaria.
Permaneva una consistente fascia di privi di titolo di studio (426) e una decina di analfabeti.
In realtà, fin dal 1955 si cominciò a pensare di dare una scuola media a Rovagnate. A sostenerlo con forza furono proprio don Piero e Luigi Brambilla che in seguito ne avrebbe seguito la realizzazione come sindaco e successivamente sarebbe divenuto presidente del Consorzio tra i Comuni.
(notizie tratte dalla ricerca degli alunni "Un coro di millevoci" 1994).


2) Fu proprio grazie all'impegno di Brambilla che nel 1961 si istituì a Rovagnate la sezione staccata della Scuola Media di Merate.
Prima sede fu Villa Agostoni (in seguito abbattuta). Il personale ausiliario era pagato dal Comune, gli insegnanti dallo Stato.
(notizie da "Un coro di millevoci" 1994).


3) Il 1° ottobre 1965 la scuola passava, sempre come sezione staccata,dalla direzione di Merate a quella di Olgiate dalla quale era preside incaricato il prof. Luigi Colombo. Vi erano 5 aule e una sala professori.


4) A partire dall'anno scolastico 1973/74 la scuola media di Rovagnate diventava autonoma e trovava sede nel nuovo edificio di Viale Rimembranze. Dove è ancora oggi. Il compito di dirigerla toccava al preside Felice Bassani. La frequentavano 246 alunni per un totale di 10 classi.
Funzionava anche un corso CRACIS con 25 alunni.


5) Nell'anno scolastico 1977/78 la sezione staccata di Castello (che in precedenza dipendeva da Barzanò) passava dalla Scuola media di Oggiono a quella di Rovagnate. Si trattava di un complesso di 6 classi per un totale di 143 alunni.


6) Nell'anno scolastico 1995/96 la sezione staccata di Castello veniva aggregata alla sede di Rovagnate, Il calo demografico aveva indotto gli amministratori comunali a questa scelta dopo aver consultato i genitori degli alunni e il Consiglio d'Istituto. In totale gli alunni erano 285 distribuiti in 14 classi.


7) L'anno scolastico 1997/98 si apre con 239 alunni e 11 classi.


8) Gli insegnanti. Nel corrente anno scolastico sono 32. Di questi 20 hanno prestato ininterrottamente servizio negli ultimi 5 anni. Il veterano prof. Alfonso Iorio che ha preso servizio a Rovagnate il 27.10.1973.


9) Il personale di segreteria (ridotto quest'anno a due unità) è in servizio in questa scuola da oltre 10 anni.
Il personale ausiliario (bidelli) è anch'esso stabile; infatti quasi tutti i dipendenti hanno una diecina di anni di attività a Rovagnate.


10) Capi d'istituto:
Prof. Felice BASSANI dall'anno scolastico 1973/74 al 1976/77
Prof. Franco CICCHETTI anno scolastico 1977/78
Prof.ssa Ida VANOLI anno scolastico 1978/79
Prof. Luigi Paolo BIELLA dall'anno scolastico 1979/80 al 1981/82
Prof. Franco PIEMONTESE anno scolastico 1982/83
Prof. Santino AVAGLIANO dall'anno scolastico 1983/84 al 1987/88
Prof. Nicola DEMARINIS anno scolastico 1988/89
Prof. Oronzo BIANCO dall'anno scolastico 1989/90


3 Il contesto sociale ed economico


1) La scuola media "Don Piero Pointinger" raccoglie gli alunni dei Comuni di Rovagnate, Perego, S.Maria Hoè, Colle e Castello.
L'economia, che nei secoli passati era prevalentemente agricola, attualmente è a netta vocazione industriale. Di conseguenza è sempre più
diffuso il fenomeno dell'abbandono dei campi e dei boschi che una volta costituivano il sostegno primario alle esigenze delle popolazioni. Tuttavia il territorio è ancora ricco di aree di verde che alcune associazioni cercano di tutelare.


2) Il tessuto sociale è abbastanza omogeneo con una forte presenza di immigrati che, a partire dagli anni 50, venivano dal sud e negli ultimi anni dai paesi extracomunitari.


3) L'andamento demografico è caratterizzato dall'incremento di popolazione anziana e dal decremento della natalità. Il fenomeno si riflette anche sulla scuola, che da alcuni anni vede diminuire il numero di alunni e di classi.


4) In crescita è anche il flusso della frequenza di istituti di istruzione superiore, determinato anche daelle esigenze del mercato del lavoro.


5) L'atteggiamento delle famiglie nei confronti della nostra scuola è nel complesso collaborativo con chiare aspettative sul piano formativo e culturale.


4. L'archivio storico

1. La scuola ha memoria della propria attività e coltiva la propria tradizione.

2. La scuola ha un archivio. dove raccoglie i documenti, le fotografie, i video, le prove e gli elaborati, e ogni altra documentazione significativa per la memoria storica dall'istituzione scolastica.
3. Nella nostra scuola è in via di costituzione una commissione per la selezione dei documenti, degli atti e degli oggetti che testimoniano la presenza di persone e l'evoluzione delle metodologie didattiche, delle attività e delle iniziative della scuola.

5. PRINCIPI FONDAMENTALI

La Carta dei Servizi della scuola ha come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 33, 34 della Costituzione italiana.

In sintesi:
· l'art.3 riconosce la pari dignità sociale e l'uguaglianza di fronte alla legge di tutti i cittadini;
· l'art.33 afferma la libertà di ogni manifestazione dell'arte e della scienza e del loro insegnamento;
· l'art.34 dichiara che la scuola è aperta a tutti.

6. FINALITA'

Lo Stato assegna alla Scuola media precise finalità, enunciate e sottolineate da numerosi interventi legislativi.

La Scuola media deve:
· operare per la formazione dell'uomo e del cittadino;
· operare perché l'alunno acquisisca un'immagine sempre più chiara e approfondita della realtà sociale di oggi;
· condurre l'alunno ad una graduale conoscenza di sé per metterlo in grado di operare scelte realistiche nell'immediato e nel futuro;
· operare affinché l'alunno completi la sua preparazione culturale di base con sviluppi disciplinari originali;
· porre le premesse per l'ulteriore educazione permanente e ricorrente.


FINALITA' EDUCATIVE PRIORITARIE PER LA SCUOLA DI ROVAGNATE

La Scuola si propone:
· di educare alla solidarietà, al rispetto degli altri, all'accettazione reciproca, alla collaborazione;
· di educare ad un corretto rapporto uomo - ambiente;
· di sensibilizzare l'alunno a riflettere sull'importanza della salute, intesa come stato di benessere fisico, psichico e sociale;
· di favorire la conoscenza di sé, per essere consapevoli della propria identità in rapporto al contesto sociale e meglio progettare il proprio futuro.

Per raggiungere tali obiettivi, la scuola è impegnata a:
· favorire l'innovazione pedagogica;
· favorire l'utilizzazione da parte degli insegnanti di differenti approcci metodologici;
· offrire allo studente una pluralità di metodi di apprendimento;
· suscitare negli insegnanti spirito di riflessione e un costante senso critico nei confronti del proprio mestiere.

Nei confronti della collettività locale, la scuola è impegnata a:
· far conoscere la scuola ai cittadini;
· mantenere una rete di informazioni che garantisca la comunicazione con i cittadini, per aprire la scuola al territorio.

7. Il regolamento


1. Il regolamento contiene le norme di funzionamento della vita della scuola, degli organi di gestione dei servizi o dei laboratori ,il codice disciplinare degli alunni, le disposizioni sull'igiene e la sicurezza, e tutte le procedure di modifica.

2. Le deliberazioni degli organi di gestione e dell'assemblea dei docenti aventi carattere permanente, le regole o le procedure non comprese nella Carta sono contenute nel regolamento.

3. Il regolamento è un documento pubblico, fa parte dalla presente Carta e viene fatto conoscere nei modi appropriati dai responsabili di ciascuna funzione, servizio o attività.

4. Il regolamento nasce dalla discussione e dalla condivisione tra le diverse componenti della vita scolastica. Solo così può avere reale funzione formativa.

8. L'ORGANIGRAMMA della Scuola

1) L'èquipe di direzione è formata dal Preside, dai due collaboratori eletti dal Collegio docenti (Cervi Lia, Vice-preside e Brivio Antonello) e dalla Segretaria. L'èquipe si riunisce di norma una volta la settimana.

2) Il coordinamento didattico è gestito dal Preside, dai Collaboratori, dai responsabili dei gruppi di progetto e dei gruppi delle aree disciplinari.

3) I gruppi di progetto sono:
progetto Ed.alla salute (responsabile prof.Tiralongo Lucia)
progetto Ed.all'intercultura (responsabile prof.Appoloni Donatella)
progetto Scuola Sicura (responsabile prof.David Giuseppina)
progetto Ed.Stradale ed ambientale (responsabile prof.Farinato Maria Grazia)
progetto Orientamento (responsabile prof.Riva Ornella)
progetto informatica (responsabile prof.Sabatino Giambattista)
progetto Aggiornamento e PEI (responsabile prof.Cervi Lia)

4) I gruppi di aree disciplinari sono:
Gruppo area linguistica-storica-religiosa (responsabile prof.
Gruppo area scientifico-matematica (responsabile prof.
Gruppo area lingua straniera (responsabile prof.
Gruppo area tecnico-artistica-musicale-sportiva (responsabile prof.

5) Il personale è composta da
a) Insegnanti:
1) Alampi Carlo
2) Amici Elisabetta
3) Appoloni Donatella
4) Bianchi Silvano
5) Brambilla Maria Stella
6) Brivio Antonello
7) Cagnoli Rosella
8) Castelli Anna Maria
9) Cervi Lia
10) Colombo Daniela
11) Colombo Margherita
12) David Giuseppina
13) Donadelli Paola
14) Farinato Maria Grazia
15) Fumagalli Emanuele
16) Fumagalli Maria Lucina
17) Gelfo Anna Maria
18) Iorio Alfonso
19) Iuliano Rosanna
20) Magni Claudio
21) Mercogliano Felicetta
22) Monga Paola
23) Paruzzi Lucia
24) Riva Ornella
25) Sabatino Giambattista
26) Saccone Antonio
27) Salvador Lorella
28) Serafino M.Antonietta
29) Spiezia Antonio
30) Tiralongo Lucia
31) Vargiu' Manuela
32) Villa Aldo




b) Personale ausiliario:
1) Coccaro Barbato
2) Palmieri Loredana
3) Panzeri Antonia
4) Raio Alfonso
5) Ripamonti Marinella
6) Riva Aquilina

c) Personale di Segreteria
1) Starrantino Margherita (Responsabile Amministrativo)
2) Bonanno Angela (Assistente Amministrativo)

6) La composizione degli organi di partecipazione e gestione è la seguente:

- Consiglio d'Istituto (Valli Angelo, presidente, Perego Donatella, Covioli Osvaldo, Colombo Alessandro, Fumagalli Luigi, Bagolin Monica, Bianco Oronzo, Appoloni Donatella, Castelli Anna Maria, Cervi Lia, Iorio Alfonso, Riva Ornella, Villa Aldo, Panzeri Antonia).

- Giunta esecutiva: (Bianco Oronzo,presidente, Colombo Alessandro, Covioli Osvaldo, Iorio Alfonso, Starrantino Margherita, Panzeri Antonia).

- Comitato dei genitori

- Rappresentanti dei genitori nei consigli di classe
Colombo Maria Angela
Pizzagalli Vittorio
Tavola Antonella
Berardi Giuseppina
Meloni Pietro
Sala Marilisa
Rocca Donatella
Bonfanti Maria Luisa
Strada Barbara
Spreafico Marica
Dossi Giovanna
Molteni Maria Adele
Magni Tiziana
Aldeghi Rosalba
Ferrario Luigia
Candini Lucilla
Dall'Angelo Daniela
Biffi Daniela
Bonfanti Fiorangela
Maccalli Luisa
Cogliati Patrizia
Lamanna Maria
Ratti Elisabetta
Perego Lidia
Biava Mirella
Fumagalli Pierangela
Villa Antonia
Villa Daniela
Brambilla Loredana
Cogliati Tiziana
Panzeri Federica
Panzeri Giulia
Galbusera Graziosina
Bonfanti Giuseppina
Quadrio Maria
Camozzi Marta
Castelli Patrizia
7) I rappresentanti dei genitori eletti nei consigli di classe hanno acconsentito a far riportare nella presente carta il loro nome e il numero di telefono privato.


8) Tutti rispettano la privacy di coloro che operano nella scuola e si servono dei numeri di telefono privati solo in caso di emergenza e per fatti attinenti alla funzione o alla professione.


9) Ciascun servizio ha un programma e un regolamento che fanno parte della presente Carta.


10) I responsabili dei servizi e delle attività sono nominati dal preside su proposta dei docenti. Allo scopo di utilizzare al meglio le competenze professionali, si suggerisce che gli incarichi vengano confermati per qualche anno.


11) I docenti che compongono i gruppi di lavoro nonchè i responsabili dei servizi operano lungo l'arco dell'anno scolastico.


12 L'organigramma viene esposto permanentemente nell'atrio della scuola e aggiornato di volta in volta.

9. Il dirigente della scuola ( il Preside)


1. Il Preside dell'istituto è il Professor Bianco Oronzo
É laureato in Filosofia
Abita a Barzago

Codice di comportamento del Preside:

2. In qualità di rappresentante e di dirigente della scuola, il Preside è il primo responsabile della qualità dell'istituzione educativa.

3. Il Preside risponde al Consiglio d'Istituto della realizzazione delle direttive e delle deliberazioni di competenza del consiglio stesso

4. Il Preside si pronuncia in ultima istanza sulle principali decisioni riguardanti l'amministrazione e l'organizzazione della scuola; prende tali decisioni dopo aver consultato il personale.

5. Il Preside nei comportamenti e .nelle azioni si attiene al codice di comportamento dei pubblici dipendenti e alle regole che seguono.

6. Nei rapporti con il Consiglio di Istituto, il Preside:
a) cura che il Consiglio abbia tutte le informazioni utili per le proprie decisioni. In particolare, sulle questioni relative all'insegnamento, vigila che le opinioni degli insegnanti siano portate a conoscenza del Consiglio.

b) amministra il budget della scuola conformemente alle linee direttive e agli. orientamenti del Consiglio, al quale rende conto annualmente con il Rapporto sulle attività della scuola
c) si impegna, con il Consiglio, a incoraggiare la comunità scolastica a partecipare il più ampiamente possibile alle attività e alla direzione della scuola.

7. Nei rapporti con l'Amministrazione centrale e periferica, il Preside:
a) applica le disposizioni di legge, le circolari relative agli aspetti didattici ed educativi se conformi al Piano di istituto, ai principi della presente Carta e alle esigenze delle famiglie degli alunni e della collettività locale;

b) stabilisce, con la collaborazione del personale, procedure amministrative sane, efficaci e semplici e difende gli utenti dal burocratismo.

8. Nei rapporti con la collettività scolastica, il Preside:
a) prende tutte le misure necessarie perché gli insegnanti, gli alunni, i loro genitori e i cittadini comunichino e collaborino per lo sviluppo dell'istituzione educativa;
b) cura che le commissioni, i gruppi, i responsabili delle attività e dei servizi ricevano informazioni complete e precise su tutti i problemi che li riguardano;
c) dirige la scuola in modo da creare un clima d'armonia e uno spirito di collaborazione sia all'interno della scuola che con tutti coloro che hanno relazioni con essa;
d) sollecita il contributo dei servizi sociali e culturali locali per migliorare le risorse della scuola.

9. Nei rapporti con la comunità locale, il Preside:
a) intrattiene relazioni con enti pubblici e privati, con organi, autorità, gruppi e persone su tutte le questioni che interessano la scuola;
b) incoraggia gli operatori della scuola e l'insieme della collettività locale a entrare in relazione tra loro.

10. Nei rapporti con il personale
a) cura, in collaborazione con i Collaboratori e i Coordinatori, che la programmazione didattica ed educativa sia coerente coordinata, efficace, generalmente accettata e pienamente applicata da tutti gli interessati;
b) cura che il personale sia associato alle decisioni che riguardano il Piano di istituto, la programmazione disciplinare , l'organizzazione e il funzionamento della scuola;
c) crea le condizioni favorevoli perché il personale aggiorni continuamente le proprie conoscenze professionali;
d) è disponibile a consigliare il personale su tutti i problemi di carattere professionale;
e) cura, compatibilmente con il grado di efficienza dell'Amministrazione, che le leggi relative al rapporto di lavoro e ai contratti siano applicate e rispettate.


11. Nei rapporti con gli alunni il Preside:
a) si impegna con i docenti e il personale a creare un ambiente scolastico di attenzione per tutti gli alunni perché si sentano parte effettiva dell'istituzione scolastica;
b) cura, in collaborazione coi docenti, che tutti i bisogni di istruzione e di formazione trovino una risposta conforme agli obiettivi del Piano di istituto;
c) crea per tutti gli alunni un ambiente educativo accogliente dal punto di vista estetico e fisico e una buona atmosfera di lavoro;
d) si assicura che i servizi sociali e sanitari. in caso di necessità, siano di aiuto agli alunni;
e) si adopera per il successo scolastico degli alunni, ai livelli consentiti dalle risorse professionali e materiali della scuola.

12. Il Preside assume impegno morale di non chiedere trasferimento nei tre anni successivi all'approvazione della presente Carta, compatibilmente con le operazioni di razionalizzazione della rete scolastica.

13. Nell'ultima assemblea dei decenti e nell'ultimo Consiglio di istituto di ogni anno scolastico il Preside chiede formalmente fiducia degli insegnanti. il voto è espresso in forma segreta.

14. Il Preside riceve gli alunni e gli insegnanti il mattino; riceve i genitori e gli esterni su appuntamento.

15. Il preside è reperibile in qualsiasi momento.


10. Le. posizioni organizzative

coordinatore di classe

1. Viene nominato dal Preside su proposta dei docenti del Consiglio di Classe nella prima riunione del mese di settembre/ottobre.

2. Scopo
- coordinare l'attività degli insegnanti del Consiglio di classe e tenere i rapporti con gli alunni e i genitori.

3. Funzioni:
- presiedere, con delega scritta dal Preside, il Consiglio di Classe;
- coordinare la programmazione didattica ed educativa della classe, curando che sia collegiale;
- raccogliere la programmazione dei docenti dei Consiglio di Classe e comunicarla a genitori e alunni;
- coordinare le attività della classe, curricolari ed extracurricolari;
- tenersi regolarmente informato sul comportamento degli alunni;
- costituire un punto di riferimento anche per i nuovi colleghi del Consiglio di classe (per es., supplenti temporanei);
- controllare settimanalmente le assenze degli alunni e in caso di assenze ripetute o ."strategiche", prendere contatto con le famiglie;
- riportare al Preside o ai suoi collaboratori i problemi della classe eventualmente non risolti;
- essere ascoltato dal Preside prima di qualsiasi provvedimento disciplinare nei confronti degli alunni;
- mantenere i contatti con i genitori e tra i genitori e i docenti, cercando di intervenire per armonizzare le esigenze delle tre componenti del Consiglio;
- elaborare in collaborazione con altri docenti, le tracce dei giudizi sintetici degli alunni.

Al coordinatore fanno riferimento tutti i docenti della classe.

Il coordinatore di gruppo di progetto o di disciplina

1.E' un docente che viene nominato dal Preside su indicazione dei docenti del gruppo.

2. Scopo:
- assicurare coerenza e affidabilità alla programmazione didattica disciplinare.

3 Funzioni:
- convocare il dipartimento con scadenza al massimo bimestrale e, comunque, nei momenti importanti della vita della scuola (programmazione didattico-educativa organizzazione di verifiche comuni, organizzazione di attività di recupero, scelta dei libri di testo. ecc.);
- indicare di volta in volta, a rotazione. un segretario del gruppo che verbalizzi il contenuto delle riunioni;
- curare che le scelte siano prese in modo collegiale e siano condivise;
- rappresentare il punto di riferimento per i docenti " nuovi" (supplenti annuali, supplenti temporanei, docenti in anno di formazione):
- chiedere interventi di manutenzione e assistenza tecnica nelle aule attrezzate.

11. L'insegnante
Codice di comportamento

1. L'insegnante lavora in una struttura educativa e quindi si impegna ad assumere un comportamento responsabile diretto, trasparente, sempre rispetto-so verso gli alunni e i genitori, orientato a favorire un rapporto di fiducia e un atteggiamento di partecipazione

2. L'insegnante è puntuale e assiduo; giustifica l'eventuale ritardo alle lezioni al Preside e ne espone i motivi agli alunni. L'insegnante si presenta all'inizio dell'anno scolastico alle nuove classi, saluta quando entra ed esce dall'aula, non assume atteggiamenti trascurati. Tiene le lezioni in italiano, salvo esigenze didattiche. In particolare, evita parole ed espressioni offensive o volgari. Rispetta le regole dell'istituzione scolastica e gli obblighi contrattuali e professionali

3. L'insegnante intrattiene buone relazioni con gli alunni, le famiglie, il personale della scuola e con eventuali soggetti esterni. Gli insegnanti riconoscono i propri errori tra di loro e con gli alunni.

4. L'insegnante partecipa con continuità alle attività degli organi delle commissioni ai progetti e alle azioni didattiche.

5. L'insegnante è autorevole e disciplinato, rispetta i programmi e le decisioni assunte dagli organi di gestione, mantenendo, per quanto riguarda le decisioni del consiglio di classe, il riserbo sull'iter seguito e avvalendosi, per l'eventuale impugnazione, degli strumenti previsti dalla legge.

6. L'insegnante ha iniziativa personale a sa utilizzare i servizi didattici, la diversità dei metodi e dei supporti pedagogici.

7. L'insegnante contribuisce alla crescita professionale del corpo docente.

8. L'insegnante rispetta l'autonomia, la professionalità, la vita privata e la riservatezza dei colleghi e del personale della scuola. In particolare con gli alunni non esprime giudizi sulla professionalità, sulla vita privata dei colleghi e del personale della scuola, nemmeno in modo indiretto.

9. L'insegnante è estremamente discreto sulle informazioni che acquisisce sugli alunni e le comunica al Preside o ai colleghi solo se ciò è utile al lavoro educativo.

10. L'insegnante non utilizza il proprio lavoro a scopi di interesse privato. In particolare non sfrutta la posizione che ricopre per ottenere vantaggi che non gli spettano

11. L'insegnante è imparziale verso gli alunni e rifiuta ogni tipo di pressione (raccomandazioni, minacce, regalie o utilità).

12. L'insegnante non prende impegni e non fa promesse che possano generare, qualora vengano disattesi, sfiducia nella scuola.

13. La funzionalità del servizio dipende anche dalla bontà del clima fra le diverse componenti all'interno della scuola L'insegnante si impegna a favorire la trasparenza e la comunicazione.

14. La scuola garantisce i seguenti diritti dei docenti:
a) diritto alla libertà di insegnamento. che si realizza nella pluralità e nell'efficacia cada dei metodi e nelle scelte culturali dei singoli insegnanti nel rispetto degli obiettivi comuni, dei contenuti minimi e dei criteri di valutazione fissati dal PEI, per garantire con competenza e diligenza pari opportunità formative a tutti gli alunni indipendentemente dalla sezione frequentata;
b) diritto a una ragionevole sicurezza del posto di lavoro;
c) diritto a una ragionevole autonomia nell'esercizio della professione,
d)diritto di partecipare alle decisioni concernenti sia gli aspetti professionali che occupazionali della propria professione;
e) diritto di conoscere il calendario dei principali impegni (collegio docenti, consigli di classe) prima dell'inizio delle lezioni;
f) diritto di conoscere almeno 7 giorni prima le date di convocazione di riunioni che non siano già state programmare all'inizio dell'anno, con indicazione dell'ordine dei giorno e consegna del materiale necessario per una efficace e consapevole partecipazione;
g) diritto di essere ascoltati dal Preside prima di ricevere qualsiasi raccomandazione o richiamo scritto, anche di tipo non disciplinare;
h) diritto di essere informati sulle decisioni degli organi collegiali mediante affissione del verbale delle delibere in aula insegnanti nelle varie sedi o con altri mezzi efficaci;
i) diritto di essere informati preventivamente e mensilmente mediante apposito prospetto di liquidazione sulle modalità di pagamento dello ore prestate eccedenti il normale orario settimanale;
j) diritto a un ambiente confortevole, pulito. sicuro e accogliente.
k) diritto che la propria vita privata sia considerata irrilevante ai fini della valutazione della professionalità;
l) diritto ad almeno 30 ore di formazione e aggiornamento per anno scolastico, organizzate dalla scuola.

15. All'inizio di ogni anno scolastico i dipartimenti di ciascuna materia decideranno le attività di aggiornamento odi auto-aggiornamento sui programmi o sulle metodologie di insegnamento da svolgere nel corso dell'anno scolastico, dopo aver valutato le iniziativa esistenti a livello nazionale, provinciale e distrettuale. di cui la scuola si impegna a dare la massima diffusione,

l6. L'assemblea dei docenti, all'interno del Piano di istituto, può decidere di svolgere attività di auto-aggiornamento su qualsiasi materia utile al miglioramento del servizio;

17. Ogni insegnante è libero di partecipare ad attività di aggiornamento approvate dal Ministero della pubblica istruzione o dal Provveditorato agli studi. Gli esoneri dal servizio per la partecipazione a iniziative di aggiornamento non possono superare complessivamente i 5 giorni,

18. L'orario straordinario dei docenti incaricati di particolari servizi o attività' viene accertato con firma su fogli di presenza.

19. L'insegnante in prova viene valutato secondo parametri espliciti, trasparenti e comunicati in anticipo. Il giudizio viene steso dal Preside e dal Comitato di valutazione previa discussione con l'interessato, il quale ha diritto a far annotare le proprie osservazioni;

20. L'insegnante di ruolo viene valutato secondo parametri espliciti e trasparenti ai fini dalla distribuzione dei compensi di incentivazione.

21. Il 30% dei compenso spettante per il lavoro supplementare viene erogato sulla base della valutazione dei servizio prestato e degli obiettivi stabiliti dal piano, dal progetto o dal programma delle attività o dei servizio e, qualora previsto, sulla base della valutazione di soddisfazione degli utenti.


12. GLI ALUNNI

1) L'alunno è cittadino della scuola: gode di diritti e risponde dei propri doveri, finalizzati a promuovere la sua libertà.

2) Il preside, gli insegnanti e il personale rispondono della violazione dei diritti dell'alunno e lo richiamo all'osservanza dei propri doveri.

3) L'alunno è uno dei soggetti della relazione educativa. Come tale deve essere costantemente chiamato ad esprimere le sue esigenze e a dare il proprio contributo nella fase di proposta e in quella di realizzazione delle attività.

4) L'alunno esprime liberamente il proprio pensiero, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole della scuola.

5) L'alunno ha diritto ad avere un preside e degli insegnanti preparati e competenti. Nei limiti imposti dalla legge e dai contratti, la scuola si impegna a rimuovere tutti gli ostacoli nell'insegnamento e nell'apprendimento.

6) L'alunno ha diritto di non essere molestato, preso in giro, penalizzato o discriminato per le proprie idee religiose e politiche e per le proprie condizioni psicologiche o fisiche.

7) L'alunno ha diritto alla riservatezza. La scuola non dà informazioni- compresi i dati anagrafici e il numero telefonico - a estranei.

8) L'alunno ha diritto alla valutazione attraverso verifiche frequenti, programmate con regolare anticipo, corrette e restituite entro dieci giorni e attraverso interrogazioni strutturate che rendano il giudizio il più obiettivo possibile. I giudizi delle interrogazioni sono comunicati immediatemente dopo.

9) L'alunno e i genitori hanno diritto di ottenere in visione tutti gli elaborati scritti e le informazioni che li riguardano.
Gli elaborati possono essere richiesti un anno dopo la conclusione del triennio.

10) Il Consiglio di Classe e ogni singolo docente informano l'alunno sui criteri e i metodi di valutazione delle prove scritte e orali
Il Consiglio di Classe eviterà di proporre prove scritte a sorpresa, di fare più di una prova al giorno, di eseguire prove su argomenti non studiati o non preannunciati.

11) La scuola rispetta il tempo libero dell'alunno, in modo da consentirgli di coltivare le attività che rispondono alle sue inclinazioni e alle sue scelte.

12) L'alunno è assicurato per i danni subiti in tutti i momenti e in tutte le attività organizzate dalla scuola e nel percorso da casa a scuola e ritorno ed è risarcito per eventuali danni fisici e materiali imputabili alla scuola.

13) L'alunno è informato delle condizioni igieniche e di sicurezza dell'edificio, degli impianti e delle attrezzature ed è avvertito dei dispositivi e dei comportamenti per evitare i rischi. L'alunno contribuisce con il proprio comportamento a mantenere e migliorare le condizioni igieniche e di sicurezza della scuola.

14) L'alunno è informato con chiarezza e trasparenza su tutto ciò che riguarda gli aspetti didattici e i servizi offerti dalla scuola attraverso il programma delle attività.

15) Allo scopo di mettere gli alunni nelle condizioni di collaborare con gli insegnanti e tutto il personale nella costruzione della proposta formativa della scuola, viene avviata una fase di discussione nelle singole classi. Tale fase inizierà subito dopo la presentazione della presente carta all'assemblea dei genitori e si concluderà entro la fine del primo quadrimestre. Le proposte verranno sintetizzate e costituiranno parte integrante della Carta.
Per facilitare la discussione, si consiglia di utilizzare le seguente lista di argomenti, che naturalmente può essere integrata:

15.1. Diritti e doveri degli alunni, ma anche dei genitori, degli insegnanti, del personale
15.2. Partecipazione alle attività didattiche
15.3. Uso del materiale didattico necessario e dell'abbigliamento
15.4. L'alunno come tramite nella comunicazione tra scuola e famiglia
15.5. Uso e correttezza del linguaggio. L'aggressività
15.6. Lealtà e trasparenza nei rapporti con gli insegnanti e coi compagni
15.7. Gli errori: riconoscerli, assumersene la responsabilità, utilizzandoli come strumento di crescita e maturazione.
15.8. Cura e igiene della persona
15.9. Rispetto dei beni degli altri, del patrimonio della scuola e dell'ambiente in cui si vive
15.10. L'alunno che contribuisce con suggerimenti e proposte al buon funzionamento della scuola
15.11. I rappresentanti di classe degli alunni : ruolo e funzioni.
15.12. La collaborazione degli alunni ad attività di amministrazione, manutenzione, pulizia, volontariato sia a scuola che in casa o a favore di associazioni locali.


13. IL PERSONALE

1. Il comportamento del personale è improntato ai principi e alle regole del codice dei pubblici dipendenti e del codice disciplinare. In particolare, nella scuola, rispetta le indicazioni del seguente codice.

2. Il comportamento del personale ausiliario e amministrativo è improntato alla diligenza, e alla professionalità, intese come esplicazione della massima competenza e efficienza, in modo tale che la scuola appaia agli alunni, ai genitori e agli estranei come un servizio al pubblico.

3. I rapporti con il restante personale, con gli alunni, i genitori e gli estranei devono essere improntati a gentilezza, cura e accoglienza.

4. I rapporti tra il personale devono essere improntati a spirito di collaborazione, integrazione delle mansioni e solidarietà.

5. Il personale porta un abbigliamento consono al luogo in cui lavora. Il personale è identificabile tramite un cartellino che riporta il nome e cognome e la funzione.

6. Il personale collabora per il miglioramento del servizio con proposte e suggerimenti.

7. Il personale cura l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze, competenze e abilità nell'interesse della funzionalità, dell'efficienza e della qualità della scuola.

8. Il personale si adatta ai diversi interlocutori, alle diverse situazioni che possono crearsi all'interno della scuola e ai diversi soggetti che vi operano.

9. Il personale possiede autonomia nel lavoro e sa svolgere i compiti di propria competenza; sa utilizzare i suggerimenti dei più esperti e li mette in pratica.

10. E' sempre puntuale.

11. Ha interesse per la vita della scuola e vi partecipa attivamente, anche attraverso la funzione di supporto alle commissioni e alla gestione dei servizi.

12. Sa usare macchine e attrezzature utili a migliorare il proprio rendimento.

13. La funzionalità del servizio dipende anche dalla bontà del clima tra il personale. Per facilitare i rapporti interpersonali, favorire la trasparenza e la comunicazione, la scuola garantisce al personale i seguenti diritti: - diritto a una ragionevole sicurezza del posto di lavoro;
- diritto a una ragionevole autonomia nell'esercizio della propria professione;
- diritto di partecipare alle decisioni concernenti sia gli aspetti professionali che occupazionali della propria professione;
- diritto ad essere ascoltati dal Preside o dal Segretario prima di ricevere qualsiasi raccomandazione o richiamo scritto, anche di tipo non disciplinare;
- diritto di essere informati sulle decisioni degli organi collegiali mediante affissione del verbale delle delibere in aula insegnanti e in bidelleria o con mezzi più efficaci:- diritto di essere informati preventivamente e mensilmente mediante apposito prospetto di liquidazione sulle modalità di pagamento delle ore straordinarie;
- diritto a una valutazione significativa ai fini dello sviluppo professionale e retributivo, non invadente nei confronti della propria attività professionale e non sanzionatoria di opinioni divergenti;
- diritto che la propria vita privata sia considerata irrilevante ai fini della valutazione della professionalità;
- diritto alla formazione e all'aggiornamento in orario di servizio per anno scolastico, organizzati dalla scuola.

14. All'inizio di ogni anno scolastico, l'assemblea del personale decide le attività di aggiornamento o di auto-aggiornamento dopo aver valutato le iniziative esistenti a livello nazionale, provinciale e distrettuale, di cui la scuola si impegna a dare la massima diffusione. Gli esoneri dal servizio per partecipare a iniziative di aggiornamento non possono superare i 5 giorni complessivi per tutto il personale.

15. L'orario di lavoro viene accertato con fogli di presenza.

16. Il personale in prova viene valutato secondo parametri espliciti, trasparenti e comunicati in anticipo. Il giudizio viene steso dal Preside in contraddittorio con l'interessato, il quale ha diritto a far annotare le proprie osservazioni.

16. Il personale di ruolo viene valutato secondo parametri espliciti e trasparenti ai fini della distribuzione dei compensi di incentivazione.

14. I genitori.

1. I genitori, prima dell'iscrizione del figlio sono informati sui principi e i valori, sul Piano di istituto e sui programmi e i servizi offerti dalla scuola in modo che possano operare una scelta consapevole.

2. I genitori sono liberi di associarsi e di riunirsi nei locali della scuola, previo avviso telefonico da parte del Presidente del Comitato dei genitori o dei delegati. La scuola, nei limiti delle proprie risorse, è tenuta a offrire informazioni, consulenza. strutture e locali per consentire le attività dei genitori

3. I genitori possono partecipare. attraverso i delegati, alla programmazione e alla pianificazione delle attività della scuola.

4.I genitori controllano le assenze dei figli e sono tenuti ad avvertire la scuola secondo le procedure stabilite dal Regolamento.

5. Dopo il Consiglio di classe di novembre, l'insegnante coordinatore di classe provvede con lettera personalizzata a convocare i genitori per informarli sulle analisi, proposte e decisioni degli insegnanti e sul programma delle attività.

6.I genitori possono usare tutti i servizi della scuola, secondo le procedure stabilite dal Regolamento.

7. Il genitore ha diritto a un colloquio settimanale con gli insegnanti e, su appuntamento, con il coordinatore di classe.

8. La scuola organizza, in collaborazione con il Comitato e con le scuole elementari, la formazione dei delegati e l'aggiornamento dei genitori in modo da promuovere la loro funzione di cittadini ed educatori.

9. Il genitore ha diritto ad avere gratuitamente tutte le informazioni riguardanti l'andamento didattico e disciplinare del figlio e, in copia, tutta la documentazione relativa.


15. L'organizzazione didattica

1. La scuola ha un Piano di istituto, in cui sono stabiliti gli obiettivi dell'azione educativa, le metodologie di apprendimento, i criteri di valutazione, organizzazione del curriculum, gli indirizzi di studio, gli orari e i programmi

2. La programmazione didattica ed educativa annuale di ciascuna classe (obbiettivi periodici ed annuali, contenuti, criteri e modalità di valutazione, iniziative e attività) viene consegnata in forma scritta sintetica e illustrata a ciascun alunno all'inizio dell'anno scolastico.

3. Gli alunni vengono esaminati attraverso verifiche frequenti., graduali, di varia tipologia, non "a sorpresa", opportunamente preparate in classe, non concentrate in pochi giorni (gli insegnanti non possono fissare più di una verifica scritta al giorno, salvo casi eccezionali e ottenuto il consenso degli alunni), i cui criteri di valutazione sono stati esplicitati, corrette e restituite entro dieci giorni al massimo

4. Gli alunni che si mostreranno in particolare difficoltà saranno seguiti da un insegnante tutor, .concordato con l'alunno stesso, previo parere del consiglio di classe e disponibilità dei docenti che, nelle riunioni ordinarie del Consiglio di classe. stabiliranno le modalità di intervento.

5 Le prove scritte e orali strutturate sono valutate con giudizio sintetico da "non sufficiente" ad "ottimo".

6. Gli insegnanti si impegnano a distribuire razionalmente il lavoro per casa rispettando il tempo degli alunni in modo tale che questi possano dedicarsi, nelle ore extrascolastiche anche al gioco, allo sport. alle attività connesse con la loro formazione, senza che ciò pregiudichi la preparazione scolastica.

7. Si impegnano inoltre a non dare compiti per casa per il giorno successivo quando la classe ha il rientro pomeridiano.

8. Il Preside in collaborazione con il Coordinatore, dopo la pubblicazione dello scrutinio finale è tenuto ad ascoltare i genitori e gli alunni che ne facciano esplicita richiesta.


16 ARTICOLAZIONE DEI TEMPI SCOLASTICI

1. I tempi stabiliti per l'insegnamento e l'apprendimento hanno struttura modulare, anche su base plurisettimanale. L'orario scolastico è improntato a criteri didattici, assicurando comunque 200 giorni effettivi di lezione.

2. Nel rispetto del giorno fissato per l'inizio e dei 200 giorni effettivi di lezione fissati dalla legge, il Piano di istituto stabilisce l'articolazione interna del calendario delle attività e delle iniziative della scuola.

3. Le lezioni possono svolgersi anche per corsi.

4. L'anno scolastico è diviso in quadrimestri alla fine dei quali viene consegnata una scheda di valutazione e il giudizio. A metà dei quadrimestri viene consegnata ai genitori una scheda informativa

5. La scuola garantisce a tutti gli alunni l'orario completo e definitivo delle lezioni appena completata l'assegnazione dei docenti da parte del Provveditorato agli Studi.


17 PARTECIPAZIONE E GESTIONE

1. Il regolamento interno definisce il funzionamento degli organi di partecipazione e gestione della scuola. Il voto per gli organi di partecipazione deve essere personale, libero e segreto.

2. Il Collegio dei docenti elegge i collaboratori come consiglieri e i membri del Comitato di valutazione del servizio.

3. I delegati dei genitori di ogni classe formano il Consiglio dei genitori, che può eleggere un Comitato e un presidente.

4. I delegati dei genitori sono eletti, anche in modo informale, prima dell'inizio delle lezioni e, per le classi prime, entro il mese di settembre. I genitori possono confermare per un triennio - per le classi prime, e per un biennio - classi seconde i propri delegati. L'assemblea di classe può chiederne in ogni momento le dimissioni o indire, all'inizio di ogni anno scolastico, una nuova elezione.

5. Tutte le componenti scolastiche possono votare i loro rappresentanti in Consiglio d'Istituto consegnando al seggio elettorale (per i genitori tramite il proprio figlio), in busta chiusa, la scheda e la dichiarazione di voto. La procedura garantisce il voto personale, libero e segreto.

6. Il Consiglio di istituto si riunisce in seduta ordinaria 3 volte per anno scolastico per l'approvazione dei bilanci, del Piano di Istituto e del Rapporto delle attività. Il Consiglio delega la Giunta esecutiva per le operazioni di spesa sulla base di delibere riguardanti ciascun singolo programma, progetto o servizio. La Giunta risponde al Consiglio per ogni variazione dei budget stanziati.

7. Il Consiglio di istituto può designare 3 esperti per la partecipazione alla discussione sulla pianificazione delle attività e sulla valutazione dei risultati.

8. L'assemblea dei docenti opera per commissioni permanenti, alle quali possono partecipare anche i genitori designati dai rispettivi Comitati.
18. L'AMMINISTRAZIONE

1. La segreteria e il servizio di informazione e relazioni con il pubblico sono aperti. tutti i giorni dalle ore 10,30 alle ore 12,30 ., martedì e giovedì dalle ore 15 alle ore 16,30.


2. Le iscrizioni alle classi prime sono effettuate tramite la scuola elementare di provenienza. La scuola richiede i dati e i documenti necessari direttamente all'amministrazione competente (Comune USSLL..)


3. Il Consiglio di Istituto approva e la scuola pubblica annualmente, in allegato al Rapporto, il bilancio finanziario economico del funzionamento, delle attività e dei progetti: Il bilancio si riferisce all'anno scolastico ed è redatto in modo chiaro e leggibile per gli utenti interni ed esterni.


19. La valutazione

1. Il consiglio dei genitori e l'assemblea dei docenti valutano annualmente il funzionamento della scuola rispetto a quanto dichiarato nella Carta dei servizi.

2. La scuola ha un Nucleo di valutazione interno composto da 5 membri (insegnanti, genitori e personale) che controllano la gestione delle informazioni, finalizzate alla valutazione. Il Nucleo di valutazione, coordinato da uno dei componenti, è integrato da 3 professionisti esterni, di cui almeno uno esperto in scienze dell'educazione, incaricati dal Consiglio di istituto su proposta del Nucleo di valutazione stesso. Il Nucleo convalida ed esamina i documenti, i questionari, gli strumenti e le metodologie di controllo e valutazione secondo procedure prestabilite.

3. Il Nucleo di valutazione è tenuto a "gestire" almeno i seguenti questionari:

- soddisfazione dell'insegnamento e dei servizi offerti (alunni, genitori, personale)
- condizione degli alunni
- inserimento degli alunni licenziati nel mondo del lavoro o nella scuola superiore

4. La segreteria fornisce sistematicamente, e secondo procedure stabilite, tutti i dati richiesti dal Nucleo di valutazione, che ne predispone l'elenco analitico ai fini dell'elaborazione.

5. Ogni anno. il gruppo di direzione elabora il Rapporto annuale sulle attività e il funzionamento
didattico e organizzativo della scuola. Il Rapporto è discusso dall'assemblea degli insegnanti, dal consiglio dei genitori e dall'assemblea del personale. L'indice del rapporto è stabilito con apposito protocollo.

6. Il Rapporto è inviato al genitori e agli alunni, alle scuole, ai Sindaci, alle istituzioni locali, ai gruppi che hanno relazioni con la scuola e a tutte le biblioteche comunali del bacino di utenza della scuola. E' reso noto, nelle forme appropriate, alla stampa e ai mezzi di comunicazione di massa.

7. Il Rapporto è approvato dal consiglio di istituto entro il 30 luglio di ogni anno ed è pubblico. Esso deve concludersi con un breve giudizio analitico sulla qualità della direzione della scuola, con indicazioni, consigli e osservazioni sul Preside e, distintamente. sull'équipe di direzione. Tale giudizio viene espresso dal consiglio senza la presenza del Preside e degli altri consiglieri. membri dell'équipe di direzione.

8. Ogni servizio interno, assieme al programma annuale, deve contenere una scheda di valutazione dei risultati. Le scheda, la metodologia e le procedure devono essere validate dal Nucleo di valutazione della scuola.

9. Gli standard di qualità della scuola sono fissati annualmente dal rapporto sul servizio e con deliberazione dell'assemblea dei docenti e del Consiglio di istituto, previa relazione del Nucleo di valutazione.