La NASA sapeva
che avrebbero fallito
aprile 2000

 


WASHINGTON - Il "flop" del Mars Polar Lander era inevitabile: i dirigenti della Nasa sapevano che la sonda aveva dei problemi all'apparato frenante, ma non potevano rimandare oltre il lancio e hanno taciuto sperando che per un qualche miracolo il Mars Polar Lander ce la facesse. Le accuse arrivano dalla Abc e dalla United Press International che avrebbero raccolto le indiscrezioni trapelate dalla commissione d'inchiesta che sta indagando sulle cause dell'incidente. Dalla Nasa, l'ente spaziale americano, arriva immediata la smentita. Un "no" categorico alle accuse riportate dalla stampa. "Non si tratta solo di una voce falsa - sottolinea un comunicato diffuso oggi a Washington - ma di un'accusa che la Nasa smentisce categoricamente".

La commissione d'inchiesta, secondo quanto riferito dalla Abc, avrebbe appurato che, già durante le prove effettuate prima del lancio, erano stati scoperti difetti che riguardavano una parte cruciale per l'atterraggio: i motori di frenata, che non si accendevano, o si accendevano ma non si potevano controllare. Senza consultare i superiori o i responsabili tecnici, i manager incaricati del controllo avevano deciso di cambiare i parametri dei test, facendo figurare sulla carta che i motori funzionavano. Del cambiamento i tecnici che seguivano il volo della sonda si sono accorti solo poco prima dell'atterraggio, quando ormai era troppo tardi. "La sonda è senz'altro saltata in aria durante la discesa o al momento dell'impatto col suolo" hanno detto i portavoce dell'agenzia spaziale, e questo la Nasa deve averlo intuito sin dai primi silenzi quando si fingeva di cercare il Polar Lander in attesa di ricevere qualche remoto segnale.

Ma il comunicato della Nasa diffuso oggi smentisce che tutto questo sia accaduto e precisa che a novembre in un rapporto l'agenzia aveva già fatto cenno a certi problemi nel sistema di propulsione e frenata per l'atterraggio. Problemi che sembravano esser stati risolti ma che evidentemente si sono ripresentati drammaticamente. Non c'è stato alcun colpevole silenzio e i responsabili hanno fatto il possibile per correggere i difetti.
 

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