Buscaglia, Gian Piero, mobbing, mafia                                                                               

 L' ARMA PSICHIATRICA E GIUDIZIARIA DELL' AUTORITA
CONTRO IL CITTADINO ITALIANO GIAN PIERO BUSCAGLIA ( ALESSANDRIA )   home


La mia non è una storia di mobbing, ma una storia di mafia. Il vero retroscena, intuibile dall’articolo su La Stampa, risale agli anni '80' a Imperia. In ufficio, per imparare il mestiere dovevo mettere il naso dappertutto e finii col metterlo dove non dovevo, generando voglia di vendetta in chi avrebbe atteso da me gratitudine. Imperia, Sanremo, Ventimiglia: “ma Lei non sapeva che questa è zona dì massoni, di P2, di mafia verace?” Così il legale che m’invitò a scappar via. E il Sindacato? Sapeva e taceva: alcuni sindacalisti erano addirittura dentro le logge; omertà allora.., e omertà ora, silenzio ora per non dover giustificare quello di allora. La mia storia è scomoda per Lo Stato (ministero interno, polizia) e per il Sindacato di Stato: in mancanza d’altri appigli, è stata giocata la carta psichiatrica, poi quella giudiziaria, poi il licenziamento.

Vedi   www.geocities.com/mobbizzati/ 
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Si veda anche l'articolo sotto, risalente al 1987, anno in cui la Famiglia Buscaglia dovette scappare da Imperia:

In fondo, Siulp, vescovo e sottoscritto dicevano la stessa cosa: c’è la mafia! (al Nord si fa chiamare rnassoneria, P2) con una differenza: io l’avevo trovata dentro lo Stato e sono dovuto andar via; l’allora segretario Siulp (sindacato di polizia) oggi è segretario Cgil: strano che non si sia mai accorto di nulla....


Gian Piero Buscaglia       email:  usidigno@tiscali.it 
cell.  +39-329-7216116