Se proprio vogliamo essere pignoli, Danny the Dog non può essere
considerato esattamente l'ultimo disco dei Massive Attack (previsto per l'anno
successivo). Già, perché quest'album di Robert "3D" Del Naja (rimasto
da solo a tenere alto il nome della band di Bristol), è la colonna sonora
dell'omonimo film di Luc Besson, un thriller sulle arti marziali con
Jet Li, Bob Hoskins e Morgan Freeman, nelle sale a febbraio 2005.
In ogni caso, l'album è veramente bello. 21 brani strumentali, che si
reggono perfettamente anche senza il supporto della pellicola, e riescono a evocare immagini
talvolta frenetiche (Atta Boy, I Am Home, Simple Rules), talvolta calde e sensuali
come il suono ovattato di una batteria lontanissima (è il caso, ad esempio, di Polaroid
Girl, il mio brano preferito). Tutti i brani sono legati da un filo sottile di
malinconia (ascoltate la title-track Danny the Dog), come se il disco fosse
sempre avvolto da una nebbiolina insistente.
Ascoltatelo in macchina, di notte, per le vie di una città, e
scoprite lentamente la magia del tempo che perde consistenza, di una realtà che
si diluisce in modo blando, o accelera il suo ritmo sino a diventare fin troppo
definita: Danny the Dog non è proprietà del film, è la colonna sonora per tutto
quello che vi pare.
gpa -
Contro-mano.net
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