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ITINERARIO CICLOTURISTICO:

Tra il Chianti e le Crete

Ospitalità



Percorso:
Castelnuovo Berardenga - Monteaperti -
Asciano - Serre di Rapolano -
Rapolano - Armaiolo -
Castelnuovo Berardenga

 

Punto di partenza e di arrivo: Castelnuovo Berardenga
Lunghezza: km 57
Dislivello: 500 m
Caratteristiche del tracciato: strade asfaltate
Difficoltà: media
Interesse prevalente: storico-paesaggistico

 

 

Tra il Chianti e le Crete: così potremmo sintetizzare le caratteristiche del nostro itinerario che abbraccia appunto queste due zone, così vicine ma anche così diverse tra loro, sicuramente così tanto affascinanti per il turista.

Si parte da Castelnuovo per pedalare per alcuni chilometri lungo le dolci colline di un Chianti che potremmo definire "di confine" per la sua vicinanza con il territorio singolare delle Crete Senesi; la strada da prendere è quella che porta verso Pianella e che passa per Pieve di Pacina e Barca. Poi, prima della località di S.Piero, occorre piegare sulla nostra sinistra verso Monteaperti. La campagna, coltivata a seminativo nudo, si presenta profondamente diversa da quella che siamo abituati ad osservare lungo i percorsi che attraversano il Chianti: le colline si fanno sempre più basse e i boschi tendono a scomparire. Si pedala in un panorama ampio, che spazia fino e oltre Siena; dopo Monteaperti la strada tende a scendere fino al paese di Arbia che si raggiunge dopo aver superato la superstrada Siena-Bettolle.

Da Arbia prendiamo la strada Laurentana, antica arteria medioevale che collegava il senese con i paesi della lontana Maremma; l’arteria che va verso Asciano, taglia tutta la zona delle Crete Senesi, un aspro territorio fatto di terra e cielo in cui si susseguono poggi, dalla tipica forma di mammelle, punteggiati da casolari, cipressi e greggi di ovini. Si pedala in un ambiente che ti prende per la sua bellezza "lunare", per i suoi densi e caldi colori estivi e per le sue smorte tonalità invernali, un territorio che rapisce il turista perché gli permette di abbracciare un panorama che spazia in territori sempre vasti ed imponenti. La Laurentana ci impegna in un susseguirsi di strappi dalle pendenze notevoli fino a Vescona e poi in un susseguirsi di ripide salite e ancor più ripide discese fino ad Asciano.

Il paese di Asciano, adagiato in una ampia vallata segnata dall’Ombrone, merita una accurata visita per i suoi notevoli tesori, primo tra tutti la bellissima Collegiata; la fisionomia dell’abitato è stata profondamente trasformata nel novecento con interventi architettonici quantomeno discutibili per cui non sempre è facile rintracciare le sue lontane origini medioevali.

La strada che dobbiamo ora seguire è quella che porta a Rapolano, una strada che non presenta particolari impegni altimetrici e che abbandona la zona delle Crete per attraversare quella termo-minerale delle cave di travertino, che si vedono addossate alle colline dominate dal paese di Serre di Rapolano.

Rapolano, chiuso dalla cinta muraria all’interno della quale è ancora possibile individuare il nucleo primitivo chiamato Castellare, si trova al centro di un territorio ricco di sorgenti termali. Poco distante dal paese, sulla vecchia strada che portava a Siena e sulla quale continua il nostro itinerario, si trova il castello di Armaiolo; poco oltre una indicazione segnala Castelnuovo che raggiungiamo dopo aver risalito i primi contrafforti del Chianti.

 

 

La storia in breve.

Castelnuovo Berardenga. Importante centro dell’amministrazione senese, situato in una zona di antico insediamento, il territorio della Berardenga prende il nome dal nobile Bernardo, discendente di tale Guinigi, conte di Siena nell’800.

Dal 1300 Castelnuovo fa parte integrante dei possedimenti del Comune di Siena che decide nel 1366 la costruzione di un nuovo castello di cui però rimane ben poco. Ciò che oggi domina il paese è la Villa Chigi Saracini.

Pieve di Pacina. La pieve di santa Maria a Pacina si caratterizza per il suo campanile cilindrico, l’abside centrale e il coronamento ad arcatelle pensili. Forti gli influssi della cultura artistica lombardo-pisana.

Monteaperti. Luogo dove il 4 settembre 1260 si ebbe lo storico scontro tra le truppe ghibelline senesi e quelle guelfe fiorentine. Un cippo ricorda quell’evento.

Crete Senesi. Parte delle più estese Crete, le Crete Senesi hanno un’estensione che abbraccia le valli dell’Ombrone, dell’Arbia, dell’Asso in un’area compresa tra Siena e Montepulciano. Il paesaggio è aspro e il recente sviluppo di un’economia agro-pastorale, preceduta dal dissolvimento della struttura agricola mezzadrile, ha determinato un considerevole incremento di terreni seminativi.

Asciano. Centro dell’alta valle dell’Ombrone, dalle remote origini, assume una sua importanza nel Medioevo all’interno del territorio della Repubblica Senese. Significative le chiese di Sant’Agata - oggi Collegiata-, di Sant’Agostino e di San Francesco. Interessante il Museo d’Arte Sacra.

Serre di Rapolano. Ricordato fin dal XII secolo come sede di castellani imperiali, diviene possesso della Repubblica di Siena nel XIII secolo. Ampia la sua cerchia muraria; da segnalare il Palazzo di Giustizia e il grande edificio della Grancia. Importanti le cave di travertino.

Rapolano. Castello che rientrava nei domini della potente famiglia dei conti della Scialenga, dal Duecento riconosce l’alta sovranità della Repubblica Senese che lo riconosce "castello di frontiera". Da segnalare il possente circuito murario, resti di case-torri e due porte di accesso al castello. Fuori paese la omonima pieve romanica.

Armaiolo. Castello che ancora oggi conserva un chiaro aspetto medioevale e che è dominato da due alte torri.

 

Itinerario tratto dal libro edito dal Parco Ciclistico del Chianti
e curato da Fabio Masotti

 

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