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Itinerario Ciclistico: IN BICICLETTA LUNGO LE CRETE SENESI

Itinerario: Taverne d’Arbia (Siena) - Asciano - Monte Sante Marie - Torre a Castello - Mucigliani - Taverne d’Arbia
Chilometri 43 su tracciato misto ( asfalto - sterrato); itinerario impegnativo.
E’ necessaria una bicicletta robusta con più rapporti.

 

Le CRETE SENESI sono un territorio che si estende a sud di Siena tra le valli dell’Ombrone e dell’Asso, caratterizzato da una vaga vegetazione, calanchi scoscesi e un’antropizzazione estremamente limitata. Caratteristici sono i mammelloni, colline a forma di mammella, che disegnano l’aspro paesaggio tra Siena e Asciano e che costituiscono una peculiarità di questa parte di territorio. L’organizzazione produttiva, basata fino a qualche decennio fa sull’appoderamento mezzadrile, trova oggi, dopo la crisi che ha investito l’agricoltura, nella pastorizia una valida alternativa; di particolare interesse l’artigianato della terracotta che lavora la creta come materia prima.

Il nostro itinerario inizia a Taverne d’Arbia, estrema periferia sud-est di Siena; da qui si pedala verso Asciano lungo la Lauretana, una strada che nel Medioevo rivestì notevole importanza nei commerci tra Siena e la Maremma. Si sale ben presto con aspre pendenze, si tocca il piccolo borgo di Vescona per poi ridiscendere verso l’Ombrone e Asciano.

Axianum, oggi Asciano, è un centro di origine etrusca ( notevoli i reperti della necropoli di Poggio Pinci e il tumulo di Mulinello) che nell’alto Medioevo divenne feudo dei Conti della Scialenga e che nel XII secolo passò sotto il dominio della Repubblica di Siena. La cerchia muraria attuale ( in piedi solo in parte) risale al decennio 1342-1352 e fu in grado di difendere il paese fino al 1555, anno che segnò il passaggio di Asciano ai Medici di Firenze; dal 1737 il centro passa alla dinastia Lorenese.

Dopo la visita al paese, occorre tornare indietro fino all’elegante Ponte del Garbo, sull’Ombrone, da dove inizia, sulla destra, un tracciato sterrato di particolare interesse paesaggistico. Undici chilometri di strada bianca separano Asciano da Torre a Castello lungo i quali possono essere colti scorci di campagna di rara intensità. Il tracciato corre lungo gli accidentati crinali delle Crete con salite e discese particolarmente impegnative. Dopo circa cinque chilometri si incontra il piccolo borgo di Monte SS. Marie, nel medioevo castello fedele alla Repubblica Senese.

Poco oltre, sempre lungo il nostro tracciato sterrato -l’antica via Scialenga - si incontra, nascosta tra i cipressi la pieve di S.Vito in Verzuris. Di questo edificio religioso si ha notizia fin dal 715 ed oggi la sua antica e significativa storia la si può leggere sulla cornice che corona l’abside romanica, scolpita con interessanti figure umane e di animali; lo stile della pieve è romanico. Tutto intorno si aprono spazi immensi che continuano ad accompagnarci fino al centro di Torre a Castello. Castello della Repubblica di Siena, fu abbattuto nel 1527; ben conservate la massiccia cinta muraria ed un torrione mozzo.

Da qui la strada, per circa un chilometro diventa asfaltata ed in continua, leggera discesa; poi, proprio in prossimità della discarica pubblica che serve la città di Siena, una segnalazione indica la deviazione verso Mucigliani. Per sette chilometri il tracciato torna ad essere sterrato; si pedala lungo i bordi della grande discarica, per poi continuare in un fondo valle ( qui la strada bianca si interrompe per trasformarsi in un tracciato più incerto ma comunque sempre riconoscibile), passare sotto la ferrovia ed arrampicarsi, in forte pendenza fino all’abitato di Mucigliani. In posizione dominante sulle Crete che scendono verso Taverne, il borgo attuale non presenta significative vestigia del suo lontano passato ( si hanno notizie del castello fin dal 1023) se non in un antico muro a scarpa dell’unico vecchio fabbricato, mentre tutti gli altri sono stati ricostruiti più o meno recentemente.

Da Mucigliani la strada, ancora sterrata ed in leggera discesa, arriva fino ad imboccare la Lauretana; qui giriamo a destra e dopo qualche chilometro (questo tratto l’abbiamo fatto all’inizio del nostro itinerario in senso opposto) arriviamo ad Arbia e poi a Taverne d’Arbia.

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