Il movimento New Age e "l'enigma Maitreya".

 

Tempo dell'Anticristo?

 

 

 

 

 

Balzato alla ribalta delle cronache mondiali, per il recentissimo documento pubblicato dalla Santa Sede, Gesù Cristo, portatore dell'acqua viva, ecco che il New-Next Age - fenomeno filosofico-religioso diffuso in tutti gli ambiti della vita sociale e culturale dell'opulento Occidente - viene a trovarsi scopertamente in conflitto con il mondo cattolico. Non solo come sfida per la sua fedeltà alla purezza del messaggio evangelico, ma anche come oggetto di riflessione e di critica.

 

Per la verità, sia il papa, sia i vertici della Chiesa si erano pronunciati più volte sul New Age. Il papa lo ha fatto fin dal 1993, allorchè incontrando alcuni gruppi di vescovi americani, li aveva esortati a mettere in guardia i giovani dalla "visione sincretistica e immanente" di questo movimento che si propone di "relativizzare ogni dottrina religiosa", facendo uso però di "miti e simboli propri del linguaggio religioso". "Il concetto panteistico di Dio, che è l'anima del New Age - diceva già allora il Pontefice - è incompatibile con le sacre Scritture e con la tradizione cristiana"[1]

 


Origini del New Age

 

 

 

L’espressione “New Age”, cioè Nuova Era, detta anche Età dell’Acquario, si deve ad Alice Anne Bailey (1881-1949)[2], una ricercatrice occultista (33° grado del rito scozzese della Massoneria), che dopo essersi separata dalla “Società Teosofica” ed aver fondato a sua volta la "Scuola Arcana” – dedita all’occultismo e ai poteri parapsichici – aveva provveduto a legare la teosofia alla nuova ideologia, rivolta al futuro. 

Questi i fondamenti dottrinali del neonato movimento: un Dio impersonale, immanente e trascendente; immortalità dell’uomo, soggetto alla legge del karma e della reincarnazione; continuità della rivelazione, attesa messianica.

Ma la grande novità introdotta da Alice Bailey sta nel fatto che questa "Scuola Arcana" avrebbe dovuto portare all’umanità una nuova religione mondiale, in preparazione alla venuta sulla terra di un nuovo avatar (secondo l'Induismo significa "discesa" e  indica le varie forme, animali e umane, assunte dal dio Visnù dall'inizio del mondo, per intervenire a favore della terra e dell'umanità). Tale "avatar" sarebbe colui che i cristiani chiamano Cristo, gli Ebrei Messia, i musulmani Imam Madhi, i buddisti Maitreya. Colui che dovrebbe presiedere alla manifestazione del “regno di Dio” e alla restaurazione degli antichi misteri.

In questi antichi "misteri", come vedremo, prosperavano pratiche occulte e riti gnostici, in cui eccelleva il "culto del serpente".

Tra gli iniziati solo pochissimi "eletti" potevano salvarsi, "divinizzandosi" grazie alla Gnosi, alla "conoscenza". Per mezzo della quale l'antico Serpente dell'Eden, come già aveva fatto all'orecchio della prima donna e del primo uomo continua a sussurrare: "Sarete simili a Dio"."Noi veneriamo il serpente - scrive un grande iniziato, citato da Couvert - perchè Dio lo ha fatto la causa della Gnosi per l'umanità. Egli insegna all'uomo e alla donna la completa conoscenza dei misteri di lassù"[3].

 

L'espressione "Età dell'Acquario", si riferisce poi a una visione astrologica, secondo la quale il sole cambierebbe segno zodiacale ogni 2160 anni, determinando grandi mutamenti per il pianeta e per l’umanità[4]. Tali cambiamenti si starebbero verificando proprio in questo inizio di terzo millennio: "Quando la luna sarà nella settima casa e Giove sarà allineato con Marte, allora la pace guiderà i pianeti e l'amore governerà le stelle. Questa sarà l'alba dell'Epoca dell'Acquario", cantava Acquarius, la celebre canzone americana del 1969. L’"Età dell’Acquario" verrebbe dunque a sostituire l'Era Cristiana, quella dei litigiosi Pesci cominciata nell’anno 1 dopo Cristo, per governare i successivi duemila anni, apportando armonia e pace.

 

L’Era Cristiana starebbe dunque per cedere il passo alla Nuova Era...

A qualcosa di totalmente nuovo, esoterico, senza dogmi e senza gerarchia, che si esprimerebbe sotto il segno di san Giovanni[5]  Né Stati né governi, né particolari religioni dovrebbero guidare l’umanità della "Nuova Era". Essa infatti può bastare a se stessa, disponendo secondo i propri “vangeli”, in alternativa al Cristianesimo, di una via di accesso a “rivelazioni private” chiamata channelling, da "canale".

 


Il volto seducente del New Age

 

 

 

Per la verità, non è facile delineare con precisione la natura fluida, antidogmatica di questo movimento, dato che si presenta come un insieme di idee e di tecniche in continua evoluzione, e racchiude credenze tra le più disparate, assunte sia dall’occultismo occidentale sia dalle religioni orientali[6], come reincarnazione, chakras, medicine alternative, riflessologia, potere dei cristalli, channelling, astrologia. Per coloro che vi aderiscono è sufficiente credere anche solo ad alcune di queste componenti.

 

Candele profumate per l’aromaterapia e per la casa, frasi dolci, suoni d’acque, musiche fluttuanti... Un’atmosfera che nella nuova “casa New Age” aleggia carezzevole e che a quanti l’abiteranno permetterà di ritrovare la loro vera identità che si era perduta... Ecco il New Age.

Ciò che conta è il benessere, il proprio benessere. L’uomo deve riprendersi il proprio posto nel mondo, deve tornare a essere il padrone di se stesso. Nei centri New Age infatti, ci si può liberare dai sensi di colpa grazie a corsi sapienti, e diventare felici potenziando il proprio "io". Le terapie possono variare: dalle purificazioni a domicilio a quelle praticate sotto piramidi di ottone, a quelle svolte a decine di metri sotto terra, davanti a prismi di cristallo dai colori cangianti, insuperabili per smettere di fumare o per riprendere il buon umore. Meglio ancora se si può partecipare alle esclusive crociere New Age, dove è possibile aumentare la propria conoscenza grazie a illuminanti conferenze su chirologia e biodanza, e perfino... sui "fiori di Bach"...

Qualora poi si desiderasse conoscere il proprio angelo custode, lo si può fare agevolmente: basta affidarsi a uno dei tanti  manuali New Age e imparare a riconoscerlo associandolo al proprio segno zodiacale. Il manuale insegnerà poi come e quando utilizzarli. “L’angelo” infatti – dice Igor Sibaldi – “è come la luce elettrica. Schiacci un pulsante e arriva, al tuo servizio”[7].

 

Ma il New Age insegna anche ad amare, soprattutto con il corpo. Massaggi prolungati, preliminari... fino al raggiungimento dell’estasi dei sensi in amplessi che assicurano la beatitudine e l’ingresso al Nirvana. Beatitudine che secondo l’antica scuola tibetana del Tantra si può raggiungere con il risveglio dell’energia (la kundalini) posta alla base della spina dorsale, facendola risalire lungo il corpo, attraverso i sette punti chakra, fino all’ultimo, sulla nuca, in cui risiede l’Om. Lì avviene l’illuminazione.

 

Nessuna teologia precisa e ben definita quindi, ma una nuova religione "fai da te", in cui ciascuno può ritagliarsi una propria spiritualità su misura. Illuminante tuttavia l'individuazione delle correnti di pensiero ad essa preesistenti, che ne hanno consentito la nascita, e che sono panteismo, gnosticismo e occultismo. Da qui è possibile risalire ai fondatori e a quanti hanno contribuito ad alimentare questa “nuova religione”, il cui nocciolo duro è costituito dall’annuncio dell’avvento di un nuovo, presunto messia: Maitreya, il Cristo, prossimo a rivelarsi e a prendere possesso del mondo. Un "Cristo" interpretato come “forza cosmica”, in contrapposizione all’uomo storico "Gesù", visto invece come uno dei tanti "avatar".

 


La cristologia acquariana

 

 

 

l’humus storico, esoterico-spirituale, entro cui il New Age ha preso vita e ha affondato le proprie radici, è quello della teosofia della grande occultista russa, e medium, Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891, le cui idee, assunte poi dal New Age, provengono in gran parte dal misticismo indiano e da presunti spiriti-guida); dell’antroposofia di Rudolf Steiner, e della Scuola Arcana di Alice Bailey, seguace della Blavatsky.

Riprendendo gli antichi, millenari temi della gnosi, la teosofia blavatskiana sostiene che l’umanità, decaduta dall’originario status divino, può accedere alla liberazione dalla materia solo tramite la rivelazione di verità occulte.

 

Ecco dunque i concetti-chiave, la terminologia e la cristologia neo-gnostica che stanno alla base del New Age, all'insaputa di gran parte dei suoi cultori.

Il New Age afferma di possedere l’unica vera interpretazione della Bibbia e dei misteri contenuti nei vangeli, l’unico autentico modo in cui Gesù, “grande iniziato”, avrebbe voluto che essi venissero conosciuti. Egli sarebbe stato un personaggio di larghe vedute, un “maestro tra i maestri” come Buddha, Zoroastro e Pitagora, inviati sulla terra per condurre il genere umano verso un tempo nuovo di illuminazione e di pace. Di questo Gesù - depositario di una saggezza universale, derivatagli dai numerosi viaggi iniziatici compiuti in Egitto, in India e in Tibet - i gesti, i miracoli, l’intera esistenza terrena avrebbero scarsa rilevanza. Mentre fondamentale sarebbe il suo insegnamento misterico, che consisterebbe nel ricordare agli esseri umani la possibilità di accedere alla “conoscenza” riservata agli eletti, mediante il risveglio delle energie divine poste in ciascuno di essi.

Il Cristo cosmico del New Age si sarebbe infatti manifestato nel Gesù storico, un “adepto occulto” che come gli altri “maestri” sarebbe stato posseduto dalla “coscienza cristica”. Ma i suoi insegnamenti andrebbero ora purificati dall’inquinamento apportatovi nei secoli dal Cristianesimo, specialmente dalla Chiesa cattolica.

 

Abbiamo così una distinzione netta tra il "Gesù storico" (semplice strumento umano) e il "Cristo cosmico" (entità divina impersonale). E anche la ragione per cui i seguaci del New Age attingano soprattutto a testi extra-canonici: da quelli più antichi, contenenti le prime eresie gnostiche, fino alle recenti “rivelazioni private; rivelazioni provenienti da entità disincarnate (“i Maestri”, chiamati anche La Gerarchia).

 

Il Cristo neo-gnostico cui si rifanno gli aderenti del New Age, si troverebbe perciò dentro ciascuno di noi e ci renderebbe consapevoli della nostra divinità. Ma soprattutto – afferma la Bailey – sarebbe la vera risposta all’attesa messianica dell’umanità intera, sarebbe colui che sta per rivelarsi, venendo a costituire quella religione mondiale che tutto il mondo sta aspettando.

 


Benjamin Creme e “il nuovo Istruttore del mondo",

il "signore Maitreya”.

 

 

 

In questi ultimi decenni, la “cristologia acquariana” si è evoluta. Tra i suoi maggiori rappresentanti un personaggio, che ha contribuito a darle connotati sempre più esoterici.

Nato nel 1922 a Glasgow, in Scozia, filosofo, scrittore ed esoterista teosofico, nonché discepolo di Alice Bailey, Benjamin Creme si presenta come il Giovanni Battista del Cristo del New Age. Le opere della Blavatsky e della Bailey (quest’ultima aveva scritto che il “nuovo maestro mondiale” si sarebbe rivelato al mondo nel 1975), lo avevano convinto dell’esistenza di una “Gerarchia di Maestri” destinata a guidare l’umanità verso l’evoluzione spirituale.

 

Nel 1974, grazie proprio ai culti gnostici da lui praticati, che gli avrebbero consentito di entrare in contatto con i "Maestri", Creme afferma di aver “ricevuto” (nel lontano 1959) la missione di preparare la venuta del nuovo messia, cioè di Maitreya, il Cristo. Questi per il momento non sarebbe che la proiezione virtuale del medium, ma si starebbe avvicinando a grandi passi l’ora della sua piena rivelazione al mondo.

Tra il 1974 e il 1975 Creme comincia ad annunciare la “discesa” del “Maestro dei Maestri”, sostenendo che a partire dal 1977 Maitreya sarebbe sceso dal suo ritiro millenario sull’Himalaya – dove vivrebbe assieme agli altri Maestri – per andare a vivere in Inghilterra.

Nel 1977 infatti, Maitreya – secondo Creme – si sarebbe trasferito nell’East End di Londra, in un quartiere di immigrati indo-pakistani, continuando da lì a tenersi in contatto con il suo medium tramite messaggi telepatici, nell’attesa della rivelazione pubblica prevista per il Giorno della dichiarazione. La sua identità, conosciuta solo da pochissimi, sarebbe dovuta infine emergere dall’anonimato prima con la sua elezione a leader della comunità, poi con l’assunzione da parte sua di ruoli sempre più impegnativi, e di peso mondiale, in campo politico, religioso e sociale.

A quel punto, Benjamin Creme fonda i Centri Tara (“canali” destinati alla comunicazione dell’energia dei “Maestri”), dove gli adepti si dedicano all’auto-perfezionamento; e il Movimento Maitreya, che vedrà una rapida diffusione, esportando nel mondo la propria dottrina ed ampliandone l'influenza con pubblicazioni tradotte in tutte le lingue, tra cui la riivsta Share International.

Dal 1982 in poi, il missionario esoterico annuncerà di volta in volta le numerose manifestazioni del maestro in tutto il mondo. Alla prima apparizione, prevista per il 21 giugno dell’82, che secondo Creme non si sarebbe verificata solo a causa della scarsa attenzione dei media, ne sarebbero seguite molte altre, assai più prestigiose. Apparizioni che da allora si sarebbero intensificate. Ecco alcune delle date ad esse riferite, rilevabili anche da Internet:

 

- Apparizioni iniziali: 11 giugno 1988 a Nairobi, in Kenya. E 29 settembre 1991, a Città del Messico.

- Seguono: nel ’92, 15 apparizioni: dal Messico all’Europa. Nel ’94, 27 apparizioni.

Nel ’95, 34 apparizioni. Nel ’96, 30 apparizioni. Nel ’97, 28 apparizioni. Queste si sarebbero susseguite in tutti i Paesi dei cinque continenti.

Nel ’98, sono dichiarate tre apparizioni, fino a quella dell’8 febbraio, che sarebbe avvenuta in Argentina

 

- Dall'89 al '95, sarebbero inoltre apparse per suo mezzo, nel mondo, varie "croci di luce": dal Canada al Giappone, dalle Filippine alla Slovenia.

- Sul numero di Share International dell'ottobre 2001, veniva pubblicata poi, a tutta pagina, la fotografia della mano di Maitreya, comparsa e ritratta miracolosamente sullo specchio di una stanza da bagno, a Barcellona. Una mano che secondo Creme sarebbe tridimensionale, simile in tutto all'immagine dell'uomo della Sindone. Una mano che racchiuderebbe tutta l'energia del grande Maestro e che consentirebbe, a chi vi appoggiasse sopra la propria, di entrare immediatamente in contatto con lui.

- Sul numero di Share International del novembre 2001 infine, veniva pubblicata la fotografia dell'adombramento di Benjamin Creme da parte di Maitreya: una delle due possessioni di cui egli beneficerebbe ogni volta, per circa venti minuti, all'inizio e alla fine di tutte le lezioni da lui tenute ai suoi seguaci, mediante le quali scenderebbero sull'assemblea il nutrimento spirituale e la benedizione del Maestro

 

Gli ambienti occultistici prendono Creme molto sul serio. Da molto tempo infatti giungono da più parti anticipazioni sull’avvento dell’Istruttore del mondo, l’avatar dell’Età dell’Acquario. Un Cristo che non è certamente Gesù di Nazaret.

Si tratta di Maitreya, la figura che per il Buddhismo riguarda l’ultimo dei cinque "Buddha della Contemplazione" generati dal "Buddha primordiale" ("Adibuddha"): colui che, tanto per il Mahayana, o "Grande veicolo" (Buddhismo del nord), come nell'Hinayana, o "Piccolo Veicolo" (Buddhismo del sud), dovrà apparire nel mondo per liberare definitivamente l'umanità sofferente. Una credenza che ha contribuito ad alimentare nei suoi fedeli una vera e propria attesa messianica, per la quale le sue immagini sono molto venerate.

Mutuato dunque impropriamente dal Buddhismo, questo messia, appartenente alla “Gerarchia dei maestri”, e posseduto dalla coscienza cristica cosmica, dovrebbe condurre l’umanità a una nuova “Pentecoste”: quella dell’instaurazione di un’unica, rinnovata religione mondiale, che lui solo verrebbe a dominare.

 


Un portone spalancato per la venuta dell’Anticristo?

 

 

 

Secondo molti teologi, questo movimento sfuggente chiamato New Age, nonostante si presenti come un nuovo, seducente umanesimo, sarebbe in realtà un movimento di preparazione all’avvento dell’Anticristo, la “Bestia” dell’Apocalisse. Un timore confermato purtroppo dal proliferare dei culti gnostici ed esoterici, oltre che dalle mode culturali soprattutto di matrice orientale, e dagli enormi capitali economici che si muovono entro il New Age.

 

Questo presunto “salvatore”, Maitreya, si presenta come un indo-pakistano tra i trenta e i quarant' anni, con folta barba nera. Le sue foto confuse, le testimonianze incontrollabili, e i suoi messaggi, tradotti ormai in più di ottanta lingue, sono agevolmente rintracciabili su Internet. Chiunque può ascoltare il “Maestro del mondo”, cioè Cristo, il Madhi, il Messia, dato che egli si propone nello stesso tempo ai fedeli delle diverse religioni come l’atteso salvatore di ciascuna di esse.

 

La Chiesa di Roma, ben attenta a non sottovalutare il fenomeno New Age, intuendone anzi una nascosta matrice diabolica, ha affidato a studiosi, demonologi ed esorcisti l’incarico di indagarne a fondo la natura, per porvi argine e difendere i cattolici da quella che ritiene una vera e propria insidia incombente sul terzo millennio. Nel documento appena diffuso dalla Santa Sede, Gesù Cristo, portatore dell'acqua viva, le varie componenti del New Age sono infatti analizzate con acutezza e rigore, e portate alla luce le loro occulte pericolosità. Stupisce soltanto che un documento così puntuale (benchè venga dichiarato che il testo si offre al lettore "come stimolo per ulteriori studi e approfondimenti"), manchi di un solo, minimo accenno alla figura e al nome di questo presunto messia, "Maitreya, il Cristo". Tanto più stupisce, in quanto nella bibliografia allegata compare la segnalazione del volume di Benjamin Creme, La riapparizione di Cristo, il Maestro della saggezza[8].

 

Viceversa, a dimostrare la pericolosità della campagna che sostiene il clima di attesa di questo presunto "Istruttore del mondo", basta citare un evento significativo: il resoconto, rintracciabile in rete e pubblicato sulla rivista Intermundia News[9]:, dell'iniziativa chiamata "Il dialogo interreligioso nelle scuole". Iniziativa che ha coinvolto 42 scuole, in un Forum promosso dall'Assessorato alle Politiche del Comune di Roma. Intorno a questo tavolo interreligioso hanno partecipato rappresentanti di alcune confessioni cristiane e delle principali religioni, tenendo lezioni a rotazione alle varie scolaresche. Tutto ciò "per educare i ragazzi alla conoscenza reale e scientifica delle varie fedi, eliminando pregiudizi e luoghi comuni, e riempiendo vuoti culturali, per piantare il seme della pluralità e del rispetto reciproco". Senonchè, dopo le lodi e i compiacimenti, espressi dai vari partecipanti, sull'efficacia della benefica iniziativa "super partes", si viene a scoprire, alla fine del corposo fascicolo, che per ulteriori informazioni il lettore può contattare la Fondazione Maitreya, di cui segue in dettaglio la via, il numero di telefono e l'indirizzo mail.

 

Tornando all'affannosa campagna propagandistica (simile a quella fatta per gli Ufo) condotta da Creme per accreditare la reale esistenza della fantasmatica figura di Maitreya, va detto che nonostante le numerose apparizioni attestate da Creme e seguaci, nessun testimone affidabile afferma di averlo mai visto di persona. Egli forse non esiste affatto. Forse lui e Benjamin Creme sono la medesima persona. Forse si tratta di un’entità che si serve dello stesso Creme per aprire davvero la strada a una nuova era, quella dell'appiattimento e dello svuotamento delle religioni storiche e delle loro tradizioni, era dell’individualismo, dei culti gnostici, dell’occultismo e della morte di Dio.

Commenta a tale proposito l’antropologa Cecilia Gatto Trocchi nel suo libro Il risorgimento esoterico[10], scritto in risposta al ponderoso volume del filosofo Massimo Cacciari, Dell’inizio[11] :

 

"La salvezza gnostica attende un ulteriore tempo, che Cacciari chiama il Tempo dell’Ultimo e che un qualunque acquariano chiamerebbe il tempo di Maitreya, atteso Messia del New Age. Cacciari va più a fondo e svela la natura di questo Ultimo, natura sconvolgente, sconosciuta a Cristo, a Paolo, alla Chiesa, ma che lo gnostico solo può comprendere. Si tratta del Ni-ente: “Il Non della fede è Ni-ente. [...] Se alla parusia (manifestazione) non corrisponde l’Amen della fede, vi corrisponde il Ni-ente”.

Gesù, espressione dell’Età del Figlio, non ha saputo andare oltre: è venuto ad annunciare la Vita, non la non-vita liberatrice. Forzando le Scritture, Cacciari arriva a identificare il nuovo Messia con “il Filius Perditionis che si manifesta come colui che libera Dio da ogni nascondimento, che ne colma l’abissalità, che ne dis-vela l’essenza. [...] Egli seduce con un discorso che appare estremamente prossimo al vero Annuncio e alla sua piena esplicazione. Egli predica la libertà dalla Legge come libertà assoluta”. è ancora l’Anticristo di Nietzsche, l’Anomos, il Senza Legge che rivelerà l’essenza divina come il “pleroma gnostico dell’abbandono, come il ni-ente”.

Si tratta di dottrine antiche, legate alle sette degli Ofiti e degli Osceni che potrebbero sembrare confinate nei testi di storia delle religioni per specialisti se, semplificate e ridotte a banalità “comprensibili”, non fossero sulla bocca di tutti gli acquariani.

Certo tali affermazioni sono a-filologiche, non sfoggiano il greco e il latino, eppure si riferiscono all’abolizione di ogni legge, alla libertà assoluta. La New Age promuove uno stile di vita alternativo che prevede libertà sessuale, omosessualità predicata e attacco alle vecchie morali. Vi è un esplicito ritorno “alle credenze gnostiche e alle antiche religioni orientali”.

è stato suggerito che il Messia della New Age sia Lucifero, lo stesso Paracleto misterioso di cui parla Leon Bloy. [...] Al di sotto di fiorellini e arcobaleni, e di amplessi panici boscherecci predicati dalla New Age, il nichilismo filosofico e religioso non potrebbe essere più radicale. Il “nulla beatissimo” del Buddha può tornare a conquistare le coscienze.

[...] Il procedimento complesso che ha portato all’attuale diffusione della magia e dell’esoterismo è costituito da un lato dalla secolarizzazione e dal laicismo, dall’altro dal corteggiamento di gnosi alternative vagheggiate pesantemente dal pensiero laico, “disincantato” e progressista. Tale è l’humus su cui prospera il nuovo magismo, l’esoterismo accattone, l’occultismo da supermarket dei nostri giorni, che giornalisti e comunicatori di massa nobilitano e ripropongono nel vuoto culturale dominante".

 


Dal New Age allo spiritismo e all'occultismo

 

 

 

 

Lo scopo del New Age è sotto i nostri occhi: è innanzitutto quello di allontanare gli uomini da Dio e dalla fede (il che è semplice se questa è debole o se non esiste per nulla). Ciò avviene soprattutto attraverso le proposte seducenti con cui esso si rivolge alla gran parte delle persone e che rappresentano il suo volto più accattivante. Ma in modo più mirato si rivolge anche a quanti cercano di vivere con coerenza la loro fede (per Creme sono “fanatici”), annunciando astutamente che il “Maestro mondiale” è il “salvatore” atteso dal mondo.

 

In realtà, attraverso il New Age si entra nel mondo dell’occulto. Il channelling introduce direttamente nello spiritismo, dove si entra in contatto con varie, sinistre “entità”: spiriti-guida, extraterrestri, antichi maestri, divinità pagane, demoni... Da qui, l’avvio alle pratiche esoteriche, ai culti gnostici, e talvolta ai riti satanici veri e propri, si riduce spesso a un passaggio automatico, in un cammino che conduce via via a divenire strumenti di Satana.

Del resto, nel corso di un'intervista svoltasi a Los Angeles nel novembre del 1994, rispondendo a Rollin Olson che gli domandava quale fosse il punto di vista esoterico su Satana e Lucifero, lo stesso Creme aveva detto: "Satana è ciò che noi chiamiamo l'anticristo. Rappresenta le forze della natura e il loro ruolo di sostegno all'aspetto materiale del pianeta. Lucifero invece, viene visto dai gruppi religiosi cristiani come il diavolo, ma non è nulla del genere! In realtà Lucifero ("portatore di luce") è il nome di un importante angelo che anima il regno umano. Ogni anima umana è un frammento individualizzato di una grande super-anima. Il nome di questa grande super-anima, che è divina, è Lucifero"[12].

E sulla rivista Share International, edita dai centri Tara, si legge: “È possibile escludere che Maitreya sia l’Anticristo? No, una risposta netta non si può dare”.

 


Conclusione

 

 

 

 

Una risposta autorevole a queste inquietanti dichiarazioni la si può trovare nei tre passi tratti dalla prima lettera dell'evangelista Giovanni: "Figlioli, come avete udito che deve venire l'anticristo, di fatto ora molti anticristi sono apparsi. Sono sorti di mezzo a noi ma non erano dei nostri. [...] Non prestate fede ad ogni aspirazione, ma mettete alla prova le aspirazioni, per saggiare se provengono veramente da Dio, perchè molti falsi profeti sono comparsi nel mondo. Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio; ogni spirito che non riconosce Gesù non è da Dio. Questo è lo spirito dell'anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo. [...] Noi sappiamo che siamo da Dio, mentre il mondo giace sotto il potere del maligno. Sappiamo anche che il Figlio di Dio è venuto, e ci ha dato l'intelligenza per conoscere il vero Dio"[13].

 



[1] Giovanni Paolo II, Discorso ai Vescovi degli Stati Uniti dell'Iowa, del Kansas, del Missouri e del Nebraska, in occasione della loro visita "Ad Limina", 28 maggio 199).

[2] Ritroviamo questa espressione in molte sue opere: Discipleship in the New Age, 2 voll. Lucis Publishing Company, New York 1944 e 1955 (Discepolo della Nuova Era, la Nuova Era, Roma 1975 e 1977); Education in the New Age, Lucis Publishing Company, New York 1954 (Educazione nella Nuova Era, La Nuova Era, Roma 1981).

 

[3]E. Couvert,  De la Gnose à l'Oecumenisme, Ed. de Chirac, 1983.

[4]David Splanger (The New Age vision, Findhorn Foundation, Forres (Scotland) 1973). Visione fatta circolare fin dal 1937 da Paul Le Cour (1871-1954), L’ère du Verseau. Le secret du Zodiac, Le proche avenir de l’humanité, Atlantis, Paris 1937.

[5] Paul le Coeur, L'Evangile ésoterique de Jean, Dervy-Livres, Paris 1950.

[6] Soprattutto da Induismo e Buddhismo

[7] Igor Sibaldi, I maestri invisibili, Mondadori

[8] Benjamine Creme, The rappearance of Christ and the Master of Wisdom, Tara Press, 1979

[9] Marzo-aprile 2000

[10] Cecilia Gatto Trocchi, Il risorgimento esoterico, Mondadori, 1996

[11] Massimo Cacciari, Dell'Inizio, Adelphi, 1990

[12]L'anticristo e le forze della materia, da "Gli insegnamenti dell'eterna saggezza", Partage International.

[13] 1Gv 2,18-19; 4,1-6; 5,18-21