Ludovico
Magrini
nasce a Tarquinia (VT) il 4 aprile 1937 da
Giocondo Magrini ed Eletta Antonj. Ha due
fratelli: Renato e Massimo, e tre sorelle:
Luigina, Geltrude e Maria Teresa. A Tarquinia
compie gli studi elementari e medi; consegue
poi la maturità classica al liceo Virgilio
di Roma.
Nel
1955 crea la sua prima associazione, «Italia
Nuova», con lo scopo di aggregare studenti
in un movimento giovanile culturale. Pubblica,
in un numero limitatissimo di copie, un
giornale studentesco titolato «l'Idea»,
disegnato a mano e con testo dattiloscritto,
che trattava temi di cultura generale: i
soci visitavano musei, scoprivano Roma e
si riunivano per commentare queste esperienze
e discutere di letteratura.
Nel
1955 iniziano anche le sue prime esperienze
in campo giornalistico: entra come redattore
all'«Osservatore Romano», con una approfondita
ricerca sui Concili Ecumenici, ed ottiene
il 12 luglio 1961, la tessera di giornalista
pubblicista. Nello stesso anno diventa capo
redattore della KDIA, una stazione radio
Italo-americana con sede a San Francisco,
e dal 1960 al 1966 dirige la SIM (Stampa
Italiana nel Mondo), una agenzia di stampa
per i giornali italiani all'estero.
Nel 1960 fonda a Tarquinia l'«Unione Archeologica
dell'Etruria», per sensibilizzare l'opinione
pubblica ai problemi per l'archeologia,
collaborando con la Soprintendenza nell'azione
di tutela del patrimonio. L'associazione
denuncia l'attività clandestina, ma morirà
l'anno successivo per l'indifferenza delle
istituzioni e la scarsa mobilitazione volontaristica.
Nel
1961 inizia le pubblicazioni, come direttore
responsabile, della rivista «Archeologia».
Da quelle pagine condurrà sempre appassionate
battaglie contro il degrado del patrimonio
artistico e storico ed in difesa del volontariato
culturale.
Su impulso della rivista nasce nel 1963
il Gruppo Archeologico Romano e nel 1964
la prima associazione a carattere nazionale,
il «Centro Italiano di Ricerca Archeologica»
(CIRA) che poi si trasformerà nei «Gruppi
Archeologici d'Italia».
Nel
1965 fonda a Tarquinia il settimanale indipendente
d'informazione «Il Carroccio», con notizie
politiche, sociali e culturali sulla cittadina
e spassosi articoli sull'allora classe dirigente
comunale.
Il 17 giugno 1968 sposa Alba Pieretti nellla
chiesa di San Bonaventura a Roma. Dal matrimonio
sono nati due figli: Alessandro e Luisa.
Sono anni, questi, di intenso lavoro: instaura
solidi rapporti con le Soprintendenze; collabora
con il Ministero degli Interni offrendo
i volontari per le emergenze del patrimonio
artistico durante gravi calamità che colpiscono
l'Italia; organizza convegni ed incontri
per diffondere il proprio concetto di volontariato,
e per molti giovani è un punto di riferimento
costante.
Organizza scambi culturali tra giovani italiani,
europei e d'oltremare e dalla fine degli
anni Ottanta si dedica in modo particolare
ad intrecciare rapporti con altre associazioni,
che hanno gli stessi intenti, in Europa,
e il 18 aprile 1990 fonda a Roma, in Campidoglio,
il «Forum Europeo delle Associazioni Archeologiche».
Stroncato
da un infarto, muore a Roma l'8 novembre
1991.
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