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GIOVANI IN COMUNE UN COMUNE
PER I GIOVANI
Quali servizi e proposte per i giovani negli Enti locali Questo documento vuole costituire
la base per un primo momento di confronto e di discussione in merito a riflessioni e
proposte in materia di politiche giovanili, che riteniamo utili sottoporre
allattenzione dei nostri Amministratori. Pochissimi infatti sono oggi i Comuni che
garantiscono servizi e spazi per i giovani. Eppure siamo convinti che, più della
volontà, siano le idee e i progetti a mancare. Per questo è importante iniziare a
confrontarci sulle proposte che oggi avanziamo costituendo così il punto di avvio di una
seria politica giovanile.
PROBLEMATICHE GIOVANILI E FILOSOFIA DINTERVENTO
Chi si accinge allo studio delluniverso giovanile viene necessariamente a cozzare,
con la complessità e la molteplicità dei problemi che oggi rendono drammatica la
condizione giovanile; questi, daltronde non possono essere né compresi né risolti
se non si considerano nella loro diversità e nella loro specificità. Risulta semplice
notare quanto difficili siano tra loro le problematiche giovanili considerate in rapporto
alle fasce di età, allestrazione sociale, al livello culturale, alle zone di
residenza, etc. Esistono, tuttavia, elementi che accomunano tutti i giovani. In gioventù
chiunque avverte il bisogno di autonomia personale, il bisogno di riconoscimento e di
identità, lesigenza di autorealizzazione, di comunicazione, socializzazione e di
progettualità. È evidente che tali bisogni non sempre vengono risolti nella loro
totalità e nel miglior modo possibile. Ciò a causa delle condizioni spesso drammatiche
in cui i giovani, ed in particolare quelli siciliani, sono costretti a vivere, a
cominciare dallonnipresente problema occupazionale: nel mezzogiorno un giovane su
due è in cerca di prima occupazione. Si tratta della prima generazione che dal dopoguerra
ad oggi, guarda agli anni prossimi pensando che forse saranno peggiori di quelli
trascorsi. Parliamo di ragazze e ragazzi che mai sono entrati in contatto con il mondo del
lavoro, e quindi con il "mondo adulto" che questo spesso simboleggia. Ci
riferiamo allimpossibilità concreta di poter disporre del proprio tempo di vita, di
potere vivere una serena vita affettiva e di poterla autonomamente programmare. Troppo
lento è linserimento in un contesto che permetta di vivere pienamente la propria
esistenza. Non è possibile lasciare la casa dei genitori prima di unetà
decisamente troppo avanzata (si parla mediamente di 30, 35 anni) e comunque quasi mai in
possesso degli strumenti che consentono una reale autonomia finanziaria. Se questo quadro
risulta veritiero non è difficile spiegarsi il forte livello di frustrazione che vivono
molte ragazze e ragazzi. Una situazione enormemente aggravata da una società che non
offre nulla per sottrarli allemarginazione. Una società incapace di lanciare
messaggi positivi: troppo spesso si parla di tossicodipendenza, AIDS, stragi del sabato
sera, come se fossero situazione che cadono dal cielo. In questo contesto lesigenza
giovanile di svincolarsi da momenti di dipendenza in primo luogo dalla famiglia, si
traduce in situazioni di difficoltà, di disagio, di ansia, di insoddisfazione, che
rimangono per tutta l'esistenza. Da ciò si capisce facilmente che le risposte devono
essere indirizzate a favorire lacquisizione di strumenti che possano meglio
permettere allindividuo di scegliere tra opzioni diverse, e sapere affrontare
consapevolmente gli aspetti problematici della vita di ogni giorno. Conviene dunque,
tentare di lavorare affinché i giovani, gli adolescenti, abbiano più opportunità e
strumenti per meglio governare la complessità in rapporto a sé. Lobbiettivo
principale diventa allora, favorire gli interventi che rendono possibile una motivazione a
comunicare, una progettualità autonoma realizzando una politica di servizi, lavorando
come una vera e propria agenzia nei confronti dei giovani e delle "imprese" che
a diverso titolo intendono occuparsi della popolazione giovanile. Il ruolo che lEnte
locale deve pertanto perseguire è quello a nostro avviso, di garantire supporti,
informazioni, servizi ai giovani ed ai loro contesti di vita (famiglia, gruppo, comitiva,
associazione, etc.), offrire strutture e mezzi che consentano una adeguata valorizzazione
e crescita morale e civile di ragazzi spesso destinati a percorrere strade di
emarginazione e di illegalità. Tutto questo non è realizzabile però senza il contributo
dei giovani in primo luogo, senza un rapporto tra questi ed Istituzioni attente e
sensibili. Un rapporto che ci pare indispensabile affinché unAmministrazione possa
portare avanti un serio programma di politiche giovanili in grado di dare risposte
incisive e coerenti a problematiche della cui altissima complessità abbiamo già detto.
Ma è proprio questa complessità che rende essenziale il contributo dellintero
universo giovanile che attraverso canali privilegiati potrà finalmente approdare alla
Istituzioni con i problemi, le preoccupazioni, le proposte, i progetti di ragazze e
ragazzi. In questa prospettiva assume una chiara valenza prioritaria la definizione di
nuovi metodi e strumenti per promuovere una vera ed incisiva soggettività politica
giovanile: occorre progettare organismi capaci di "dare voce ai giovani". Ma
questo disegno non deve essere considerato però funzionale solamente alla realizzazione
delle aspirazioni degli interessi dei giovani, ma deve essere visto come un momento capace
di liberare un grande potenziale di rinnovamento degli attuali modelli di organizzazione
del confronto democratico. Infatti promuovere la soggettività giovanile, non significa
solo attivare un polo dialettico che poi deve interagire proficuamente con le Istituzioni
in vista del progetto del futuro di ogni giovane, ma significa "contagiare"
lintera società civile alla partecipazione democratica. È perciò auspicabile a
nostro avviso istituire nel nostro Comune due organismi di fondamentale importanza per la
realizzazione di un programma rivolto ai giovani: 1. Assessorato alle problematiche
giovanili; 2. Forum Comunale dei giovani e delle aggregazioni giovanili (consulta
giovanili). Si tratta di un progetto ambizioso, ma non per questo inattuabile. Riteniamo
infatti, che oggi vi siano le risorse, i mezzi, ma soprattutto la volontà per poterlo
realizzarlo. Una volontà che parte dal presupposto di non considerare gli investimenti
nei confronti dei giovani un lusso, se non uno spreco, difficilmente sopportabile. Oggi
esistono le condizioni per superare quello che soprattutto è un problema di cultura
politica, che troppo raramente offre reali opportunità di socializzazione e di
emancipazione per i giovani, rischiando di rincorrere soltanto situazioni di disagio già
presenti e palesi. Altrettanto importante è il reperimento delle risorse finanziarie
necessarie per lattuazione di questo programma: crediamo che per far ciò possa
lAssessorato alle politiche giovanili occuparsi del reperimento dei fondi attraverso
il monitoraggio e lottimizzazione di tutte le opportunità offerte da leggi
comunitarie, nazionali e regionali. Va inoltre considerato che molti progetti possono
autofinanziarsi dopo lincentivo iniziale. Infine riteniamo che nessun tipo di
servizio o di attività possa avvenire senza la predisposizione di spazi adeguati. È
indispensabile che il Comune offra strutture atte a garantire varietà di servizi e di
offerte culturali, ricreative, informative.
ASSESSORATO ALLE POLITICHE GIOVANILI
- Presupposti di funzionalità Lesigenza di sviluppare efficaci politiche giovanili
necessita innanzitutto dellAssessorato alle Politiche Giovanili. Riteniamo
indispensabile che lAssessorato possa disporre di un modesto fondo spese
dellordine di un paio di punti percentuale del Bilancio Comunale. Detto ciò ci pare
utile affermare fin da ora due criteri che devono ispirare lattività
dellAssessorato. Ci riferiamo ai concetti di produttività e di trasparenza:
crediamo infatti che in nessun altro Assessorato, la trasparenza e la produttività siano
tanto necessarie quanto allAssessorato delle Politiche Giovanili. La
sottovalutazione di questi due principi rischierebbe di pregiudicare, ancor prima di
cominciare, il rapporto con i giovani. È infatti ormai notorio latteggiamento di
diffidenza delle nuove generazioni verso tutto ciò che ha unimpronta istituzionale.
Scongiurare questo pericolo significa, dunque, adottare una duplice strategia di lavoro:
una di collaborazione-copromozione con le realtà del territorio sui vari campi e settori
(che potremmo definire attività ordinarie); laltro di apertura dei fronti di
intervento che al momento non vedono nessunaltra realtà attiva (che potremmo
definire attività o servizi innovativi). In linea di principio le attività ordinarie non
devono mai vedere un coinvolgimento diretto dellAssessorato della gestione tecnico
operativo. Solo per le attività innovative si può prevedere una gestione diretta
transitoria, in attesa della possibile delega ad altre realtà, in particolare
associazionismo e privato. In questo modo, come già si intravede nelle righe precedenti
verrebbe affermato un altro grande criterio: la specificità da intendere come presupposto
di funzionalità. È una verità elementare che, ad esempio, un centro musicale gestito da
una cooperativa o associazione di promozione musicale, sarebbe più professionale rispetto
ad una possibile gestione diretta dellAssessorato. Sarebbe quindi propria
dellEnte pubblico oltre alla funzione di promozione, sostegno, consulenza,
lazione di verifica e di controllo in particolare nel campo dei servizi al pubblico.
Lattività che rimarrebbe peculiare dellAssessorato delle Politiche Giovanili
sarebbe quella di ricerca e studio di strumenti di lavoro indispensabili per la
comprensione delle problematiche, dei cambiamenti e dellevoluzione
delluniverso giovanile. Dunque, avendo tracciato una linea di tendenza volta a
favorire la nascita e un buon funzionamento della struttura assessoriale ci sembra utile
schematizzare le mansioni del servizio "politiche giovanili"; che a nostro
avviso deve: 1. Promuovere servizi e attività di informazione e orientamento sugli
argomenti che comportano scelte fondamentali per la vita delle persone ( scuola, lavoro,
relazioni sociali e tempo libero ); 2. Svolgere compiti di osservatorio delle
problematiche giovanili, e di interfaccia tra le politiche giovanili ( quindi
lAmministrazione locale ) e i giovani; 3. Offrire servizi e consulenze a tutti i
soggetti che si rivolgono ed operano allinterno del mondo giovanile (Associazioni,
gruppi, enti ); 4. Attivare copromozioni e collaborazioni sugli obbiettivi generali delle
politiche giovanili con soggetti del pubblico, del privato, dellassociazionismo; 5.
Attivare un servizio stabile per il reperimento di risorse, finanziamenti, contributi
pubblici e privati a livello locale, regionale, nazionale, europeo; 6. Mantenere un
osservatorio costante sul quadro normativo e legislativo nazionale ed europeo inerenti il
settore, e un quadro aggiornato e documentato delle più significative esperienze
istituzionali ed associazionistiche in materia di aggregazione giovanile, prevenzioni del
disagio, attività di servizi e promozione.
FORUM COMUNALE DEI GIOVANI E DELLE AGGREGAZIONI GIOVANILI
(Consulta Giovanile) Il Forum dei giovani è lo strumento di partecipazione democratica
che permette ai giovani di discutere, formulare proposte, verificare il lavoro
dellAssessorato delle Politiche Giovanili, offrire collaborazione e pareri in merito
a tutte le scelte politiche che lEnte pubblico vuole adottare in riferimento ai
giovani. Crediamo pertanto che questo organismo sia uno dei pilastri dellimpalcatura
del "Progetto Giovani". E infatti attraverso il Forum che si invera un
principio di democrazia partecipativa e si da voce ad un universo giovanile spesso
distante dalla politica, dalle Istituzioni, e dallimpegno sociale. Istituire il
Forum, significa dunque promuovere la soggettività politica giovanile ed attivare un polo
dialettico che può e deve interagire con il settore politico giovanile in merito ai
progetti ed ai programmi sul mondo giovanile. Tale organismo verrebbe inoltre a svolgere
una duplice funzione: da un lato costituirebbe un punto di convergenza delle variegate
istanze giovanili e dallaltro il tramite mediante il quale fare approdare tali
istanze alle Istituzioni. Fatte queste considerazioni sullimportanza del
coinvolgimento dei giovani come soggetti attivi nellelaborazione di politiche ad
esse rivolte ci pare opportuno proporre uno schema di regolamento giovanile, di certo più
semplice da comprendere rispetto alle astrazioni e generalizzazioni teoriche.
SCHEMA DI REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI E DELLE AGGREGAZIONI GIOVANILI
(CONSULTA GIOVANILE)
CAPO I Forum Comunale dei giovani e delle aggregazioni giovanile (consulta
giovanile)
ART.1 Istituzione LAmministrazione Comunale di Castellana Sicula, riconosciuto: 1.
Limportanza di coinvolgere i giovani e le aggregazioni giovanile, quale presenza
attiva e propositiva nellambito sociale e culturale; 2. Il valore del coinvolgimento
dei giovani studenti degli istituti di scuola media superiore e delluniversità, di
giovani lavoratori e disoccupati, utilizzando le forme degli istituti della partecipazione
presenti in ciascuna realtà; 3. Il valore del coinvolgimento delle aggregazioni
giovanili, culturali, politiche, ricreative, come forte momento di arricchimento e
crescita del paese; 4. La necessità di operare in stretta collaborazione con le diverse
realtà e organizzazioni sociali che compongono luniverso giovanile nel nostro
paese. Istituisce il "Forum Comunale dei giovani e delle aggregazioni giovanili"
con mandato biennale, inteso come spazio di incontro permanente tra i giovani, le
aggregazioni giovanili e lAmministrazione Comunale.
ART.2 Impegni dellAmministrazione Comunale LAmministrazione Comunale si
impegna a: 1. Istituire il Consiglio dei giovani, che così si compone: · Forum dei
giovani e delle aggregazioni, · Capigruppo Consiliari, · Assessore delegato alle
Politiche Giovanili o altro rappresentante della Giunta; 2. Chiedere parere al Forum, sui
propri bilanci preventivi e consuntivi, con riguardo ai piani di investimenti in materia
di Politiche Giovanili; 3. Far pervenire anche a richiesta del Forum, atti, documenti,
studi e dati consentiti dalle norme in vigore; 4. Pubblicizzare le iniziative concordate e
gli eventuali documenti del Forum.
ART.3 Finalità del Forum Il Forum ha come finalità: 1. Di concorrere alla definizione
degli obbiettivi e dei programmi relativi alle Politiche Giovanili promosse
dallAmministrazione Comunale; 2. Di concorrere alla promozione e alla realizzazione
di iniziative pubbliche e di volontariato in materia di Politiche Giovanili promosse
dallAmministrazione Comunale; 3. Di promuovere in collaborazione con
lAmministrazione Comunale una strategia di informazione e di comunicazione che
coinvolga Istituzioni, aggregazioni, associazioni componenti il Forum.
ART.4 Composizione del Forum Il Forum è costituito: 1. Da un rappresentante
dellAmministrazione Comunale dei giovani; 2. Dai rappresentanti degli studenti delle
scuole secondarie di II° grado residenti in Castellana Sicula, in misura di un delegato
per ciascuno istituto frequentato; 3. Dai rappresentanti degli studenti universitari,
residenti in Castellana Sicula, in misura di dieci delegati; 4. Dai rappresentanti dei
giovani occupati, residenti in Castellana Sicula, in misura di tre delegati; 5. Dai
rappresentanti dei giovani disoccupati, residenti in Castellana Sicula, in misura di tre
delegati; 6. Dai rappresentanti delle aggregazioni giovanili, iscritte allAlbo
Comunale, delle "Libere Forme Associative dei Giovani" previsto al Capo II in
misura di un delegato per ciascuna. 7. Dai rappresentanti delle organizzazioni politiche
giovanili con sede in Castellana Sicula, in misura di un delegato per ciascuna. Ogni
rappresentante facente parte del Forum ha diritto ad esprimere un voto; I membri della
Consulta non devono superare al momento del loro insediamento il ventisettesimo anno di
età.
ART.5 Gli organi del Forum Gli organi del Forum sono: 1. Gruppi di lavoro per area di
interesse; 2. Segreteria organizzativa; 3. Presidente.
ART.6 Composizione della segreteria organizzativa La segreteria organizzativa è formata:
1. Dal Presidente del Forum, che ne assume il coordinamento; 2. Dal delegato
dellAmministrazione Comunale dei giovani; 3. Un delegato nominato dai rappresentanti
degli studenti medi; 4. Un delegato nominato dai rappresentanti degli studenti
universitari; 5. Un delegato nominato dai rappresentanti dei giovani occupati; 6. Un
delegato nominato dai rappresentanti dei giovani disoccupati; 7. Un delegato nominato dai
rappresentanti delle aggregazione giovanili (associazioni e gruppi); 8. Un delegato
nominato dai rappresentati delle organizzazioni politiche giovanili.
ART.7 Il Presidente del Forum Il Presidente eletto dal Forum, nella prima riunione resta
in carica due anni. I compiti del Presidente sono: 1. Presiedere il Forum: 2. Coordinare i
lavori della segreteria organizzativa; 3. Convocare il Forum e la segreteria
organizzativa, e definirne lordine del giorno; Il Presidente convoca la Consulta in
via ordinaria quattro volte lanno e in via straordinaria tutte le volte che il
Presidente ne ravvisi lopportunità, nonché qualora ne faccia richiesta almeno un
quarto dei componenti il Forum, nonché su richiesta del Sindaco o dellAssessore
delegato alle politiche giovanili.
ART.8 Compiti del Forum Il Forum ha il compito: 1. Di definire le aree di interesse
relativamente alle politiche giovanili ed istituire i relativi gruppi di lavoro; 2. Di
esaminare e fare propri i documenti elaborati dai vari gruppi di lavoro; 3. Di promuovere
un rapporto di comunicazione con i giovani castellanesi in collaborazione con le realtà,
le aggregazioni, le Istituzioni presenti nel Forum o interessate al ruolo dello stesso; 4.
Di esprimere pareri, entro venti giorni dal ricevimento delle documentazioni, sui bilanci
preventivi annuali dellAmministrazione Comunale e sui consuntivi di attività, con
particolare riferimento ai capitoli di spesa in materia di politiche giovanili; 5. Di
favorire la costituzione di un sistema informativo integrato fra lAmministrazione
Comunale, giovani ed aggregazioni giovanili, rispetto ai bisogni emergenti sul territorio
Comunale ed agli interventi ad essi relativi; 6. Di approfondire, di esaminare e fare
proposte sul rapporto tra Ente locale e realtà giovanile; 7. Di promuovere forme di
volontariato e di collaborazione con i servizi dellAmministrazione Comunale, rivolte
ai giovani; 8. Di convocare almeno una volta lanno unassemblea pubblica per
presentare il proprio programma; 9. Di proporre allAmministrazione Comunale
eventuali modifiche al presente regolamento.
ART.9 Compiti della Segreteria Organizzativa La segreteria ha il compito di attuare tutti
gli orientamenti e le proposte scaturite dal Forum. La segreteria organizzativa si attiva
per tutto ciò che riguarda le problematiche giovanili ed in particolare: 1. Propone
iniziative pubbliche, convegni, dibattiti, ricerche in materia di politiche giovanili; 2.
Opera per la costituzione del sistema formativo integrato fra lAmministrazione
Comunale e la realtà giovanile; 3. Studia e prepara concrete modalità per attuare
iniziative di informazione e comunicazione rivolte ad aggregazioni giovanili e giovani; 4.
Promuove iniziative di volontariato e di reciproco aiuto allinterno delle realtà
che compongono il Forum, 5. Propone ed esamina nuove aree di intervento per le politiche
giovanili; 6. Esamina e propone soluzioni sui problemi che insorgessero fra le
aggregazioni giovanili e Amministrazione Comunale.
ART.10 Partecipazione Membri esterni possono partecipare ai lavori del Forum, della
Segreteria Organizzativa, dei gruppi di lavoro, previo invito del Presidente.
ART.11 Segreteria Un funzionario dellAmministrazione Comunale svolge compiti di
segreteria degli organi del Forum.
CAPO II Albo delle libere forme associative dei giovani
ART.12 Istituzione È istituito "lAlbo delle libere forme associative dei
giovani".
ART.13 Requisiti per liscrizione 1. Possono chiedere liscrizione allAlbo
Comunale le associazioni ed i gruppi aventi sede ed operanti nel Comune di Castellana
Sicula, qualunque sia la forma giuridica assunta, sempreché dagli statuti, atti
costitutivi o accordi e dalle attività svolte se ne evidenzi lapertura nei
confronti dei terzi, e le finalità associative abbiano attinenza con gli interessi dei
giovani. 2. Le associazioni ed i gruppi debbono essere caratterizzati per espressa ed
attuata disposizione degli accordi degli aderenti, dellatto costitutivo o dello
statuto formalizzati almeno con scrittura privata, dallassenza di fini di lucro
nonché di remunerazione degli associati sotto qualsiasi forma, dallelettività e
gratuità delle cariche associative, nonché delle prestazioni personali e spontanee
fornite dagli aderenti, e dalla democraticità della struttura.
ART.14 Procedure per liscrizione 1. Le associazioni ed i gruppi sono iscritti su
richiesta del legale rappresentante. Le domande, che vanno presentate al Sindaco entro il
31 dicembre di ogni anno, debbono contenere: - la dichiarazione di possesso dei requisiti
di cui allART. 13; - copia dello statuto e dellatto costitutivo o degli
accordi tra le parti. 2. Liscrizione o il provvedimento di diniego di iscrizione
sono deliberati dallAmministrazione Comunale entro 30 giorni dalla presentazione
della domanda, e devono essere adeguatamente motivati. La deliberazione è comunicata ai
richiedenti e pubblicata allAlbo pretorio.
ART.15 Revisioni dellAlbo 1. lAmministrazione Comunale provvede alla revisione
annuale dellAlbo per verificare il permanere dei requisiti cui è subordinata
liscrizione. 2. Per i fini indicati al Comma 1 le associazioni ed i gruppi iscritti
allalbo trasmettono al Comune entro il 30 giugno di ogni anno una dichiarazione
attestante il permanere dei requisiti di cui allART. 13, e lattività svolta
nellanno precedente. 3. indipendentemente dalla scadenza indicata dal comma due, la
associazioni ed i gruppi, sono tenuti a comunicare tempestivamente al Comune ogni
variazione intervenuta nellAtto costitutivo, nello Statuto o negli accordi tra gli
aderenti.
ART.16 Cancellazione 1. La cancellazione di unassociazione allAlbo è disposta
per accertata perdita dei requisiti necessari per liscrizione ovvero per richiesta
espressa dallassociazione interessata. 2. La mancata presentazione nonostante
diffida della documentazione di cui allART. 15, costituisce accertamento della
perdita di requisiti di cui al Comma 1. 3. La cancellazione è disposta con deliberazione
motivata dallAmministrazione Comunale. I provvedimenti di cancellazione sono
comunicati alle associazioni ed i gruppi interessati.
ART.17 Accesso ai benefici 1. Le associazioni ed i gruppi iscritti allAlbo hanno
accesso ai benefici previsti dal presente Regolamento. 2. Le associazioni ed i gruppi
hanno inoltre titolo ad accedere alle strutture dellAmministrazione Comunale
operanti nel settore di loro interesse per lo svolgimento delle loro attività, purché
questa sia compatibile con le disposizioni dello Statuto e dei regolamenti comunali.
Leventuale diniego di accesso deve essere motivato. 3. Laccesso è in ogni
caso subordinato ad accordi tra la struttura o il servizio e lassociazione, in
ordine alle modalità di presenza dellassociazione o di rapporto con il personale
della struttura o servizio.
ART.18 Convenzione 1. Fra lAmministrazione Comunale, le associazioni ed i gruppi
iscritti allAlbo possono essere stipulate convenzioni per lo svolgimento di
particolari attività o servizi; 2. LAmministrazione pubblicizzerà la volontà di
stipulare convenzioni, con le modalità più opportune dandone comunicazione a tutte le
associazioni ed i gruppi iscritti allalbo ed operanti nel settore oggetto della
convenzione; 3. Le convenzioni devono prevedere: · le attività oggetto del rapporto
convenzionale; · il contenuto e le modalità dellintervento degli associati; · le
modalità di coordinamento delle associazioni e dei gruppi con gli operatori dei servizi
pubblici; · lavvenuta stipulazione, ove occorre, delle assicurazione previste
dallART. 4 della Legge 11 agosto 1991 n° 226 in favore dei propri aderenti; · le
strutture, le attrezzature, i mezzi impiegati allo svolgimento delle attività; ·
lindicazione degli eventuali oneri e spese ammessi a rimborso, tra i quali devono
figurare gli oneri relativi alle coperture assicurative; · le modalità di verifica
dellattuazione della convenzione; · la durata della convenzione, le cause e le
modalità della sua risoluzione.
ART.19 Criteri di priorità per le convenzioni 1. Nella scelta delle associazioni e dei
gruppi con cui stipulare convenzioni, il Comune si attiene a criteri di priorità
comprovanti lattitudine e la capacità operativa dellassociazione considerando
in particolare: · lesperienza nellattività oggetto di convenzione; ·
lofferta di modalità a carattere innovativo e/o sperimentale per lo svolgimento
degli interventi e gestione dei servizi; · il tipo e la qualità della formazione curata
dallorganizzazione.
ART.20 Norma transitoria 1. Per la prima istituzione dellalbo, al momento
dellentrata in vigore del presente Regolamento ne viene data adeguata
pubblicizzazione. Decorsi i trenta giorni, lAmministrazione Comunale procede nella
prima seduta utile alla iscrizione dei soggetti aventi diritto che hanno presentato
domanda.
CAPO III Regolamento per lutilizzo dei "Centri Giovani"
ART.21 Finalità Le norme seguenti stabiliscono i criteri e le modalità di accesso e di
utilizzo di locali e attrezzature di proprietà Comunale, nellambito delle politiche
giovanili denominati "Centri Giovani" e destinati allo svolgimento di attività
culturale, artistiche e del tempo libero.
ART.22 Gratuità Laccesso e lutilizzo delle strutture per le attività
previste allART. 1 è gratuito.
ART.23 Soggetti beneficiari Possono richiedere lutilizzo dei "Centri
Giovani", gruppi, associazioni ed enti che non perseguono fini di lucro.
ART.24 Modalità di ammissione Le domande per la concessione temporanea delle strutture
vanno presentate, di norma, entro il 30 novembre dellanno precedente al fine di
consentire unefficiente programmazione delle attività. Associazioni ed enti
legalmente costituiti debbono allegare alla domanda copia dello Statuto o Atto
Costitutivo, da cui si evinca lesclusione dello scopo di lucro tra le proprie
attività. Per i gruppi analogamente, è richiesta una dichiarazione sostitutiva
dellatto di notorietà resa ai sensi dellART. 4 Legge 4 gennaio 1968 N° 15.
Le domande presentate fuori termine verranno soddisfatte compatibilmente con il calendario
di utilizzo predisposto dallAmministrazione Comunale La concessione
allutilizzo è rilasciata dal Sindaco e/o dallAssessore delegato alle
Politiche Giovanili.
ART.25 Norme generali di utilizzo Coloro che ottengono in concessione le strutture dei
"Centri Giovani" devono attenersi alle regole tecniche legate allutilizzo
delle stesse. I responsabili di ogni danno arrecato sono tenuti al risarcimento. Infine,
anticipando quello che dovrebbe essere il ruolo proprio della Consulta Giovanile,
avanziamo una proposta che ci auguriamo possa essere recepita dalla Amministrazione
Comunale, e che attiene alla istituzione del servizio:
"CARD GIOVANI" La Card Giovani è una carta che consente ai giovani di
poter fruire di servizi, agevolazioni, riduzioni, esenzioni, sconti altrimenti
impossibile; si pensi alle riduzioni per strutture sportive, cinema, teatro, discoteche,
negozi di articoli giovanili, abbonamenti a riviste e quotidiani, librerie, mezzi pubblici
(autobus per i giovani disoccupati ) etc. Attraverso lintroduzione della Card.
giovani si possono raggiungere diversi obiettivi: da un lato il suo possesso garantisce
vantaggi individuali, dallaltro, assicura una maggiore fruizione di servizi, grazie
alla pubblicità diretta. E infine, potrebbe garantire un certo gettito per le casse
comunali, da impiegare nella gestione delle politiche giovanili. |