L'esempio di come la Valle d'Aosta sia adatta in maniera efficiente al turismo equestre
Partire dal colle
del Gran San Bernardo per arrivare dopo 4 giorni e oltre 100 Km, nel
cuore del vecchio borgo di Pont-Saint-Martin. Il tutto a "bordo" di
uno dei più antichi mezzi di locomozione: il cavallo. E' quanto è
stato portato a termine da una quindicina di appassionati tra l'8
e l'11 giugno ricalcando quanto fatto da Napoleone Bonaparte e dai
suoi soldati ben duecento anni orsono.
L'interessante iniziativa è stata delle Cooperativa Habitat di Aosta che, nel 1994,
su richiesta dell'allora assessore regionale al turismo aveva realizzato uno studio di fattibilità
su questo affascinante percorso. Nessuno, però, si prese mai la briga di dare il via all'iniziativa,
almeno fino a quando il presidente dell'Habitat, Roberto Giunta, non ha incontrato l'accompagnatore regionale di
turismo equestre Tiziano Bedostri. Dall'amore di questi due personaggi per la natura e per i cavalli è nata la scintilla
che ha permesso di realizzare questa splendida e originale avventura.
Il percorso valdostano è stata la continuazione di una ideale staffetta
che ha portato dei cavalieri partiti da Canterbury, in Inghilterra,
ad aprile ad arrivare a Roma nel mese di luglio. Giunta e Bedostri
dal canto loro (che sono rispettivamente guida naturalistica e responsabile
tecnico per i cavalli) hanno trovato nelle cinque Comunità Montane
toccate dall'attraversata (Grand-Combine, Mont-Emilius, Monte Cervino,
Evançon e Mont-Rose) i soggetti in grado di fornire loro, attraverso
il patrocinio, il fattivo contributo per la realizzazione dell'opera.
La comitiva, una quindicina di partecipanti (la metà dei quali valdostani),
è partita dal Colle Gran San Bernardo alle 8 di giovedì 8 giugno.
Dopo aver superato "a monte" Etrouble, Allein, e Doues, sono arrivati
in serata a Valpelline dove era previsto il pernottamento.
Il giorno successivo, dopo il pranzo al sacco consumato fuori dal Castello di Quart, la comitiva è arrivata a Nus,
dove dopo aver sistemato i cavalli ha cenato alla Maison Rosset, che proprio di recente ha ottenuto l'importante
riconoscimento di "Tappa del Pellegrino".
Il terzo giorno la spedizione è arrivata ad Arnad da dove, dopo l'ultima
notte di riposo, è ripartita domenica 11 giugno per entrare nel Borgo
Di Pont-Saint-Martin intorno alle 18 per ricevere il saluto delle
autorità. Alcuni dei cavalieri a questo punto hanno proseguito per
Roma, gli altri invece si sono accontentati dell'esperienza valdostana.
La Cooperativa Habitat, dal canto suo, ha provveduto, oltre alle sistemazione logistica di uomini e cavalli,
anche all'assistenza di un medico, un veterinario e un maniscalco;
"Questa è un'iniziativa, hanno spiegato Bedostri e Giunta, che oltre all'importanza naturalistico-storica,
permette di dimostrare come anche la nostra piccola regione sia adatta al turismo equestre: un
un'attività che permetterebbe di aprire in Valle d'Aosta una terza e una quarta stagione turistica
visto che la si può praticare, usando cautele diverse a seconda dei vari periodi, praticamente per tutto l'anno".
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