CHI SIAMO?

 

No! Non abbiamo le idee confuse. 

Lo so che prima parlavamo di Babele e ora questa sembra l’arca di Noè.

Ma quella è tutta un’altra storia. Non farti ingannare.

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hanno detto di lui

 

“Mi avevano raccontato che si facevano i compiti e si giocava. Non volevo venire perché non conoscevo nessuno, ma dopo il primo giorno non avevo più paura.”

(Valentina)

“Il Babele è un aiuto in più rispetto a quello che ti offrono le prof. È un posto dove si fanno nuove amicizie”.

(Damien)

“Al Babele non ci sono la televisione e la Play Station che ti tentano e nessuno ti disturba mentre fai i compiti”. 

(Nicholas)

“Sono Davide Vitale, uno che frequenta quasi sempre il Babele. Per me esso è un posto molto bello. Le attività non finiscono mai: dal biliardino a Gardaland, l’attività più bella. Il Babele aiuta le persone che a scuola sono un po' così e così, e io sono uno di quelli. Dalle 14.30 alle 16.30 si fanno i compiti, poi, per chi rimane dalle 16.30 alle 18 si decide cosa fare. Il mercoledì si va in palestra (Bedrock) a scalare; al Venerdì si va in biblioteca su Internet. Adesso che sta arrivando la Primavera, iniziano i tornei di calcio ed è stupendo.”

(Davide)

“Per me il Babele è un luogo di ritrovo per ragazzi e adulti…”

(Simone)


“Ormai sono al settimo anno consecutivo di volontariato presso il progetto. Ho detto un mare di cose su questa esperienza. Ho cercato di descriverla in tutte le maniere possibili, ma non penso che a parole si possa far sentire tutti gli attimi, tutti i momenti, tutte le piccole cose che si fanno e si provano. Anche perché gli attimi, a volte, diventano lunghissimi…

(Emanuele Monari, VOLONTARIO)

“Quando ho iniziato come volontaria, pensavo che fosse un semplice doposcuola, che avrei dovuto aiutare dei ragazzi nei compiti. Ben presto mi sono accorta che c’era molto di più: c’erano dei ragazzi dietro a quei compiti, alcuni con tante cose da raccontare, altri con poca voglia di raccontarsi a dei grandi, perché molto spesso noi grandi siamo dei nemici”.

(Daniela Pellacani, dott.sa in Lettere)

L’esperienza a Babele è stata veramente molto utile: mi ha aiutata a capire meglio come comportarmi con i ragazzi. Il clima amichevole che si trova in esso mi ha aiutata ad inserirmi. Penso sia molto bello anche il rapporto che si instaura tra ragazzi ed educatori, molto diverso da quello fra alunni e prof, e sicuramente utilissimo sia a “piccoli” che a “grandi”!!!

(Silvia, Tirocinante Scuola pedagogica)


Queste sono alcune frasi di qualche persona fra le tante che vengono al Babele.

Gli adulti che si ritrovano al Babele lavorano insieme agli insegnanti della scuola, si confrontano con la coordinatrice pedagogica del Comune, fanno formazione in campo di comunicazione e relazione di aiuto, oltre ad avere già una formazione universitaria propria.