04 07 1999 UNIONE SARDA

CAPOTERRA.:

Diario di una giornata insieme ai forestali durante lo sciopero

Lotta al fuoco ma da volontari

Regionali in prima linea contro le fiamme senza divisa e senza attrezzatura

Capoterra Volontari per un giorno. Le guardie forestali di diverse stazioni della provincia di Cagliari, pur aderendo allo sciopero proclamato per venerdì dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, non hanno voluto rinunciare alla lotta contro gli incendi. Senza divisa, senza radio, i ranger hanno vestito i panni di semplici cittadini, o meglio, dei volontari delle associazioni della Protezione civile, per non lasciare sguarnito il territorio e garantire, in caso di emergenza, l'intervento diretto e attivo sul fronte del fuoco. Fuoco che anche venerdì non si è fatto attendere mandando in fumo diverse zone della Sardegna. A Poggo dei Pini, verso le cinque del pomeriggio, due incendi sono partiti nella zona di Santa Barbara, a ridosso della montagna, e nel pieno centro della lottizzazione montana. A contrastare le insidiosissime fiamme che hanno lambito alcune abitazioni, c'erano le squadre del Grusap e della Nova di Capoterra, della Prociv-Arci di Assemini: ma al fianco dei volontari, anche i forestali di Capoterra e Pula. Questi ultimi armati solo della loro professionalità. Fortunatamente, a disposizione della pattuglia, c'erano i mezzi delle associazioni, l'autocisterna da 6 mila litri del Consorzio Poggio dei Pini. Con queste apparecchiature si sono potute fronteggiare le fiamme in tempo, impedendo al fuoco di raggiungere le case del centro residenziale. Poi l'arrivo di un elicottero che ha completato le operazioni di bonifica.

Situazione anomala nella campagna antincendio di quest'estate? Qualcuno commenta senza spendere molte parole. A vederci chiaro, a Poggio dei Pini venerdì pomeriggio è accaduto esattamente quello che da settimane si sta verificando in tutta l'Isola: volontari dotati di mezzi idonei, forestali a mani vuote. Le autobotti della Regione, gli ormai famigerati "Bremach", sono ancora fermi in officina, in attesa di poter tornare sul fronte del fuoco dopo le necessarie revisioni imposte dal codice della strada. Una trentina di autocisterne pagate fior di quattrini ma poi scoperte fuorilegge, tanto che ora la Regione dovrà spendere altri 2 miliardi per metterle a norma.

È anche questo uno dei punti inseriti nella piattaforma sindacale che ha portato alla convocazione dello sciopero. Insieme all'organizzazione delle ferie, alla carenza di un sistema di radio-comunicazione inadeguato che sta creando serissime difficoltà alle stazioni del Corpo.

Ancora venerdì, ancora Poggio dei Pini. Le radio dei volontari gracchiano senza sosta. È una mattina abbastanza tranquilla. Poi le voci: scatta l'allarme. A San Sperate è scoppiato un incendio. Gli apparecchi del Grusap captano le comunicazioni dei forestali rimasti nelle diverse stazioni perchè, pur aderendo alla giornata di sciopero, sono stati precettati. Ascoltano anche i ranger-volontari di Capoterra e Pula. Ed eccole le prime difficoltà: una stazione parla con un altra, si comunica con la sede del Cop, il Centro operativo provinciale. Poi silenzio. Richieste a vuoto. Il contatto è saltato. Un muro d'ombra si mette tra gli apparati del Corpo forestale e di vigilanza ambientale. «Come sempre, è storia di tanti anni». Commento amaro, che spazza via ogni dubbio sulla disorganizzazione del servizio.

La risoluzione si chiama Tonino Pirisi, un giovane disabile di Serri costretto al letto dopo un incidente accadutogli quando faceva il servizio militare. È lui, da anni, con il suo apparato privato, a togliere dai guai i ranger. Fa da ponte alle comunicazioni radio alquanto inadeguate del sistema regionale. Un vero e proprio "Angelo custode" che in tante occasioni ha tappato i buchi del silenzio radio.

Alle cinque della sera due scintille scuotono Poggio dei Pini. Il primo incendio divampa sotto la montagna di Santa Barbara. Bisogna correre. Poi, quasi in contemporanea, il secondo campanello d'allarme. Sarà un lungo pomeriggio di lotta. Non più contro la direzione generale del Corpo ma contro il fuoco. Forestali e volontari in prima fila.

Andrea Piras