06 06 1999 UNIONE SARDA

CAPOTERRA.:

Aspettano ancora i finanziamenti promessi

I volontari dell'ambiente battono cassa al Comune

Capoterra Qualcuno ha già cominciato, gli altri si stanno attivando. Sono cinque le associazioni di volontariato specializzate nell'antincendio e della salvaguardia ambientale che operano sul territorio comunale di Capoterra. Con loro la Compagnia barracellare, che poche settimane fa è stata interamente rinnovata. Lavorano in stretto contatto con il Corpo forestale ma grazie ai propri mezzi (apparati radio, fuoristrada, blitz) e molta professionalità acquisita in anni di esperienze dirette sul campo riescono a garantire una costante presenza durante le campagne antincendio estive.

Ora chiedono all'Amministrazione comunale una mano d'aiuto: quei finanziamenti indispensabili a coprire le spese di gestione che ancora, a estate ormai alle porte, non sono ancora stati assegnati. E neppure quelli del 1998. Comunque sia, non voglono fare alcuna polemica. Ci sono questioni impellenti da affrontare, come appunto la campagna contro il fuoco.

«Resteremo attivi dal 15 giugno al 15 settembre dalle 11 del mattino alle 18 del pomeriggio», dice il responsabile antincendio del Grusap di Poggio dei Pini, Massimo Madeddu. Un'associazione storica per Capoterra formata da 60 soci attivi e 130 iscritti. «Disponiamo di un Land Rover e di un Bremak dotati di modulo Blitz con 400 e 1.500 litri d'acqua».

Una trentina sono invece i soci del Corpo volontari protezione civile Capoterra. «Abbiamo acquistato due campagnole dismesse dall'esercito e siamo in attesa che ci vengano consegnate. Intanto per il 26 giugno - spiega il presidente, Claudio Panduccio - è prevista la convocazione dell'assemblea di tutte le organizzazioni di volontariato presso la sede della Comunità montana di Is Olias per istituire la Consulta delle associazioni». Il 15 giugno, inoltre, verranno sistemate le attrezzature per le vedette: le postazioni che per ore ed ore dovranno tenere sotto controllo il territorio per assicurare un intervento immediato in caso di incendio. «Siamo già operativi con una settantina di volontari, il 90 per cento dei quali sono cacciatori», ricorda il responsabile del Cassa, il comitato autonomo dei cacciatori di Capoterra. Anche per loro, quest'anno, ci sarà un mezzo nuovo, «un grosso autocarro militare che contiamo di attrezzare con un serbatoio di 3 mila litri d'acqua».

Radioricetrasmittenti, due fuoristrada, blitz. E adesso anche una nuova sede messa a disposizione dell'Amministrazione municipale. «I nostri volontari sono una quarantina ma speriamo di riuscire ad aggregarne altri», avverte il responsabile della Nova Capoterra, Umberto Pireddu. «Siamo in attesa dei finanziamenti comunali ma comunque stiamo già operando».

A. Pi.