17 07 1994 UNIONE SARDA
INCENDI. Ore di paura a Capoterra e a Villasimius
Ancora fiamme
CAPOTERRA. Il boschetto di Baccutinghinu e la vegetazione di alto fusto
dei costoni collinari di Monte Arrubiu e di Punta Sa Loriga, a un passo da
Capoterra, sono andati a fuoco, ieri pomeriggio, in un incendio che, per la
vastità del fronte, è quasi certamente doloso. Ma ieri gli incendiari si sono
scatenati anche a Villasimius: terra bruciata e il fuoco ha sfiorato la
periferia del paese. A Capoterra l'allarme è stato dato dalla vedetta di S.
Barbara, poco prima delle 15. Tra i primi ad arrivare sul posto sono stati i
vigili del fuoco di Cagliari, che si trovavano già nei pressi della birreria,
dove erano intenti a spegnere un incendio di stoppie. Sono giunti anche i
volontari del Grusap, i barracelli, le guardie forestali e i volontari della
protezione civile. Ma poco avrebbero potuto fare le forze di terra, senza
l'intervento degli elicotteri e del Canadair, visto che l'incendio si è esteso
su una superficie di circa 150 ettari, interessando costoni collinari scoscesi,
privi di fasce frangifuoco e senza adeguate strade di penetrazione. Inizialmente
l'incendio ha interessato anche zone molto vicine alla periferia del paese.
Fortunatamente questi focolai sono stati debellati con i primi lanci d'acqua
effettuati dagli elicotteri. Sono andati in fumo lecci secolari, sughere e altre
essenze tipiche della macchia sarda.
Gravemente ferito, sino Is Caddaias, il bosco di Baccutinghinu, considerato il
polmone verde del paese. Le operazioni di spegnimento si sono protratte sino a
tarda sera, con ripetuti lanci da parte degli elicotteri e del Canadair per
evitare che le fiamme potessero superare i crinali delle colline ed espandersi
in altre zone boschive. I "terroristi col cerino" sono tornati
nuovamente in azione anche alla periferia di Villasimius, riducendo in cenere
alcune centinaia di ettari di collina. Le fiamme si sono avvicinate al cimitero
e ad alcune abitazioni.
L'immediato intervento di un elicottero e degli uomini a terra, ha evitato
ulteriori danni. Resta la desolazione. Un territorio trasformato in un mare di
cenere. Distrutta la macchia mediterranea e piante d'alto fusto. Minacciate da
vicino amche alcune abitazioni. Le fiamme si sono sviluppate nel primo
pomeriggio fra Monte Mereu e Porto Luna, devastando tutto. Immediato l'allarme.
Un elicottero, arivato da Villasalto, ha effettuato decine di lanci. A terra,
hanno operato vigili del fuoco, forestali carabinieri e i volontari di
Villasimius. Sono stati momenti di apprensione.
Verso le 15, le fiamme sembravano incontenibili. Poi, si sono dirette verso la
provinciale per Costa Rei, dove sono state finalmente bloccate.
Emanuele Atzori Raffaele Serreli