20 06 1999  UNIONE SARDA

A mani nude contro il fuoco

Capoterra, le autobotti ferme da mesi in manutenzione

 

Capoterra Ieri pomeriggio un'avvisaglia: a Su Spantu è divampato un incendio tra un agrumento e un bosco di eucalputus. Lo hanno spento i volontari di di Capoterra, i vigili del fuoco e i forestali. È andata tutto bene, la prossima chissà.

Soli con le frasche contro il pericolo del fuoco.

Le associazioni di volontariato della Protezione civile di Capoterra da anni combattono al fianco degli agenti del Corpo forestale e di vigilanza ambientale. «La stagione è ormai cominciata, abbiamo già avuto qualche focolaio fortunatamente di limitata entità, ma dobbiamo purtroppo riscontrare che le stazioni forestali non sono state dotate dei mezzi adeguati per fronteggiare le fiamme».

Amara verità, già messa in luce proprio in questi giorni dalle stesse guardie che anche ieri, attraverso le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, hanno lanciato durissime accuse alla direzione regionale del Corpo.

Da Capoterra a Teulada la situazione è davvero critica. «Abbiamo avuto modo di parlare con gli agenti del nostro territorio - spiegano al Grusap di Poggio dei Pini - e ci è stato spiegato che i loro automezzi sono fermi per la revisione annuale e che non si sa quando potranno essere distribuiti alle varie stazioni». C'è di più. Dopo la fine dei controlli e della manutezione, le attrezzature dovranno passare al collaudo obbligatorio per legge. «Altri ritardi, insomma - commentano i volontari del Grusap - che rischiano di creare enormi problemi alla lotta contro la piaga del fuoco».

I soci delle organizzazioni della Protezione civile, insomma, denunciano la gravità di quanto si sta verificando lungo la costa sud-occidentale sarda, dove esistono concreti pericoli e non solamente per la grande foresta del Sulcis, ma anche per i tanti agglomerati urbani, molti dei quali assolutamente impreparati a fronteggiare gli incendi. «Noi - ricorda Giacomo Cilloccu, della sezione antincendio del Gruppo di Poggio dei Pini - disponiamo di un Land Rover e di un Bremak dotati di modulo blitz con 400 e 1.500 litri d'acqua. La cooperativa del centro residenziale, inoltre, ha propri mezzi che in caso di incendio possiamo utilizzare, ma non bastano certo le nostre forze se l'emergenza dovesse presentarsi in modo preoccupante». Con il Grusap, è pur vero, lavorano a Capoterra altre tre associazioni di volontariato: una piccola-grande pattuglia che comunque sia non può sostituirsi alla forestale e alla professionalità degli agenti del Corpo. Mentre Capoterra affida le sue sorti alle organizazioni della protezione civile, il resto dei paesi della costa sono invece del tutto disarmati. A Sarroch, Pula, Villa San Pietro non esistono gruppi dell'antincendio: l'unica realtà operativa è la stazione forestale di Pula (e più avanti quella di Teulada) che ancora attendono (come d'altra parte tutte le basi isolane) le autobotti e le autocisterne dell'acqua. Non resta, in caso di incendio, che ricorrere alle frasche. Davvero troppo poco per fronteggiare le fiamme. La campagna antincendio 1999, insomma, comincia sotto la cattiva stella. Sperando nella fortuna e nella calma dei piromani.

 

A. PI.