capoterra È la notizia del
giorno a Poggio dei Pini. Per il boschetto del “vallone”, aggredito
dalle motoseghe, si stanno mobilitando gli ambientalisti del Grusap e
singoli residenti che vogliono sapere come si sia potuto autorizzare il
taglio del bosco in un’area di grande valenza ambientale. In un clima
assai teso, mentre da più parti si parla di denunce e di ricorso ai
probiviri, il presidente della Cooperativa Poggio dei Pini, l’avvocato
Giovanni Pittaluga, ha inviato una lettera al direttore dell’Unione
Sarda che qui riportiamo:
«Mi rivolgo alla Sua cortese attenzione in relazione all’articolo, a
firma Angelo Pani, apparso sull’Unione Sarda del 15 aprile scorso
recante in grande rilievo il titolo “Nuovo quartiere a Poggio dei Pini
che perde un bosco rigoglioso”. È di tutta evidenza che il sorgere di
una nuova lottizzazione possa incontrare delle opposizioni o riserve ma ciò
va fatto senza fornire ai lettori inesattezze che nuocciono all’immagine
e al patrimonio di una società come la nostra che, per giunta, non ha
scopo di lucro e la cui unica ricchezza è, per l’appunto, la bellezza
dei luoghi in cui tanti hanno scelto di vivere, la cui salvaguardia ha
sempre costituito obiettivo primario degli amministratori. Pertanto non ci
riconosciamo nel ruolo di distruttori cui l’articolista ci ha consegnati
né abbiamo mai sposato o condiviso le logiche mercantili dei taglialegna
dell’Ottocento».
«Per concludere - prosegue la lettera -, Le preciso che nessun leccio od
olivastro è stato abbattuto. Si è solo provveduto alla potatura di
alcuni carrubi malati e alla eliminazione di essenze infestanti, il tutto
con l’autorizzazione e sotto il controllo vigile del Corpo Forestale e
di Vigilanza Ambientale. Confido nel Suo senso di responsabilità affinché
la presente lettera venga pubblicata anche al fine di limitare i danni che
la nostra società potrebbe patire. Colgo l’occasione per invitarLa a
Poggio dei Pini. Potrà così constatare che “nessun bosco è andato
perduto”».
Lettera piena di garbo e di educazione, non v’è dubbio, e di
questo, al di là della diversità delle opinioni, la ringrazio. Se non
fosse per un particolare: copia di questa lettera con alcune righe di
accompagnamento, che mettono in dubbio la possibilità di pubblicazione
sul giornale, è stata distribuita tra gli abitanti di Poggio dei Pini
prima ancora che il legittimo destinatario, il Direttore dell’Unione
Sarda, l’avesse ricevuta. Non mi sembra un buon esercizio di stile.
Quanto poi alle «inesattezze» dell’articolo, sarò lieto di
accompagnarla nel vallone e di mostrarle i tagli di olivastri e lecci che,
con o senza il «controllo vigile del Corpo Forestale», sono stati fatti.
(A.P.)
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