Anno 2 numero 2

 

notiziario del GRUSAP

 

giugno 2001

 

in questo numero :

Subito emergenza L. Mannoni S. Migoni Il canadair Giacomo Cillocu
Assemblea annuale soci Silvia Scalas Organizzare il verda Gianluigi Bacchetta
Campagna antincendio Massimo Madeddu Varie ed eventuali V. Gabba M. Mannoni

(scendi col cursore per leggere gli articoli)

 

 

 

SUBITO EMERGENZA

Venerdì 1° Giugno Poggio dei Pini si è ritrovata, inaspettatamente, ad affrontare un grosso incendio che ha minacciato numerose case del nostro centro abitato. Questo prematuro avvio della campagna antincendio ha colto tutti impreparati, noi volontari, ma soprattutto gli enti istituzionali che si sono presentati a combattere il fuoco con attrezzature certamente non adeguate. E’ inconcepibile che  la Regione Autonoma della Sardegna faccia partire la campagna A.I. senza dotare gli uomini del Corpo Forestale di mezzi adeguati a fronteggiare tale tipo di emergenza; che la XXIII Comunità Montana di Is Olias, alla quale noi apparteniamo, non abbia ancora pronti i mezzi comprati con i soldi dell’intera collettività, e che il Comune di Capoterra affidi da qualche anno un fuoristrada con modulo Blitz A.I. alla Compagnia Barracellare che utilizza questo mezzo sia nei mesi invernali che in quelli estivi per pattugliare le campagne senza però quasi mai intervenire nei casi di incendio. Anche la nostra Cooperativa non è certamente esente da colpe: i suoi due mezzi A.I. hanno funzionato a singhiozzo, le strisce tagliafuoco non sono state curate in maniera adeguata visto che il fuoco ha trovato al loro interno delle erbacce che ne hanno pregiudicato l’utilità. Purtroppo anche il nostro apporto non è stato completo visto che siamo intervenuti solo con due dei nostri tre mezzi. Come tutti gli anni avevamo fissato l’inizio della Campagna A.I. al 15 giugno e pertanto Bremach non era ancora stato allestito. Nonostante ciò siamo riusciti a formare una prima squadra che alle ore 16.00 era già in azione, e durante la serata erano presenti sul territorio circa 40 operativi. spetta al più alto in grado della Forestale presente sul campo, e perciò tutti gli operativi del GRU.S.A.P. devono muoversi in base alle sue direttive. Inoltre vorremo nuovamente sottolineare che le attività del GRU.S.A.P. vengono realizzate esclusivamente grazie al contributo dei suoi Soci e degli Enti Pubblici e a tal proposito pubblichiamo le somme ricevute come contributo per l’anno 2000:

QUOTE ASSOCIATIVE      c/a LIRE             1.000.000
COMUNE DI CAPOTERRA LIRE                     2.000.000
REGIONE SARDEGNA  LIRE                     2.158.350
XXIII^ COMUNITA’ MONTANA  LIRE                     2.500.000

      Come sempre ringraziamo tutti coloro che, pur sprovvisti di attrezzature adeguate, hanno dato il loro contributo nelle fasi di spegnimento e cogliamo l’occasione per portarli a conoscenza che dal 15 giugno ha avuto inizio la Campagna A.I. Chi volesse partecipare all’attività estiva può venire a trovarci presso la nostra sede tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 19.00. Vorremo a tale proposito ricordare che durante gli incendi la direzione degli uomini e dei mezzi,

   

                

ASSEMBLEA ANNUALE DEI SOCI

Il 6 Maggio 2001 si è svolta l’Assemblea annuale del GRU.S.A.P., che ha registrato quest’anno una eccezionale partecipazione da parte dei soci: i presenti, fatta eccezione per i membri del Consiglio, erano infatti 22 (cifra straordinaria considerando che negli ultimi anni non si è mai superata quella di 10 unità). Ci auguriamo che l’anno prossimo siate ancora più numerosi! All’inizio dell’Assemblea si è provveduto alla elezione di tre “nuovi” membri del Consiglio, che sono andati a sostituire persone che, per motivi lavorativi e non, hanno dovuto rinunciare al loro impegno nell’Associazione. Da fine Gennaio erano stati cooptati i soci Massimo Madeddu, Stefano Migoni e Silvia Scalas, che il 6 Maggio, come da Statuto, hanno dato le dimissioni e sono stati rieletti dall’Assemblea. Il Presidente Luca Mannoni ha quindi esposto la relazione morale e finanziaria del Consiglio Direttivo, nella quale ha riassunto l’attività svolta durante la campagna antincendio dell’estate 2000 e le varie manifestazioni a cui il GRU.S.A.P. ha partecipato durante lo scorso inverno. Ha fatto notare in particolare come i contributi dagli Enti pubblici (Regione Sardegna e XXIII Comunità Montana) siano stati dimezzati, e come la cosa ci ponga non pochi problemi economici, visto che, fatta eccezione per le quote sociali, costituivano la parte più consistente delle nostre entrate. Prima del termine dell’Assemblea si è provveduto anche alla nomina dei Probiviri e dei Revisori. Le cariche sono state votate e assegnate in questo modo:

Probiviri: Presidente Gianni Marini, Effettivi Tommaso Atzeni e Claudio Magi, Supplenti Riccardo Mulas e Raffaele Angius.
Revisori: Presidente Luigi Mocci, Effettivi Donatella Mendolia e Francesca Melis, Supplenti Andrea Kovacic e Roberto Muntoni.

      

 Silvia Scalas               

 

IL CANADAIR

La soluzione vincente

  Siamo ormai abituati nel vederlo intervenire alla fine degli incendi, è stato invece studiato per opere di primo intervento, per estinguere fiamme provocate da incendi boschivi di grosse dimensioni, dove altri mezzi sono impossibilitati ad avvicinarsi, elicotteri e squadre a terra sono in sua presenza considerati mezzi per la bonifica. E' classificato cacciabombardiere pesante, trasporta 6.140 lt. d'acqua, velivolo anfibio, bimotore impiegato in operazioni antincendio, pattugliamento marittimo, ricerca, antinquinamento, soccorso, trasporto merci e passeggeri. Lo stato italiano dispone di 13 aeromobili (3 di scorta), operano per conto della protezione civile e sono gestiti (in maniera discutibile) dalla Sorem, società ricerche ed esperienze meteorologiche, base della flotta Roma (Ciampino).  Gestito con denaro pubblico, il costo del suo operato é di £ otto milioni ora, l'unità d'intervento migliore è di n. 2 aerei. In parole spicce un intervento da Roma per la Sardegna con due mezzi considerando la trasferta quattro ore a/r e due ore di intervento medio costano circa 100 milioni di lire a carico del contribuente. Questa spesa è dovuta per più della metà allo spostamento continente/isola e verrebbe dimezzata se un numero sufficiente di aerei fosse dislocato in Sardegna. Ora è noto a tutti che l'ambiente va salvaguardato sia per la vita dell'uomo che per la natura stessa, inoltre in Sardegna tutelare gli ultimi boschi e quel poco di verde che rimane significa tutelare agricoltura e turismo due voci importantissime, strettamente legate all'economia isolana. Ci si chiede se l'ipotesi di autodotarsi autonomamente di una flotta di aerei Canadair sia possibile, ma soprattutto che il governo regionale prenda in seria considerazione la salvaguardia dell'ambiente e non si faccia trovare impreparato come sempre davanti a questo fenomeno biblico che ferisce e danneggia ogni anno la Sardegna.

Giacomo Cillocu

   

         

CAMPAGNA ANTINCENDIO

L’intento di questo articolo è di far conoscere il nostro sistema operativo e le nostre attrezzature a tutti coloro i quali non hanno mai partecipato ad una campagna Antincendio. Quella che segue è una illustrazione del nostro piano antincendio tipo compresa una valutazione sulle migliorie che si vorrebbero  apportare. Premetto che: ogni anno l’attività del GRUSAP nel servizio preventivo inizia il 15 giugno e termina il 15 settembre, con orario giornaliero dalle ore 11,00 alle 19,00.

Queste le figure che fanno parte del piano A.I.:

Gli operativi, sono tutti soci con più di sedici anni (purchè abbiano ottenuto l’autorizzazione firmata dai propri genitori) o maggiorenni regolarmente tesserati. Avendo dato la propria disponibilità a partecipare alla campagna A.I., l’operativo viene istruito in merito alle tecniche di spegnimento e all’utilizzo delle attrezzature in possesso dell’Associazione.Tutti gli operativi sono assicurati contro gli infortuni (a cura del Grusap),  e saranno muniti di tuta ignifuga e di scarponi con suola anticalore

Gli autisti/caposquadra vengono selezionati dai Responsabili di settore in base alle esperienze di ciascuno da operativo, inoltre devono essere in possesso della patente B da almeno un anno ed aver già svolto attivamente una campagna antincendio. Sulla base di questi requisiti l’aspirante autista/caposquadra effettua un periodo di scuola guida in  fuoristrada e al termine di questa fase il Consiglio su proposta dei Responsabili di settore valuta se assegnargli l’incarico.

La fase operativa:

Durante la permanenza in sede, gli operativi sono in costante contatto radio con la vedetta della Poggio dei Pini e con quella della Forestale. La radio e il telefono sono i mezzi con i quali vengono richiesti gli interventi al Grusap. Alla ricezione di una chiamata, avendo a disposizione una squadra e almeno un mezzo, parte un gruppo di pronto intervento che in circa due minuti riesce a essere in movimento verso la zona a rischio. Qualora la prima squadra ritenga necessario l’aiuto di altri operativi e/o dell’altro mezzo, viene fatto ricorso ad un gruppo di operativi “reperibili” i quali, in genere, riescono a raggiungere la zona in un tempo variabile relativamente alla distanza e alla raggiungibilità della zona d’intervento (mediamente e senza grossi impedimenti, in 30 minuti).

Gli automezzi a disposizione del GRUSAP sono tre:

Land Rover con cisterna da 400 Lt.
Bremach con cisterna da 1500 Lt.
Campagnola per il trasporto persone (9 posti) e attrezzature, compreso un vascone trasportabile con capacità 5000 Lt. per il rifornimento d’acqua degli elicotteri.

Queste le novità che, a partire da quest’anno, si cercherà di introdurre per ottenere un’organizzazione migliore e una maggiore efficacia nell’intervento:

Il numero degli autisti per giornata verrà portato da uno a due, in questo modo si dovrebbero ridurre in maniera significativa i tempi d’intervento della seconda squadra. Con questa iniziativa anche il numero degli operativi in sede potrà e dovrà essere maggiore. Compare un nuovo ruolo, quello cioè di Operatore Radio, il quale avrà il compito di seguire ed aiutare tramite radio o telefono le squadre in movimento durante gli interventi, informarsi e informare costantemente i capisquadra sull’evolversi della situazione e sulle direttive di intervento. Dovrà altresì occuparsi di rintracciare telefonicamente i soci reperibili in caso di un grosso incendio, comunicando loro il punto di incontro in cui recarsi per essere prelevati dalla campagnola che li trasporterà nei luoghi di intervento.

Quest’ultima novità ci permetterà di evitare l’ammassamento lungo le strade percorse dai mezzi di soccorso degli autoveicoli con i quali i soci raggiungevano personalmente le zone in cui operare. Tutto ciò sarà possibile solo se si avrà un incremento del numero delle persone intenzionate a collaborare attivamente con il Grusap, altrimenti si dovrà “sfruttare” ancora una volta la buona volontà dei pochi soliti generosi, che per ovvi motivi non possono garantire la loro presenza in sede tutti i novanta giorni di campagna A.I.

                                                                                                                                                                                                           Massimo Madeddu

 

 

UN IMPEGNO PER LA NATURA

Quando, nei mesi scorsi, mi è stato chiesto di scrivere sul Giornale del Grusap, ho pensato di proporre una rubrica che trattasse le tematiche concernenti la scelta, cura e manutenzione del verde, sia per il fatto che mi occupo direttamente dello studio della vegetazione e perché ritengo che il verde sia il più grande patrimonio del nostro centro residenziale.

L’incendio dei giorni scorsi mi ha fatto però riflettere sulla necessità di affrontare e riproporre, negli articoli che seguiranno, il problema degli incendi e più in generale della pianificazione territoriale. Le due cose sono, infatti, strettamente correlate e di estrema attualità. Non passa stagione senza che il fuoco sfregi i nostri boschi o che disastri ambientali, come quelli della recente alluvione, mettano a rischio le nostre vite.

Alla base di tutto, credo ci sia una endemica e ormai cronica mancanza di pianificazione territoriale, sia a livello locale che regionale. Da oltre un decennio aspettiamo un piano urbanistico comunale, il recepimento dei piani territoriali paesistici e un piano di “rinascita” degno di tale nome, mentre invece si continua a gestire l’emergenza, anziché pianificare e programmare al fine di prevenire. Nel frattempo la Sardegna brucia, le alluvioni devastano i paesi, i periodi siccitosi sono sempre più frequenti e le attività altamente impattanti continuano a distruggere o a inquinare il nostro territorio.

Insomma, stiamo pagando oggi gli errori e le scelte sbagliate di ieri, fatte spesso in buona fede ma, determinate dalla mancanza di piani e progetti. Così, gli agricoltori vedono oggi compromesse le loro attività per effetto della salinizzazione delle falde, le urbanizzazioni selvagge portano ai disastri dell’alluvione e la mancata attenzione al problema degli incendi ad una perdita di superfici boscate e ad un rischio elevatissimo per le popolazioni. Il tutto assume toni ancor più drammatici se si pensa che la Regione, quest’anno, ha deciso di non rinnovare il contratto per i Canadair, il comune di Capoterra ha ritenuto sufficiente dotarsi di un fuoristrada con una cisterna da 500 litri e la nostra Cooperativa ha fatto poco di più, comprandone una più capiente ma che attualmente non funziona.

Per fortuna, come sempre, ci salvano il Grusap, tanti poggini disposti ad aiutarli e la buona sorte! Tutto questo non è però sufficiente, serve una pianificazione territoriale seria, che partendo dagli studi di base permetta di programmare gli interventi. Certo, non si può avere la velleità di risolvere i mali di una intera Isola, ma almeno si può cercare di gestire meglio il nostro territorio.

Proprio in funzione di tali considerazioni, nel 1997, ho presentato in Cooperativa un piano territoriale ed un decalogo per le aree verdi del nostro centro residenziale. Nel piano venivano proposte le fasi, i tempi, le azioni e le professionalità per realizzare gli interventi atti a prevenire, almeno in parte, i disastri verificatisi negli ultimi anni. Oltre a ciò veniva proposto un decalogo per le aree verdi e una relazione tecnica su come intervenire e con quali metodiche. I primi due elaborati erano frutto degli studi realizzati sul territorio (tesi di laurea), mentre la relazione fu presentata dal “Comitato verde” presieduto dal Dr. Luigi Pibiri e composto da diversi professionisti residenti a Poggio. Tutti gli elaborati furono molto apprezzati, protocollati e riposti in un cassetto, per tale ragione oggi, a distanza di cinque anni, mi sento di riproporre questi documenti (fig.1 e 2) e di trattare nelle prossime puntate i diversi argomenti accennati in questo breve articolo introduttivo.

Gianluigi Bacchetta                          

…. ALCUNE  REGOLE

1) Le aree verdi sono un patrimonio della collettività che non può essere alienato
2) Tale patrimonio deve essere tutelato, conservato e valorizzato.
3) Tutti i soci hanno il dovere di vigilare sulle aree verdi.
4) Qualsiasi intervento non può essere effettuato senza uno studio o un progetto.
. 5) Si debbono realizzare tutti quegli interventi necessari per garantire la sicurezza delle persone, delle case e delle aree stesse.
6) La direzione ed il controllo dei lavori  è demandata a tecnici specializzati.
7) L’esecuzione dei lavori va affidata a personale qualificato.
8) Tutti gli interventi all’interno delle aree si debbono effettuare manualmente.
9) L’utilizzo di mezzi meccanici è consentito per il ripristino delle strisce tagliafuoco, per il rifacimento delle strade e delle cunette.
10) Vanno evitati gli interventi nell’ambito delle zone ripariali, di cresta e sulle pareti rocciose.
11) La piantumazione o il reintegro di specie vegetali non può essere fatto con piante esotiche o non adeguate al tipo di habitat

A sinistra la Fig. 1 e sopra la Fig. 2 in cui viene

esposta la strategia di intervento.

VARIE ED EVENTUALI ……

LO SCERIFFO E’ ANDATO IN PENSIONE

Ci fa piacere salutare e ringraziare, su questo notiziario, per ciò che ci ha insegnato e per  la sua disponibilità dimostrata in tutti questi anni colui che noi tutti chiamamo abitualmente e affettuosamente “LO SCERIFFO” e che il 24 giugno ha appeso pistola e, inseparabile, cappellino al chiodo andando cosi in pensione dopo trentacinque anni di onorata vita poggina. 

A Poggio non  .. scatteranno più i calci in culo !!!  

Remigio ti aspettiamo fra i nostri operativi

 

MEMORIAL GM MUNTONI

Anche quest’anno si svolge il torneo di calcetto in ricordo del nostro amico Gianmarco, un ragazzo che aveva aderito all’attività del Grusap sin dall’inizio, credendo in quelli che erano gli obiettivi e gli ideali dell’associazione. Le partite si giocano sul campo di calcetto di Poggio dei Pini dal 26 giugno 2001.

 

IMPORTANTE

Segnaliamo a tutti i residenti a Poggio e Residenza in possesso di un indirizzo di posta elettronica che è possibile ricevere “Il Rudere” direttamente nel vostro Personal Computer. Basterà fornirci la vostra E-Mail specificando i vostri dati e l’indirizzo della abitazione. In questo modo possiamo garantirvi un recapito veloce, sicuro e comodo. Inoltre si ridurranno anche i tempi per la consegna del notiziario presso le cassette postali delle altre abitazioni.

GRAZIE                    

Tesseramento

Le quote sociali anche per il 2001 sono le seguenti:  

·        £.  5.000         soci giovani (under 18)  

 

·        £. 15.000       soci ordinari

·        £. 50.000       soci sostenitori  

ricordiamo che da quest’anno, per motivi organizzativi, la tessera ha la durata dell’esercizio sociale ovvero dal 1/1 al 31/12

 

Sito GRUSAP

Chiunque avesse materiale relativo ad articoli apparsi sulla stampa riguardanti l’attività del grusap è pregato di inviarli via e-mail a: 

grusapsito@hotmail.com

oppure recapitarli presso la sede

 

APERTURA SEDE

Ricordiamo che la Sede del GRUSAP resta generalmente aperta tutti i giorni dalle ore 11,00 alle 19,00 sino al 15 settembre.