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PER
LA CHIAREZZA…
Cari soci, gli ultimi mesi ci hanno portato una
polemica che ha pian piano provocato un polverone superiore a quanto
chiunque avesse potuto pensare e soprattutto volere, dunque ci
sembra giusto e doveroso fare chiarezza sulle troppe voci che vagano
per Poggio dei Pini.
Il Gru.s.a.p. ha nel suo D.N.A. il controllo
dell’ambiente e non poteva restare fuori da un dibattito
importante per tutta la comunità come quella della pulizia del
canalone.
Fatta questa premessa, spero inutile perché
scontata, vado a illustrare quello che leggerete in questo numero de
“Il Rudere” cercando di guidarvi nella sua comprensione.
Qualche mese fa siamo stati informati dell’inizio
lavori per la futura lottizzazione e tra queste informazioni ne
erano incluse alcune molto allarmistiche su alcuni tagli.
Da qui l’immediata convocazione del Consiglio
della nostra associazione, nel quale, abbiamo deciso di mandare una
lettera alla “Cooperativa” per esprimere le nostre perplessità
sull’opera che si stava portando avanti e dando la disponibilità
a collaborare per una consulenza sulla opportunità di proseguire
con quel tipo di pulizia oppure optare su un’altra linea.
A questo
punto sono partite, come mine impazzite, una serie di voci e
affermazioni da tanti interlocutori che, spesso e volentieri, hanno
utilizzato nomi inventati e dai quali abbiamo preso le distanze non
per paura di schierarci verso una posizione o un’altra, ma perché
la nostra posizione era già definita e non avevamo bisogno di
supporti, specie se offerti da persone mascherate dietro
“nickname” che sparavano sulla “Cooperativa” con altri fini.
Qualcuno a questo punto si chiederà – va bene
allora qual è la vostra (o nostra per i soci Gru.s.a.p.) posizione?
– questa posizione è indicata nella nostra corrispondenza con la
“Cooperativa” e ci vede decisamente contrari ad alcuni tagli
fatti su alberi di importanza secolare e rilanciamo la proposta di
una consulta di esperti del settore per affiancare, gratuitamente e
solo per il bene del territorio, la “Cooperativa” per i prossimi
lavori che riguarderanno l’ambiente.
Ora posso chiudere con: un monito a noi stessi
perché, constatata la difficoltà nel proporsi senza provocare
polemiche, cerchiamo di essere più chiari nelle nostre posizioni
(indicazione che può essere utilizzata gratis da tutti), un
suggerimento ai Consiglieri della “cooperativa” affinché si
rendano conto della serietà dell’opera della nostra associazione
di volontariato non solo quando si organizzano manifestazioni
ludiche ma anche in queste circostanze e infine a chi utilizza
queste polemiche per creare siti anonimi chiedo di avere un po’ di
coraggio perché le idee di tutti possono essere valide ma non siamo
abituati a confrontarci con mister X.
Gigi Mocci
|
Prot.n°1077
Carissimo presidente, abbiamo da qualche tempo sperimentato che ogni iniziativa, per
buona che sia, che attuiamo all’interno del nostro centro
residenziale è soggetta alla critica dei più disparati soci.
Cosi, con la nuova lottizzazione oltre i pareri favorevoli sono
giunti anche quelli negativi.
Ne ho raccolto alcuni che la prego di voler
analizzare.
Per la scelta dell’area che avete deciso di
lottizzare non c’e’ stato nessun commento negativo.
La nota dolente viene da com’è stato improntato il lavoro di
pulizia al di sotto dell’area prossima alla lottizzazione nel
vallone oltre la diga piccola, una zona riconosciuta da tutti di
pregevole valore ambientale.
Un’area che non era stata minata dal fuoco e che
quindi preservava una fittissima macchia mediterranea.
Purtroppo l’azione di pulizia ha portato numerosi
soci ad appellarsi al GRUSAP per intervenire sui lavori. Questi
ritengono che i lavori siano stati effettuati senza un doveroso
studio e da persone che non avevano le dovute conoscenze tecniche.
Naturalmente, in un primo momento, ho trascurato le
dicerie di questi soci. Questi, però, sono diventati sempre più
numerosi ed insistenti. Le parlo di una decina di telefonate di
rappresentanti d’altri soci, che hanno raggiunto come numero, a
mio avviso, un decimo dei soci della cooperativa.
Cosa mi hanno chiesto?
In primo luogo di avvisare la forestale con lo scopo
di far bloccare i lavori.
Di
promuovere un referendum per sapere se effettivamente i soci del
Poggio sono d’accordo alla costruzione di un ponte in una delle zone più belle e
incontaminate del territorio, a questo proposito vi chiediamo di
darci per scritto le intenzioni vostre su queste voci che circolano.
Di farvi creare e instaurare una consulta del verde,
cioè un gruppo, cioè un gruppo di persone laureate o con
appropriate conoscenze ambientali che vi forniscano gratuitamente
pareri, doveri e progetti sulle tematiche dell’ambiente nel nostro
territorio.
Di informare i vostri soci di quali sono i vostri
progetti con un notiziario.
Cosi come rappresentante di un associazione che ha
per obiettivo primario la salvaguardia del territorio sono dovuto
intervenire.
Ho cosi riunito il mio consiglio direttivo e questa lettera le porta
le nostre conclusioni.
La forestale l’avremmo voluta tenere fuori e
risolvere il problema in “casa”, ma sappiamo per certo che è già
stata avvisata.
La consulta del verde è un esigenza che dovete
sentire e fare vostra. Abbiamo trovato alcuni biologi, geologi ed
esperti del settore, pronti
a farne parte gratuitamente.
Per quanto concerne il notiziario ho fatto notare che voi lo mandate già.
La mia proposta è quella di
unire il nostro notiziario con il vostro e quello
delle altre istituzioni Poggine per ricreare quello che un tempo era
“ il giornalino del Poggio”.
Sicuro che v’interesserete dell'argomento ,
v’invito a rivolgere i temi di questa lettera al vostro consiglio
direttivo.
Vi chiediamo urgente risposta scritta per quanto riguarda le
decisioni della Cooperativa e un incontro con il Presidente fine a
chiarire una volta per tutte le scelte future che verranno
intraprese.
Rimanendo a vostra disposizione per qualsiasi
chiarimento, colgo l’occasione per rivolgervi i più cordiali
saluti
Massimo Madeddu |
LETTERA POGGIO
DEI PINI 13 MARZO 2002
Indirizzata
al GRUSAP
Prot. 345 D/5/f
Caro Presidente,
Riscontro la Sua protocollata l’8 c.c. per
concordare con Lei sul fatto che qualunque iniziativa si ponga in
essere vi sono sempre soci che formulano critiche senza fornire
soluzioni alternative.
Venendo ai fatti da Lei esposti debbo dire che, effettivamente
qualche socio si è lamentato del taglio di alcuni alberi (eucaliptus)
nelle zone dove dovranno sorgere le aree A2 ed A3. Qualche socio o
figlio di socio ha effettivamente chiesto l’intervento della
forestale ignorando che la stessa Cooperativa aveva avanzato
regolare istanza al Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della
Regione sollecitando interventi ed accessi puntualmente eseguiti.
Concludendo sul punto credo che opere di urbanizzazione e
costruzioni non si possano certo realizzare sopra le radici degli
eucaliptus.
Per quanto riguarda l’area sottostante la nuova
lottizzazione che ben pochi conoscono personalmente ho sentito solo
le lamentele del Vs. socio Giacomo Cillocu.
In ogni caso trattasi di operazione di pulizia volta
all’eliminazione di piante e rami secchi, al recupero di piante di
essenza pregiata soffocate da rovi e arbusti infestanti. Le
operazioni sono eseguite giusta delibera del Comitato Esecutivo con
l’intento di realizzare un’area svago con l’eventuale
realizzazione di servizi, sotto il diretto controllo della Società
e della Forestale.
Per quanto riguarda le scelte che la Cooperativa
effettuerà esse, come sempre, saranno comunicate ai soci secondo i
canoni tradizionali e, in quell’occasione, ne Verrete a conoscenza.
Vi ricordo, per opportuna norma, che il Consiglio di Amministrazione
ha gia un organo di controllo previsto dal legislatore. Non potete,
di conseguenza, chiederci di esercitare un’ulteriore attività di
controllo, peraltro preventiva, riguardante le mere intenzioni non
sorrette da delibere.
Restiamo anche in attesa di conoscere i nominativi
degli esperti biologi e geologi disposti a far parte della consulta
del verde.
Per quanto riguarda il giornalino unico è un
discorso che potremmo affrontare con tranquillità.
Concludendo voglio ricordare che, al pari di quanto
fa il Gru.s.a.p. nel proprio campo, chi amministra la Cooperativa
esegue il mandato della stessa sfruttando le risorse e le competenze
di cui dispone.
Per gli incontri richiesti sono a Vs. disposizione,
come sempre, ferma restando la rivendicazione delle nostre autonomie
operative.
Cordiali saluti.
Il
presidente
Avv. Giovanni Pittaluga |
LETTERA
GRUSAP 20 MARZO 2002
Indirizzata
al Presidente della Cooperativa e al Consiglio Direttivo
Oggetto: lavori nel canale adiacente lago piccolo
Con riferimento alla vostra lettera di risposta
relativa ai tagli di piante rispondiamo quanto segue: il Grusap è
un'Associazione che ha come fine nobilissimo, quello di tutelare e
salvaguardare la natura nel territorio di Capoterra, con particolare
riferimento all'area di Poggio dei pini, è un'Associazione
apolitica e apartitica che vanta 14 anni di attività nel settore,
è inoltre un'Associazione che opera all'interno della Protezione
Civile.
Ci teniamo a precisare che il nostro avviso
precedente era riferito non ai tagli riguardanti la nuova
lottizzazione (eucalyptus), bensì ai tagli di carrubi secolari
all'interno del canale ove scorre il rio S. Girolamo, ci dispiace
che abbiate capito male ed è per questo che ribadiamo con forza la
nostra posizione al riguardo.
Riteniamo che l'area interessata ai tagli (interno
canalone-diga piccola) sia di pregevole bellezza e di vitale
importanza per la natura del luogo, un'area che fino ad oggi si era
salvata da qualsiasi scempio di ogni tipo, in quel bellissimo sito
nidificano le upupe (proprio nelle cavità dei carrubi ora
distrutti), vive una famiglia di donnole, innumerevoli sono le tane
di conigli selvatici e lepri, caratteristiche che ne fanno un'area
che se pur vicina agli insediamenti abitati è ancora integra e di
importantissimo rilievo.
Il Grusap ritiene che tale area debba conservare le
peculiarità uniche di foresta incontaminata, e che ogni decisone in
materia riguardante la stessa, debba essere ben ponderata e presa
previa consultazione con esperti forestali o botanici, il Grusap a
questo proposito si avvale di collaboratori esterni specifici del
settore, che operano gratuitamente.
Chiediamo pertanto quanto segue:
1) Interruzione immediata
dei tagli (interno del canalone) |
2) istituzione di un
comitato permanente interno che dia supporto e suggerimenti
alla Cooperativa in materia di opere che riguardano la natura. |
3) Richiesta da parte del
Grusap di copia del progetto di taglio o di potatura
riguardante l'area in oggetto ove sono già stati avviati i
lavori |
* inoltre c’è dispiaciuto
che l'area sia stata interessata nonostante fosse inserita nel
concorso di idee e quindi nel nostro progetto presentato. |
Precisiamo che il Grusap
delibera all'unanimità quanto scritto in questa lettera e che ogni
sua decisione intrapresa è autonoma e indipendente da altre
iniziative di contestazione analoghe, inoltre specifichiamo che la
nostra presa di posizione ha come unico fine quello di apportare
miglioramenti per la comunità in materia ambientale.
Distinti saluti
Il Presidente
Massimo Madeddu
|
LETTERA POGGIO DEI PINI
10 APRILE 2002
Indirizzata
al GRUSAP
Prot 512 D/5/f
Oggetto: lettere dell’8 e del 20 marzo 2002
In riferimento
alle lettere in oggetto ed alla risposta gia fornitaVi è necessario
precisare quanto segue:
La Cooperativa Poggio dei Pini è governata da un
Consiglio d’Amministrazione formato da 21 Consiglieri
democraticamente eletti dall’assemblea dei Soci ed agli 819 soci a
cui gli Amministratori hanno l’obbligo di rispondere del loro
operato, non ad altri.
L’attuale Centro residenziale è il risultato di 36
anni di attività volontaristica dei tanti Amministratori
succedutisi nel tempo, che con le loro notevoli professionalità
hanno determinato i risultati che fanno della Poggio dei Pini una
lottizzazione che non ha eguali. Fin dalle origini della Cooperativa
il rispetto e la valorizzazione dell’ambiente sono stati
prerogativa fondamentale delle scelte compiute. Non è un caso se
nel 1998 è stato promosso il referendum per l’eliminazione della
lottizzazione dei lotti di montagna e nel 2001 il referendum per
l’eliminazione dei ripetitori tv.
Scegliere di valorizzare l’ambiente naturale, non
significa lasciarlo abbandonato a se stesso, allo stato selvatico,
facile esca per gli incendi che purtroppo anche nel nostro
territorio si verificano annualmente.
IL GRUSAP è una benemerita associazione che ha
l’apprezzamento incondizionato della Cooperativa per l’opera
meritoria finora svolta. La Cooperativa ne ha favorito la nascita e
sostenuto finanziariamente anche la crescita ma non gli ha mai
delegato il controllo delle sue attività. Ove i suoi dirigenti lo
ritengano opportuno può formulare suggerimenti alla Cooperativa, purchè seri e
appropriati, ma deve esserci piena consapevolezza che le
responsabilità delle decisioni è degli Amministratori della Poggio
dei Pini che debbono sempre valutare la fattibilità delle proposte,
il costo e la conciliabilità con le scelte urbanistiche e
l’interesse generale dei soci.
Preoccupa, invece, la Soc. Cooperativa ed il
Consiglio di Amministrazione che, in contemporanea con le Vostre di
cui all’oggetto siano state presentate, sia da parte di ignoti che
da persone accertate inesistenti, denunce contro la Cooperativa al
Corpo Forestale di Capoterra, a quello di Cagliari, al Genio Civile
e alla Sovrintendenza alle Belle Arti. Azioni, queste ultime, non
leali e provenienti da parte di chi non è amante del dialogo e del
rispetto dei principi statutari.
Cordiali saluti.
Il Presidente
Avv. Giovanni Pittaluga |
Passeggiata
Ecologica
E
bravo il Grusap!!!!!
Dopo
aver fatto “rinascere” con successo la tombolata dell'Epifania
nella freddissima palestra di Poggio, i ragazzi dell’associazione
antincendio sono riusciti a riportare un altro avvenimento molto
atteso dalla comunità poggina. Il 25 aprile, come da tradizione e
dopo alcuni anni di pausa, si è, infatti, nuovamente svolta la
Passeggiata Ecologica, attraverso un percorso campagnolo di 6 km (da
alcuni contestato perché un po’ troppo…..tortuoso) che
coinvolgeva tutte le zone di Poggio. Anche in questo caso la
risposta della popolazione non si è fatta attendere; sono stati,
infatti, circa un’ottantina i partecipanti alla camminata, numero
che è poi ancora aumentato per l’altrettanto tradizionale pranzo
post-passeggiata, dove almeno altre venti persone (forse spaventate
dall’idea di compiere una scampagnata di sei km…..) hanno
partecipato. Da notare poi il buon numero di presenze per cosi
dire.... “straniere”, provenienti cioè da Cagliari e dintorni,
ulteriore dimostrazione di come le campagne di Poggio rappresentino
un tesoro prezioso anche per chi non ci abita. Non potevano poi
certamente mancare i due punti di ristoro, dove merendine, acqua e
succhi di frutta hanno refrigerato (visto anche la calda giornata) i
concorrenti sempre più stanchi e provati man mano che
“passavano” i km. Chiaramente però il Grusap da solo non
avrebbe potuto garantire una cosi perfetta riuscita della
manifestazione; un GRAZIE speciale va cosi a Sig. Madero
(eccezionali come sempre i suoi malloreddus!!!!), a Don Alessandro
per avere prestato le sedie, alla Poggio Sport, che dopo avere messo
a disposizione la palestra per la tombolata, è venuta nuovamente
incontro alle esigenze del Grusap, concedendo la parte esterna del
Club House per lo svolgimento del pranzo. Un grazie va poi a tutti
coloro che hanno dato in qualche modo una mano, ai nuovi tesserati,
ai partecipanti ed infine a tutti gli operativi che hanno risposto
presente (un bravo ai consiglieri Cadeddu, Demontis e Kovacic che il
24, sotto una pioggia battente, hanno percorso 6 km per preparare il
percorso!!!). Insomma, grazie a tutti e……..alla prossima!!!!
p.s.
Per puro dovere di cronaca citiamo coloro che dovrebbero essere i
“vincitori”: si tratta di un trio, formato da Matteo Atzeni,
Marco Pinna e Francesco Narici, arrivati allineati all’ipotetico
traguardo!!! (usiamo il condizionale perché alcuni concorrenti, per
vari motivi, hanno optato per un percorso.......alternativo,
rendendo cosi difficile una classificazione......ma va bene cosi!!!!
N.d.r.)
Riccardo Mulas |
Le Grandi Manovre
e
che manovre!
Aria di primavera e tempo di pulizie.
Non proprio le pulizie della nostra casa ma lavori sull’ambiente,
sull’habitat poggino, sulla flora e sul terreno.
A molti di voi non saranno sicuramente sfuggite le
operazioni di pulizia che negli ultimi anni vengono realizzate
all’interno del nostro territorio, del nostro bel centro
residenziale, sempre che si possa ancora definire “bello”.
Questi lavori probabilmente volti ad uno scopo teoricamente logico e
utile, persino ad un occhio poco acuto potrebbero sembrare un po’
grossolani e maldestri. Lungi da me volermi proporre come esperto di
ambienti naturali e pulizie forestali ma, dopo aver raccolto una
grande quantità di pareri e proteste da parte di soci e abitanti
del Poggio, penso che evidentemente qualche riserva sulla “qualità”
di tali lavori possa essere anche considerata lecita.
La pulizia dovrebbe rientrare in un progetto consigliato dal
Dipartimento Difesa Ambientale atto a prevenire e limitare la
possibilità di innesco e diffusione degli incendi boschivi.
Dato che la minaccia del fuoco è qualcosa di
dolorosamente reale e costante dalle nostre parti, il progetto di
pulizia è sicuramente un’iniziativa apprezzabile e non certo
errata a patto che la pianificazione e la realizzazione siano
affidate a personale competente ed esperto.
Purtroppo, spesso, una volta osservato ciò che
rimane dopo le pulizie è possibile rimanere delusi. Chiunque sia
l’addetto ai lavori sembra aver investito forse troppe energie
nell’opera, magari calcando un po’ troppo la mano. Nelle pinete
il sottobosco ha ricevuto un trattamento tutt’altro che leggero,
forse un tantino esagerato.
Ci si rende conto che va bene la pulizia ma con il
senso del giusto limite. Rendere una zona di bosco (tenendo conto
del variabilissimo concetto di bosco) maggiormente sicura se pur mai
del tutto libera dal rischio di incendio deve significare davvero
una quasi totale distruzione di tutte le specie che non siano alberi
adulti? E la salvaguardia della fauna del sottobosco? Chi vigila
sull’operato di questi lavoratori?
Di una cosa credo di poter essere certo, non si tratta di un lavoro
che possa essere affidato a persone qualsiasi a meno che queste non
abbiano, nel caso, una buona guida.
Il prezzo da pagare per poter stare più tranquilli a
casa propria in certi casi può risultare elevato, ma ritornando
alla considerazione che ovunque ci sia del combustibile, siano anche
soltanto alberi, non si può eliminare il rischio di innesco delle
fiamme, è possibile ottenere un giudizio sulla bontà dei lavori
effettuati per stabilire in modo apprezzabile se non si sia trattata
di una spesa in natura oltremodo esagerata?
Certo che se eliminassimo anche i pini, le querce e
tutto il verde e lasciassimo soltanto la terra e i sassi saremmo
enormemente più sicuri…ma sarebbe anche molto triste vivere in un
luogo così desolato.
Le zone verdi sono molto cambiate ultimamente da come
le ricordo io, e non soltanto io, rispetto ad esempio a 15 anni fa o
anche a 10 se non ci si vuole allontanare troppo. Il passare del
tempo ci porta conoscenze più avanzate e anche maggiore
consapevolezza dei rischi e dei pericoli. Le due cose dovrebbero
procedere fittamente intrecciate altrimenti si correrebbe il rischio
di compiere eccessi nell’una o nell’altra direzione. E
l’eccesso in genere si rivela portatore di grossi problemi e
fastidi.
Dato che i fondi per la realizzazione di questi lavori volti a
garantire la maggiore sicurezza della popolazione vengono di sicuro
stanziati ogni anno e con molta probabilità se ne possono
richiedere altri nel caso servano, non vedo per quale motivo si
debba rinunciare a salvare “capra e cavoli” per usare una nota
metafora. Esistono giovani esperti nel settore ambientale,
portatori di conoscenze nuove ed evolute che potrebbero pianificare
e seguire un’opera di questo tipo: perché non servirsene?
Un braccio che si muova senza una competenza che ne
diriga gli sforzi può soltanto procurare danni.
La scelta delle persone più adatte a lavori così
delicati non dovrebbe dipendere da legami di amicizia o di
conoscenza, ma dalla fiducia derivante da una comprovata
preparazione ed esperienza professionale.
Nel caso in cui non si sappia cosa fare sarebbe forse
meglio non fare.
Ultima operazione di pulizia che, al momento attuale,
possiamo apprezzare è quella effettuata lungo il Rio S. Girolamo,
nel tratto che va dal lago piccolo sino alla zona sportiva e oltre.
Al di là del fatto che i lavori siano stati effettivamente
autorizzati dalla Forestale, il modo col quale gli operatori hanno
agito e gli sfregi ecologici ai quali potete assistere, non possono
lasciare indifferenti.
Non per essere ripetitivo ma mi sembra difficile
credere che chi avrebbe dovuto occuparsi dei lavori li abbia
programmati nel migliore dei modi possibili ma che semplicemente si
sia “mosso” con una certa avventatezza e leggerezza.
Ricordiamo che quando si tratta di ambienti naturali
il conto che dovremo pagare e che ci deve far pensare non è tanto
quello economico quanto in salute, se non nostra di chi ci seguirà
in futuro….e la natura presenta sempre il conto in un modo o in un
altro.
Oltre a queste considerazioni di carattere più
generale infine, ve ne sono alcune ugualmente non meno trascurabili:
chi ha scelto di abitare in un posto come il nostro centro
residenziale lo ha fatto anche per l’aspetto affascinante e
avvolgente della flora locale, per la bellezza che ne emana e per le
emozioni che può suscitare; oltre alle persone ci sono anche altre
specie che vi abitano e nondimeno hanno bisogno di essere tutelate
(non avendo poi possibilità di manifestare direttamente il loro
eventuale disappunto).
E’ normale che la nostra Cooperativa si mantenga
vitale grazie alle nuove lottizzazioni, alla costruzione e vendita
di nuove abitazioni che garantiscono un notevole contributo
economico, è anche comprensibile che non si può, per ovvi motivi,
costruire senza una accurata pulizia e assestamento dell’area
interessata, ma non è necessario trascurare o mettere in secondo
piano tutto il resto operando anche in quelle zone che non saranno
comprese nel nuovo progetto edilizio e che dovrebbero esserne la preziosa cornice.
Volfango Gabba |
CANALONE…
Vorrei
andare a vivere a Poggio dei Pini nella nuova lottizzazione. La zona
mi attrae perché è inserita
bene nell’ambiente naturale. Pensate che in
quest’area, perfettamente pianeggiante, c’è il laghetto
piccolo con le ninfee messe a dimora da un socio amante della
natura, è presente addirittura una sequoia che vivacchia dal
periodo dell’alluvione perché la furia dell’acqua ha messo a
nudo le sue radici. E’ una bellissima zona con vari ricordi del
passato come la cisterna d’irrigazione dell’azienda agricola
Donna Maria Saggianti o la sua dighetta in disuso sottostante alla
nuova che forma una bellissima cascata che si butta in uno splendido
canalone con olivastri, lecci, carrubi monumentali e possenti
macchioni di lentischi che circondano e proteggono tutta l’area.
La cooperativa potrebbe valorizzare tutta l’area, magari mettendo
qualche idrante antincendio utilizzando la condotta idrica che passa
proprio nella zona, i carrubi vorrebbero delle cure appropriate
perché sofferenti a causa della lunga siccità. Si potrebbe pensare
di collegare la zona attraverso una vecchia e affascinante stradina
esistente delimitata da vecchi muretti a secco che tuttora si
trovano in buono stato.
Purtroppo
questo non è più possibile perché il canalone è stato violato
con tagli, potature e fuochi tecnicamente inopportuni, la capanna di
Remigio è stata eliminata, nella cascata ogni volta che piove più
di 20 mm tracima la condotta fognaria della strada 33 e speriamo
tutti che si possa rivedere il progetto del ponte per collegare
l’area.
Su
quest’argomento si stanno versando fiumi d’inchiostro di vari
soci che qualvolta hanno voluto strumentalizzare l’argomento in
modo anonimo. La
posizione del Grusap sui
fatti è più che mai chiara come lo è stata per altri fatti dove
ci siamo pronunciati con proposte alternative che mancano in tutti
gli interventi che abbiamo letto recentemente. Recuperiamo il tempo
perso e i Presidenti (Grusap e Coop) evitino di mandare circolari
che non fanno altro che confondere i
soci. Voltiamo pagina con un
confronto aperto e franco che da sempre
ha contraddistinto l’operato dell’associazione.
Perché possiamo dire a gran voce di essere da sempre in
prima linea nella difesa della natura senza nessuna ambiguità.
Corrado Sulis |
Assemblea
Annuale dei Soci 2002
Sabato 4 Maggio, alle ore 16:00, si è
tenuta la consueta Assemblea Annuale dei Soci.
Dopo aver proceduto alla nomina del
Presidente e del Segretario dell’Assemblea, si è dato il via alla
discussione dei punti all'ordine del giorno. Il Presidente Massimo
Madeddu ha dato lettura della Relazione Morale del Consiglio
Direttivo per l'anno sociale appena trascorso. Si è poi passati
alla discussione e all’approvazione del bilancio consuntivo 2001 e
del bilancio preventivo
2002, entrambi votati all'unanimità.
I soci Mocci, Demontis e Kovacic, entrati a far parte del Consiglio durante
l'anno appena trascorso in sostituzione degli ex-Consiglieri Scalas,
Migoni e Mannoni, sono stati confermati dall'Assemblea. Cosi come è
stato confermato Presidente del Consiglio dei Revisori Roberto
Muntoni.
Purtroppo, vista la (solita) scarsa affluenza di Soci all'Assemblea, non
si è potuto deliberare circa la modifica dell'Articolo 2 dello
Statuto del Gru.S.A.P. . Il Consiglio proponeva di modificare detto
articolo dello Statuto al fine di poter ottenere il riconoscimento
quale Associazione operante in ambito della Protezione Civile. Il
Gru.S.A.P. già da tempo sta operando non più nel solo ambito della
protezione ambientale, tuttavia, per l'attuale mancanza di
previsione, nello Statuto, della possibilità di operare anche in
altri campi oltre a quello ambientale, l'associazione non può
ottenere l'iscrizione all'Albo della Protezione Civile. Per adeguare
lo Statuto è necessario il voto favorevole della metà più uno dei
Soci aventi diritto di voto. Il
Consiglio convocherà dunque a breve
un'Assemblea Straordinaria alla quale invitiamo sin da ora tutti i
soci a partecipare, in modo da poter dar luogo alla votazione.
Andrea Kovacic
|
Relazione morale per l’assemblea dei soci del
2002
Cari soci,
in apertura di Assemblea vi comunichiamo i mutamenti
avvenuti all’interno del Consiglio Direttivo nell’ultimo anno;
il presidente Luca Mannoni e i consiglieri Silvia Scalas e Stefano
Magoni, ai quali va il ringraziamento di noi tutti, hanno rassegnato
per motivi personali le proprie dimissioni. In loro sostituzione
sono stati cooptati, dal Consiglio, i soci Luigi Mocci, Andrea
Kovacic e Federico Demontis.
A causa della cooptazione di Luigi Mocci in seno al
Consiglio, è rimasto vacante un posto all’interno del Collegio
dei Revisori che è
stato occupato da Roberto Muntoni in quanto nominato supplente
nell’ultima Assemblea.
ATTIVITA’
SOCIALE 2001
Nell’anno 2001 l’attività sociale ha avuto un
rallentamento: le iniziative invernali del GRUSAP quasi inesistenti,
la sede non è stata aperta con la regolarità che la nostra
associazione richiederebbe, non è stata fatta la “giornata
dell’albero” a causa della mancata consegna delle piantine. E’
mancato forse anche quel poco entusiasmo che è sempre stata la
linfa vitale del GRUSAP e che non ha permesso di cambiare marcia in
corsa.
L’estate è stata lo specchio dell’inverno, vi è
stato il più grosso incendio d’inizio campagna che
l’associazione possa ricordare. Nonostante ciò la popolazione non
ha avvertito pericolo.
Cosi durante la campagna estiva si è dimezzato il numero degli
autisti e il numero degli operativi in sede non è mai stato
sufficiente a coprire la totalità dei turni. E’ logico che questa
situazione non ha fatto altro che aumentare il malcontento dei
nostri soci e degli abitanti di Poggio dei Pini. Alcuni sono
arrivati a colpevolizzare il Consiglio, prontamente gli è stato
spiegato che il Consiglio ha solo l’obbligo di organizzare al
meglio la campagna A.I. , ma che non può costringere le persone a
effettuare la prevenzione.
ATTIVITA’
SOCIALE 2002
A fine ottobre 2001, come gia detto, in seguito alle
dimissioni di Luca Mannoni è stato nominato Presidente Massimo
Madeddu che ha accettato di ricoprire questa carica con l’intento
di riportare l’associazione a quella che era la sua vitalità di
un tempo.
E’ stato presentato e approvato dal Consiglio un
progetto operativo per la stagione 2002, progetto illustrato nel
nostro notiziario di Gennaio; purtroppo dobbiamo ammettere che il
progetto era forse troppo ampio per le nostre potenzialità attuali
e che per causa di forza maggiore non siamo stati in grado di
espletarlo in tutte le sue parti.
Ci rincresce, in particolare , di non aver potuto
creare un erbario che rientrava nelle attività da svolgere in
collaborazione con le scuole medie di Poggio. Cercheremo di
promuovere l’iniziativa l’anno venturo, cosi come cercheremo di
creare un archivio video-fotografico sulla flora e sulla fauna
locale per poter organizzare anche qualche proiezione.
Ad ogni modo le attività dell’ associazione sono state
numerose. A dicembre abbiamo avuto un incontro con il Presidente
della cooperativa per i rinnovi dei contratti di comodato della
sede, del Bremach e di quello relativo alla cosiddetta
“officina”. I primi due sono stati rinnovati per cinque anni, il
terzo per un solo anno. Il 16 dicembre abbiamo collaborato alla
realizzazione del 2° duatlhon del lago. Il 6 gennaio è stata
organizzata la prima “tombolata” del GRUSAP, la manifestazione
ha richiamato un ingente pubblico
e fruttato la vendita di ben 500 cartelle, ringraziamo ancora le
numerose ditte e negozi del vicinato che hanno contribuito alla
riuscita della manifestazione con la donazione dei premi messi in
palio. Il 21 marzo siamo stati a Nuoro per la “giornata della
memoria e dell’impegno per le vittime della mafia”.
L’iniziativa , crediamo, non abbia bisogno di ulteriori commenti.
Si sono svolte anche una giornata ecologica, con la partecipazione
degli alunni delle scuole medie e la dodicesima festa dell’albero,
a cui ha aderito un buon numero di amici del GRUSAP. Oltre alla
giornata ecologica ci ha fatto piacere l’attività svolta a
contatto con le scuole, quest’inverno infatti abbiamo fatto una
“festa dell’albero” nella scuola materna di Poggio, ben due
simulazioni di evacuazione nelle scuole elementari di Capoterra e
Frutti d’Oro ed una bellissima “passeggiata ecologica” con le
scuole medie di Poggio. Negli ultimi mesi la sede è sempre stata
aperta il lunedì sera ed è nostra intenzione aprirla anche il
sabato mattina sin dal mese di ottobre, per poter permettere un
maggiore contatto fra i nostri soci. Tra gli altri impegni, stiamo
cercando di creare una consulta comunale per il volontariato con lo
scopo di coordinare le attività delle associazioni di Capoterra,
tutto ciò non comporterà la perdita di identità e autonomia di
ciascuna singola realtà. Abbiamo inoltrato la domanda per essere
ammessi al albo del “Dipartimento di Protezione Civile”,
iscrizione che ci permetterà di
richiedere i rimborsi spese per eventuali interventi durante
le calamità.
CANALONE
STRADA 33
Ma
ora veniamo all’ultimo intervento effettuato dal GRUSAP in
tematiche ambientali, naturalmente ci riferiamo alla odissea dei
lavori nella zona al di sotto della str. 33. Per i meno pettegoli,
che non sanno di cosa si tratta, ecco la “notizia”. E’ stato
dato in appalto, ad una ditta, il lavoro di pulizia del vallone al
di sotto della diga di Pauliara., la ditta ha operato con ruspe e
motoseghe, ma anche con braccianti. Il GRUSAP ha subito chiesto
chiarimenti alla ditta ed alla Cooperativa in merito ai lavori in
corso, dalla ditta non ci aspettavamo altro, se non la conferma che
stavano eseguendo degli ordini. Cosi, dopo aver mandato una lettera,
il Presidente Madeddu si è recato dal Presidente e vice Presidente
della Cooperativa per dei chiarimenti. In particolare ha chiesto il
motivo dei tagli, se esisteva un progetto scritto e soprattutto, in
mancanza di questo, l’interruzione immediata dei tagli. Il sig.
Atzori gli ha illustrato i motivi di tale operato affermando che la
pulizia si è resa necessaria perché le piante ed in particolare i
carrubi erano infestati dai rovi, fin nella sommità delle cime.
Inoltre sempre numerosi carrubi risultavano marci all’interno e
cosi come si fa per la carie nei denti umani è stata necessaria
l’asportazione della parte malata rendendo cosi necessaria una
drastica potatura delle piante per far si che queste germogliassero
sane. Il Presidente Pittaluga ha illustrato a voce cosa la
cooperativa ha in cantiere per quel vallone. Il progetto prevede la
creazione di un accesso all’area dal lato della strada 33, ora
quasi inaccessibile; una piccola vasca con pesci rossi sfruttando
delle insenature naturali presenti ai piedi di una cascata di circa
cinque metri e un percorso naturalistico con panchine in pietra che
attraversa tutta la valle. Entrambi hanno fatto notare che il tutto
è stato fatto per il bene della comunità anche dal punto di vista
economico. In primo luogo per un fatto di costo della realizzazione,
infatti, dando la legna, la ditta non ha richiesto denaro per
l’intervento, in secondo luogo perché un lotto con un terreno
vergine confinante si vende ad un prezzo irrisorio, ma con un parco
naturalistico si può strappare un prezzo ben più ragionevole
quindi con beneficio per le casse sociali della cooperativa stessa e
quindi di tutti noi soci. Hanno altresì aggiunto che per giudicare
il lavoro dovremmo attendere almeno cinque anni, per dar tempo alle
piante di rigenerarsi più rigogliose e soprattutto più sane. E’
naturale che siano state richieste e concesse tutte le
autorizzazioni legali necessarie, mancano, purtroppo, di un progetto
scritto. Contemporaneamente sono iniziati i lavori di pulizia di
tutte le altre aree verdi. Questi si rendono necessari per obblighi
di legge. Il GRUSAP è consapevole che ogni proprietario fa ciò che
vuole del proprio giardino, che il Direttivo della Cooperativa ha il
dovere di effettuare tutte quelle mansioni che si rendono necessarie
per la sopravivenza della Società e che alcune persone preferiscono
gli immensi prati inglesi all’intricata
macchia mediterranea. Ma, visto che la Cooperativa è formata da
circa ottocento soci con le idee più disparate, non sarebbe meglio
creare un progetto del verde che individui le aree da fare a prato e
quelle da lasciare vergini? Almeno in tale modo si può discutere
prima che un’area venga toccata. A tal proposito noi vogliamo
proporre ai soci della Cooperativa di creare un “Comitato del
verde “ costituito da esperti, che diano il loro contributo
gratuitamente al pari dei Membri del Consiglio Direttivo. Questa
richiesta di collaborazione verrà proposta con il prossimo numero
del”Rudere”.
ESTATE
2002
Per
concludere vi ricordo
che dal 15 giugno riprenderemo la lotta agli incendi. Prima di
questa data organizzeremmo un corso per autisti e per operativi.
Ringraziandovi per l’ attenzione, vi rivolgiamo i nostri più
sentiti saluti.
IL CONSIGLIO
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VARIE
ED EVENTUALI |
GRUPPO
SARDEGNA
ESERCITAZIONE
17-18-19 MAGGIO 2002
Venerdi, sabato e domenica il GRUSAP sarà impegnato
nell’esercitazione di Protezione Civile a livello regionale
che si svolgerà nel territorio di Capoterra, il campo base
sarà allestito presso la XXIII Comunità Montana “ Is Olias”.
All’interno di questa
esercitazione sono previste attività antincendio, evacuazione
scuole, ricerca dispersi in montagna e in mare, e tante altre
forme di soccorso.
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Sito
GRUSAP
Chiunque
avesse materiale relativo ad articoli apparsi sulla stampa o
materiale fotografico riguardanti le attività del grusap è
pregato di inviarli via e-mail a: grusapsito@hotmail.com
oppure
di recapitarli presso la sede |
APERTURA
SEDE
Ricordiamo
che la Sede del GRUSAP resta generalmente aperta tutti i
lunedi dalle ore 18,00 alle ore 20,00. Per ogni altra esigenza
potete lasciare un messaggio nella segreteria telefonica al n°
070725628
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Il
GRUSAP
è
un’Associazione iscritta al n° 31 del Registro Generale del
Volontariato di cui alla
L.R.
13/09/1993 Settore Ambiente, Settore Protezione Civile con decorrenza
22/06/1993 |
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