Vedi musica da camera strumentale

Vedi musica da camera vocale

Vedi musica da camera strumentale per un esecutore

Vedi musica da camera vocale

 

per attrice o mimo (1965)

ORGANICO : attr. (att.)/mimo, perc. (un esecutore)

DURATA : 4’30" circa

EDITORE : Semar, Roma

- Questa partitura costituisce, con altre tre (per voce, clarinetto, pianoforte) l’insieme degli Esercizi, che possono essere eseguiti singolarmente oppure insieme. In tal caso "i diversi pezzi si incontrano solamente in sede di esecuzione". E’ ribadito in queste note per l’esecuzione premesse alla composizione per pianoforte e valida anche per tutti gli altri, il concetto di improvvisazione e di "esercizio". Nel testo della partitura per mimo troviamo ancora una volta il termine "Sperimentare" ed una frase che ripropone il problema del potere nella società: "La comunità - Il potere dev’essere sempre come fra pareti di vetro". La prima pagina presenta una descrizione particolarmente interessante degli Esercizi che "giocano su tre piani indipendenti: testo significante, eventi sonori e moti del corpo. L’esecutore deve mantenere per ognuno dei tre piani un tipo di comportamento: Il testo […] rilevandone il senso; gli eventi sonori, come connettivo fra la parola e il moto corporeo; quest’ultimo, sempre febbrile, ma statico". Guaccero indica tra gli "eventi sonori" quelli "manuali" che implicano fra gli altri il "battere di mani aperte" e "sfregare su palloncino, su metallo, con unghia", "colpo su carta, su metallo, carta oleata accartocciata, elastico su carta arrotolata vetro tritato in pestello, asciugacapelli". Il pezzo è a carattere gestuale ed è dedicato a Sylvano Bussotti e Romano Amidei.

REGISTRAZIONI

- Vincenzo Cozzi, mimo, Guglielmo Pernaselci, pf.
Registrazione dal vivo effettuata il 15 novembre 1989 nella versione per mimo e pf.
Durata 8’20"

 

(1978)

ORGANICO : s., att., attr./mimo, tastierista

DURATA : 40’ circa

Proprietà dell’autore

- In realtà non si tratta di una vera e propria partitura ma di progetti per improvvisazione. Probabilmente è il titolo del materiale usato per gli spettacoli realizzati da Guaccero insieme ai collaboratori del gruppo Intermedia: Lucia Vinardi, s., Lidia Biondi, attr./mimo, Claudio Conti, att.

 

azione con suoni per 4 esecutori (1979)

ORGANICO : 4 esecutori

DURATA : variabile

Proprietà dell’autore

PRIMA ESECUZIONE : Ancona, 29 aprile 1980, Teatro Sperimentale - Secondo Congresso Nazionale Complessi Musicali Autogestiti e Sperimentali
Antidogma Musica: Claudio Montafia, Giovanna Salvatori, fl., Dora Filippone, ch. e mand., Lucia Donnini, pf., Carmine La Vecchi, ch. e perc., Enrico Correggia, coordinatore

- La partitura è costituita da "9 fogli di materiali e da una matrice. I materiali comprendono 8 scene ed 1 finale". Il pezzo è dedicato ad "Antidogma Musica". Si tratta di "materiali musica" e "materiali teatro", desunti da precedenti composizioni: Scene del Potere, Negativo, Elenchi, Nuovo Incontro (per l’azione teatrale); Mille e non più mille, Interno-esterno, Black out, Luz (come materiale musica). Esiste anche un’altra composizione intitolata Matrix 2 non citata in alcun catalogo precedente [v. sotto].

REGISTRAZIONI

Antidogma Art-Ensamble
Federica Lotti, fl., Dora Filippone, ch. Lucia Donnini, pf. e clav., Enrico Correggia, perc.
Registrazione dal vivo effettuata il 21 dicembre 1982 a Roma, Auditorium della Rai al Foro Italico.

 

(1980 ?)

ORGANICO : s., fl., vc., tb., perc.

DURATA : 1h 3’ ca.

Proprietà dell’autore

- Esiste soltanto il lucido della partitura che consiste di "5 fogli di materiale musica e 5 fogli di materiale teatro, 1 foglio di matrice, 1 foglio di finale 1980 , 1 rotolo di negativo, i pezzi esercizio e glossa ". La composizione risulta costituita in gran parte da materiali già utilizzati in Matrix (filo rosso), ed altri scritti "tenendo conto dell’organico di Nuove Forme Sonore " a cui il pezzo è dedicato. Ma, come scrive nella premessa, "può essere scelto un organico diverso, purché compatibile con i materiali". I materiali "musica" e "teatro", che ripropongono sezioni di composizioni precedenti, sono più esattamente: Mille e non più mille, Interno-esterno, Black out, Luz (per la musica); Scene del Potere, Negativo, Nuovo Incontro, Rappresentazione, Elenchi (per il teatro). Sono state composte appositamente le sezioni Matrix, Marcia, Lettera pensosa, Finale. L’anno di composizione può essere soltanto posteriore al 1979 anno in cui Guaccero ha terminato il primo pezzo dallo stesso titolo. Anche qui l’azione si svolge sul palcoscenico (in tre zone deputate), in sala (in due zone ottenute anch’esse con la luce dei riflettori) e lontano dalla sala (foyer, ingresso, strada). Gli elementi presi in considerazione sono: "azione", "suoni", "luce", articolati in una sorta di contrappunto. La pagina iniziale, riassuntiva dello schema esecutivo presenta le diverse sezioni in cui si articola il lavoro: Ouverture, durante la quale l’azione si realizza con i 5 esecutori "seduti in proscenio come per concerto" che utilizzano ciascuno un materiale-musica, mentre la luce è al massimo dell’intensità; Intermezzo, Esercizio (Aria), Contrapunctus I (Musica), Contrapunctus II (Teatro), Glossa, Contrapunctus II (Teatro Musica), Finale, Ripresa. In queste altre sezioni gli esecutori sono semi-visibili, o scompaiono e appaiono rapidamente alla vista, oppure rimangono immobilizzati "ad ogni accensione di luce", o anche "uno dei 5 in rilievo". Nella "ripresa" l’azione si porta lontana dalla sala. Anche la luce diviene un vero e proprio parametro, con 5 livelli di intensità diversi, la possibilità di oscillare, di crescere e diminuire. Sulla prima pagina, riassuntiva, si danno le durate parziali dei vari interventi e stati di avanzamento della scena e la durata totale, stabilita in 1h e 3’ anche se nella premessa avverte che "le indicazioni di durata siano prese con flessibilità". Infatti l’autore dà le durate totali e parziali e la realizzazione degli musicali/teatrali.


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