Apparato
VHF
Per chi
è obbligatorio Le unità da
diporto abilitate a navigare oltre 6 miglia dalla costa senza
limiti, ma con le attuali norme anche fino a 12 miglia dalla costa
con la targhetta CE- devono avere a bordo un apparato
radiotelefonico in vhf omologato dalle PT e la cui istallazione sia
stata collaudata dagli ispettori PT. Non sono più obbligatorie
invece (art 18 del Decreto legislativo 436/1996 integrato dall'art.4
del Decreto legislativo 205/1997 e dall'art. 14 della legge 413/98)
le ispezioni ordinarie periodiche che le PT avevano cercato a più
riprese di imporre agli utenti. Il collaudo degli impianti fissi
istallati a bordo delle unità da diporto è di competenza degli
ispettori delle PT sia che l'apparato venga utilizzato per le
comunicazioni di sicurezza e soccorso, sia che abbia un contratto
anche per il traffico commerciale (abbonamento con una delle due
concessionarie autorizzate, Telecom o Telemar). L'utente può
scegliere se limitare l'utilizzo alle pure comunicazioni di
sicurezza e soccorso o allargarlo al traffico commerciale. Questa
seconda possibilità può essere conveniente se si naviga
prevalentemente in aree di mare non coperte dai telefoni cellulari.
L'impiego di questi ultimi a bordo delle unità da diporto è libero e
non sottoposto a restrizioni di alcun tipo. NB= Il
pagamento del contestato canone di £ 10 mila all'anno è stato
abrogato dalla legge 413/98 art.14
La licenza Per utilizzare
l'apparato in Vhf occorre avere la licenza RTF (certificato limitato
radiotelegrafista) per il diporto. Va chiesta alle PT, mentre dalla
competente Capitaneria di porto occorre ottenere: per le
imbarcazioni il nominativo internazionale: per i natanti il
corrispettivo, che è l'indicativo di chiamata. NB= In attesa
della licenza RTF, che le PT rilasciano generalmente con forti
ritardi, l'Autorità marittima (Capitaneria o Ufficio circondariale)
rilascia ua licenza provvisoria al momento della richiesta del
nominativo internazionale (o indicativo di chiamata) che vale fino a
un anno.
Il
VHF portatile Ove non è
obbligatorio l'apparato fisso, può comunque essere tenuto a bordo un
apparato portatile (palmare) purchè omologato dalle PT. Il portatile
non richiede collaudo, ma deve essere accompagnato dal certificato
di omologazione PT. NB= Alla fine di
una lunga diatriba con le PT è stato accertato che anche per il
palmare è necessario presentare domanda all'Autorità marittima per
ottenere l'indicativo di chiamata. Si tratta di un appesantimento
burocratico (anche per le Capitanerie) che il ministero dei
Trasporti e Navigazione sta cercando di eliminare. Disdetta del
contratto commerciale (Telecom o Telemar)
Chi
avesse il contratto commerciale con una delle due concessionarie e
intendesse passare al puro utilizzo per soccorso del proprio VHF
fisso, deve disdire con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno
il proprio contratto entro il termine del 31 ottobre. La disdetta
vale per l'anno successivo. Alla scadenza del contratto l'utente
deve inviare all'ispettorato PT competente per territorio copia di
un'autocertificazione con la quale assume responsabilità diretta
della funzionalità dell'apparato e s'impegna ad utilizzarlo solo per
chiamate di soccorso e sicurezza. L'originale
dell'autocertificazione va tenuto a bordo per i controlli delle
autorità di polizia marittima.
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