|
I Rovers e le Scolte sono persone, tra
i 16 e 19/21 anni, che aderiscono alla proposta che lo Scoutismo fa alla
loro età. Fanno parte dell'AGESCI, formano le Comunità R/S, per vivere
un'esperienza tesa a favorire la crescita di ciascuno nell'impegno dell'autoeducazione,
nella disponibilità al servizio del prossimo, nello sforzo di maturare delle
scelte per la vita. I fini e le linee fondamentali del metodo del Roverismo/Scoltismo,
già delineati da Boden-Powell, sono quelli comuni a tutta l'Associazione. La
proposta educativa della Branca R/S, mentre costituisce il completamento
della formazione attuata nelle Branche precedenti, è aperta anche
all'adesione di giovani non provenienti dallo Scoutismo.
IL CAMMINO NELLA
BRANCA R/S
La Branca R/S propone ai giovani un
cammino di crescita proporzionato alla maturità dei singoli. Questo
deve essere tenuto presente in tutte le attività della Comunità R/S.
Tale cammino richiede al Novizio, al
Rover, alla Scolta un impegno per mete concrete da arggiungere, una attenta
riflessione sulle esperienze vissute e sul proprio livello di autoeducazione,
un confronto con la Comunità. Per far questo diventano utli strumenti come
la "revisione di Comunità" o il "deserto" per verificare con se stessi o con
gli altri la propria progressione ; il "taccuino di marcia", per annotare e
riflettere sulle esperienze vissute, il dialogo con i Capi e i membri della
Comunità.
Il singolo sottolinea questa sua
progressione nella Comunità con alcune tappe significative che prevedono il
nome di salita al Noviziato, firma dell'impegno, Partenza. Questi tre
momenti importanti della vita della Comunità di R/S sono vissuti nell'ambito
di "cerimonie" che ne sottolineano l'importanza anche nei segni e nello
stile. Queste cerimonie, a cui partecipa tutta la Comunità R/S e che
derivano dalle tradizioni della Comunità e le consolidano, sono vissute
nella semplicità che è caratteristica dello Scoutismo.
PROPOSTA EDUCATIVA
Il Roverismo/Scoltismo è una
proposta educativa che:
- vede i giovani come veri soggetti
della loro crescita;
- deriva da una visione cristiana
della vita;
- tiene conto della globalità della
persona e quindi della necessaria armonia con se stessi, con il creato,
con gli altri;
- è attenta a riconoscere nel mondo
dei giovani valori, aspirazioni, difficoltà e tensioni.
AUTOEDUCAZIONE
I giovani sono i verisoggetti
della propria crescita, perchè, come persone spiritualmente libere,
scelgono se accettare il cammino proposto dalle Branche, valutando i
singoli aspetti della proposta stessa.
La loro crescita diviene possibile grazie al rapporto educativo che si
instaura nella Comunità R/S fra i giovani e gli adulti e anche fra i
giovani stessi.
In un clima che si sforza di essere fraterno e attraverso una metologia
che si sforza di rispettare i tempi di crescita dei singoli, i Rovers e
le Scolte si impegnano ad attuare e verificare, con l'aiuto degli altri,
un cammino di crescita che, pur essendo personale, cerca di essere
adeguato al passo di tutta la Comunità. |
|
COEDUCAZIONE
Il Roverismo/Scoltismo
propone la coeducazione, cioè la crescita insieme di ragazzi e ragazze, con
la contemporanea azione educativa di Capi uomini e donne, nella fiducia che
anche questo possa fovorire la scoperta delle differenze e dei valori delle
persone e lo stabilirsi di rapporti umani arricchenti fra l'uomo e la donna.
ELEMENTI DEL METODO
Strada,
Comunità e Servizio costituiscono i tre elementi,
complementari ed indissociabili, del Metodo R/S, cui si ispirano le concrete
attività delle Branche. Essi derivano da una visione globale dell'uomo che
è:
- in cammino sulla sua Strada, esperienza di vita povera ed
escetica, di disponibilità al cambiamento, di impegno a costruire se stesso
con pazienza e fatica;
- in concreto atteggiamento di disponibilità all'incontro con gli altri,
alla condivisione di gioie e sofferenze, di speranze e progetti;
- pronto al Servizio, che diviene modo normale di relazione con i
fratelli, oggetto del cuore del suo amore.
LA
STRADA
La comunità R/S vive i
suoi momenti più intensi in cammino. Infatti, camminare
a lungo sulla strada permette di conoscere, dominare e superare se stessi e
dà il gusto all'avventura; portare a lungo lo zaino e dormire sotto la tenda
insegnano l'essenzialità e il senso della propria precarietà; camminare
nella natura insegna a vedere le cose e se stessi come creature di Dio, fa
immergere nell'ambiente originario di vita, rende maggiormente coscienti del
proprio corpo, rispettosi e amici degli uomini, degli animali, delle piante,
dell'ambiente tutto; camminare con gli altri e incontro agli altri insegna
l'amicizia, la fraternità e la solidarietà. Ma, soprattutto, vivere la
spirituaità della strada permette di cogliere come tutte queste esperienze
sono doni di Dio che aiutano ad arrivare a Lui.
LA
COMUNITA'
La Comunità
è un mezzo educativo che aiuta i singoli componenti a scoprire e maturare la
propria vocazione personale, a conoscere la realtà che li circonda e ad
agire in essa. Perchè questo avvenga è necessario che la Comunità dedichi
del tempo alla propria crescita, in modo che si crei un clima sereno,
semplice e fraterno dove ognuno sa di poter contare sugli altri in qualsiasi
momento, dove vi è desiderio di ricerca, disponibilità al cambiamento,
volontà di impegnarsi.
E' durante l'incontro
di questa Comunità che si attua l'esperienza ecclesiale dell'annuncio, della
catechesi e della liturgia; la preparazione dei programmi e la verifica
della loro realizzazione; la comunione di esperienze e problemi; l'ascolto e
la correzione fraterna; l'approfondimento, nel "capitolo", di temi
particolarmente importanti; la strada e tutte le altre attività suggerite
dal Metodo delle Branche. La comunità è poi sempre attenta a non divenire
chiusa, tale cioè da escludere il rover e la Scolta da altri ambienti, come
ad es. la famiglia, la scuola, gli amici, la parrocchia, l'ambiente di
lavoro, il quartiere, il paese, ecc...
Per questo, i Capi
della Comunità r/S si interessano agli ambienti nei quali i singoli membri e
la Comunità stessa vivono ed operano.
IL
SERVIZIO
Il Servizio
è la sintesi della proposta educativa e l'elemento unificante dei vari
interessi, delle attese personali, delle attività e dei valori proposti. Ciò
nasce dalla dalla convinzione che una persona trova la sua completa
dimensione nel fare il bene degli altri, ad imitazione di Gesù, che non è
venuto nel mondo per essere servito, ma per servire.
L'educazione al
servizio deve essere graduale ed implicare per ogni Rover e Scolta un
impegno gratuito e stabile, a cui si è chiamati da altri, in cui si impara a
donare con competenza, avendo saputo accogliere i bisogni di chi sta
intorno.
Pur essendo svolto per gli altri e contribuendo quindi al cambiamento della
realtà, il servizio del rover e della Scolta è principalmente mezzo di
autoformazione e richiede dunque verifiche e attenzioni particolari.
Il Servizio può essere
svolto in Associazione o in altri ambienti, anche non nel campo
dell'educazione, ma privilegiando strutture ed ambienti dove sia possibile
un rapporto con le persone e una continuità compatibile con la appartenenza
alla Comunità.
Il Rover e la Scolta si
preparano al servizio partecipando anche alle occasioni di qualificazione e
confronto offerte dall'Associazione o da altri Enti.
E' opportuno che i Rovers e le Scolte a scegliere a quale richiesta di
servizio rispondere: i Capi, eventualmente, li aiuteranno con opportune
proposte, ricavate dalle scelte fatte dalla Comunità Capi ed espresse nel
progetto educativo. |
|