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Rassegna stampa

5 maggio 2002 - Musica lirica - Rappresentazioni
A Gerusalemme sulle ali dorate
Il coro Ha Kol dai Salmi alla «Lista di Schindler». E anche «Va' pensiero» di Verdi
Ha Kol in lingua ebraica significa «La voce», ed è il nome del coro che oggi canterà all'Auditorium del Seraphicum. Ventisei elementi, tenori e soprani, bassi e contralti, con due record, due medaglie sul petto: sarà l'unico ensemble che rappresenterà l'Italia al prossimo Festival della musica ebraica internazionale a Gerusalemme, ed è formato da dottori, commercianti, psicologi, maestri, insomma da musicisti «per caso». Sarà anche amatoriale, ma Ha Kol in cinque anni, da quando si è formato ha partecipato alla festa per gli 85 anni del rabbino Toaff alla presenza del presidente Ciampi e si è esibito nell'Aula Nervi in Vaticano davanti al Papa. Il programma odierno abbraccia canti dal '500 in avanti, prevalentemente su testi biblici, salmi, preghiere; i compositori appartengono per larga parte alla Scuola Romana, Piattelli, Modigliani. Poi troviamo l'Europa Orientale di Alexander, «Ki Hineh Hastav Avar» dal Cantico dei Cantici, «Annerot» che si canta per «Hanukka», la Festa delle luci, oppure «Maoz Tzur» di Benedetto Marcello. Ci sono due motivi di forte richiamo: il «Va' Pensiero» verdiano sulle ali del popolo di Israele sconfitto da Nabucco, re di Babilonia, e «Yerushalaim Shel Zaav», scritto nel 1967 in occasione della riunificazione di Gerusalemme sotto la stella di Davide e che Steven Spielberg utilizzò nella scena finale del suo viaggio sul pianeta dell'orrore, il film «La Lista di Schindler», quando gli attori e le persone che essi interpretano, sopravvissuti grazie a Oskar Schindler, gli uni a braccetto degli altri, depongono sassi sulla sua tomba. Nel repertorio del coro figura anche «Yeallelucha», un adattamento dal «Mosè» di Rossini. Ma oggi si offre la Voce di Dio, canti liturgici della tradizione ebraica, lontani dalla musica klezmer. Il klezmer è la voce musicale degli ebrei ashkenaziti che vivevano nell'Europa orientale e riporta alle persecuzioni e ai ghetti diffusi dal X secolo in avanti. I klezmorin erano i musicisti itineranti che andavano nei villaggi itineranti che dalla Polonia si estendevano fino alla Russia zarista e poi rivoluzionaria e suonavano ai matrimoni e alle feste. Quelli di Ha Kol si chiamano Limentani, Lattes, Rosenberg, Funaro, Di Segni, Levi, Sonnino. Al tenore Marco Di Porto un mese fa a in Israele hanno ucciso il nipote: Yohanan, aveva 24 anni, medico riservista, stava curando ebrei e palestinesi: quel giorno era entrato nel mirino di un miliziano di Arafat. C'è un verso dal «Cantico dei Cantici» che dice: «L'inverno è finito, la pioggia è cessata, i germogli sono spuntati dalla terra, il fico ha formato i suoi frutti e le viti hanno emanato i loro profumi». Sono parole di pace, il ramoscello che la Terra dei padri sta aspettando.
CORO HA KOL Auditorium del Seraphicum, ore 18, via del Serafico 1, tel. 06.5922221
Cappelli Valerio

25 febbraio 2002 - Cronaca di Roma
Insediamento del Rabbino Riccardo Di Segni - La cerimonia
Un grande drappo rosso, il Parochet, lo stesso che nel 1904 venne usato per l’inaugurazione della Sinagoga romana. Da questo simbolo della storia della Tempio maggiore ha preso inizio la parte più emozionante e suggestiva della cerimonia di insediamento di Riccardo Di Segni. Il rabbino capo è salito verso l’Armadio sacro (Aron ha-kodesh) per prendere tra le sue braccia la Torah (i cinque libri sacri) prima di percorrere con il corteo rabbinico il "giro grande dei Sefarim Misheberach". A Di Segni è stato affidato il Serafim più prezioso, con gli addobbamenti d’argento e damascati donati nel ’700 dalla famiglia Sereni e conservati nel Museo ebraico che ha prestato tutti i paramenti più preziosi per il rito. La cerimonia è stata resa più suggestiva dai salmi cantati dal coro Ha Kol (la voce). A conclusione del rito c’è stata l’esecuzione dell’Alleluia e l’invocazione del rabbino capo: «Che l’Eterno guidi e faccia prosperare le nostre azioni». Finita la cerimonia i rabbini hanno ballato abbracciati sulla Tevah e poi tutti nel giardino della Sinagoga per il kidush, un rinfresco offerto dalle donne della Comunità.

24 marzo 2001 - Cronaca di Merano
Per regalo un gran concerto
Stasera (20.30) il Coro Ha-Kol al Teatro Puccini
MERANO. L'anniversario esatto scadrebbe martedì 27, ma per ragioni organizzative e di partecipazione viene anticipato a questa sera. Il centenario della Sinagoga ebraica sarà celebrato con un concerto del Coro del Tempio di Roma in programma alle 20.30 al Teatro Puccini con ingresso libero, offerto dalla Comunità ebraica a tutta la città. Un dono che sarà ricambiato dal sindaco Franz Alber che nel corso della stessa serata consegnerà al Museo ebraico una piccola Toràh (parola che in ebraico significa «dottrina», «insegnamento»), un "rotolo sacro" appartenuto ai coniugi Lazarus, vissuti a Merano a cavallo tra Ottocento e Novecento.

26 ottobre 1999 - Edizione romana
Il coro Ha-Kol in Vaticano
In occasione dell'Assemblea interreligiosa che riunisce a Roma 250 personalità delle diverse confessioni del. mondo, si terrà stasera alle 20.30 presso l'Aula Nervi in Vaticano con replica giovedì alle 17.3O in piazza San Pietro un concerto del Coro Ha-Kol della Comunità ebraica di Roma, composto da 30 artisti. In programma brani su testi biblici come “Betzet Israel”, musica di Saya, e canti che rievocano il dramma dell'Olocausto come “Ani Maamin”.

26 ottobre 1999
Concerti al Vaticano
In occasione dell'Assemblea interreligiosa "La collaborazione tra le diverse religioni", questa sera alle 20.30 nell'Aula Nervi, di fronte al Pontefice si esibirà il Coro Ha-Kol della Comunità ebraica di Roma. Si tratta di una formazione composta da trenta elementi, tutti dilettanti, tra soprani, contralti, tenori e bassi. Replica giovedì alle ore 17.30 in piazza San Pietro.

26 ottobre 1999
La prima volta di un coro ebraico in Vaticano
Fino al 29 ottobre si svolge in Vaticano una assemblea interreligiosa inlilolata “La collaborazione tra le diverse religioni” con la partecipazione di oltre 250 personalità delle diverse confessioni nel mondo. Cristiani, ebrei, musulmani, buddhisli saranno impegnati in una comune riflessione sulle sfide del nuovo Millennio. In questa atmosfera di solidarietà il Comitato di Presidenza del Giubileo del 2000 ha organizzato il grande concerto che si terrà questa sera alle 20.30 nella Sala Nervi e sarà replicato dopodomani in piazza San Pietro. Fra i complessi artistico-musicali invitati in Vaticano, canterà davanti al Pontefice il coro Ha-kol della comunità ebraica di Roma. È la prima volta che un gruppo ebraico si esibisce in Vaticano. Composto da trenta elementi, tutti dilettanti, tra soprani, contralti, tenori e bassi, l'assocaizione Coro Ha-kol è nata nel 1993 su inizialiva di alcuni componenti il Coro del Tempio di Roma e di altri amatori che hanno avvertito l'urgenza di far conoscere le preghiere e la musicalità della tradizione ebraica fuori dalle sinagoghe.

26 ottobre 1999
Coro ebraico in Vaticano
Si terrà presso l'Aula Nervi in Vaticano questa sera alle 20.30 e verrà replicato giovedì 28 alle 17.30 in Piazza San Pietro un grande concerto, nell'ambito dell'assemblea interreligiosa "La collaborazione tra le diverse religioni". Per la prima volta si esibirà davanti al Pontefice il Coro Ha-kol della Comunità ebraica di Roma che intonerà brani tratti dai Salmi anche preghiere recitate dai prigionieri dei lager. Il concerto è aperto a tutti (prenotare allo 06/69883648).

26 ottobre 1999
Concerti
Preghiere e canti ebraici in Vaticano con il Coro Ha-Kol
La prima volta davanti al Papa: quella del Coro Ha-Kol della Comunità ebraica di Roma, che si esibisce (assieme ad altri gruppi e solisti) questa sera, alle21 nell'Aula Nervi in Vaticano, in un concerto nell'ambito dell'assemblea interreligiosa che vede riunite personalità delle diverse confessioni del mondo. Il Coro Ha-Kol, composto da trenta elementi, tutti dilettanti, è nato nel 1993 su iniziativa di alcuni componenti del Coro del Tempio di Roma, per diffondere le preghiere e la musicalità ebraiche al di fuori della Sinagoga. Il concerto verrà replicato giovedì 28, alle 17.30 in Piazza San Pietro.

26 ottobre 1999
In Vaticano
Concerto del coro ebraico Ha-kol
In vista dell'apertura dell'anno giubilare, si è aperta in Vaticano un'assemblea interreligiosa per "La collaborazione tra le diverse religioni" a cui partecipano oltre 250 personalità di diverse confessioni, provenienti da ogni parte del mondo. Cristiani, ebrei, musulmani, buddisti saranno impegnati fino al 29 ottobre in una comune riflessione sulle sfide del nuovo millennio. In questa occasione il Comitato di Presidenza del Giubileo ha organizzato per questa sera alle 20.30 presso l'Aula Nervi un grande concerto che verrà replicato giovedì pomeriggio, alle17.30, in Piazza San Pietro. Per la prima volta si esibirà davanti al Pontefice il coro Ha-kol della comunità ebraica di Roma. Composto da trenta elementi, tutti dilettanti, tra soprani, contralti, tenori e bassi, l'associazione del coro Ha-kol è nata nel 1993 su iniziativa di alcuni componenti del coro del Tempio di Roma e di altri amatori che hanno avvertito forte l'esigenza. e il desiderio di diffondere le preghiere e la musicalità della tradizione ebraica al di fuori della Sinagoga, in un proficuo scambio culturale. Si offre così un panorama delle composizioni corali ebraiche di varie epoche, anche nel tentativo di curare la conservazione di questo patrimonio culturale e religioso. Il concerto, che verrà trasmesso in diretta Rai ed è aperto a tutti previa prenotazione, sarà diretto dal maestro Claudio Di Segni.

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