L'Architettura
La Basilica Cattedrale
Sorse alla fine del sec.
XIII ampliando una Chiesa precedente romanica a cinque navate. L'opera di
Raimondo di Poggio e di Rainaldo d'Atri che realizzarono anche i 4 portali.
La parte superiore del campanile è opera di Antonio da Lodi (1502).
Lunga m.56,60, larga 24,70, a tre navate e' di stile romanico-gotico. Alcuni
dei pilastri polistili furono rivestiti in muratura poco dopo la costruzione
per questioni statiche. Vi si notano: La Cappella di S.Anna (1503), opera
di Paolo De Garviis, fatta costruire dal Duca D'Acquaviva Andrea Matteo
III. Il Battistero, costruito anch'esso da Paolo De Garviis nello stesso
anno, in marmo bianco e finemente cesellato; notevoli i 4 leoncini rampanti
all'interno della bacinella cilindrica di eta' romanica. La Cappella Arlini
(1618) in legno dorato, dedicata a S. Giacomo Apostolo. La Cappella Corvi
(1577) in pietra bianca di stile classico-rinascimentale.
La Cappella di S. Nicola
(sec. XVI) che apparteneva alla confraternita di S. Nicola dei sarti, nella
pala d'Altare sono raffigurati i Santi Nicola e Omobono, patrono dei sarti.
Sotto il presbiterio si scorgono i resti della piscina romana con avanzi
di mosaici pavimentali raffiguranti animali marini. Una visione mirabile
e' offerta dall'abside affrescata da Andrea De Litio (1481-1489) artista
nato a Lecce dei Marsi nel 1420. Rappresenta il suo capolavoro pittorico e vi sono raffigurate le
scene della vita della Madonna. Sulle vele della volta vi sono gli evangelisti
e i 4 dottori della Chiesa occidentale. Scendendo verso la sagrestia si
notano le due absidiole che testimoniano le vestigia della prima Chiesa
a cinque navate. Sulla parete c'e' il famoso affresco Contrasto dei tre
vivi e dei tre morti (sec. XIII) scheletri e nobili con paggi e cavalli.
Vicino all'organo è importante testimonianza storica della Santa
Casa di Loreto (AN) l'affresco staccato raffigurante la Madonna d'alto mare
(1475) opera del De Litio.
S. REPARATA
Adiacente al Duomo vi è la Chiesa di S. Reparata protettrice
della città.
L' intera costruzione è stata eseguita dall' architetto milanese
Giovan Battista Gianni. Al centro si trova un bellissimo baldacchino in
legno di noce datato 1677 opera di Carlo Riccione allievo del Bernini copia
del baldacchino presente in S. Pietro in Roma. Inoltre è da ammirare
l' immagine lignea del Cristo morto della prima metà del novecento
proveniente da Ortisei.
S. AGOSTINO
Costruita nel XIII sec. è stata riedificata nel XV sec. Il portale
tra i più eleganti del quattrocento abruzzese eseguito da Matteo
da Napoli, riporta forme del tardo gotico fiammincheggiante. Nella Ghiera
dei due archi, nel primo troviamo i Profeti e gli Evangelisti, mentre in
quello interno vi sono Gesù e gli Apostoli. Sui due capitelli ai
lati del portale sono state raffigurate S. Caterina d' Alessandria e S.
Antonio con sopra l' Eterno Benedicente.
S. NICOLA
La Chiesa di S. Nicola, è la più
antica presente in Atri, costruita nel 1256 in laterizio tipica dei monumenti
abruzzesi del duecento teramano, sul posto di una precedente chiesa.
L' interno in stile gotico, suddiviso in tre navate ad arcate ogivali, custodisce
alcuni affreschi quattrocenteschi tra cui spicca la Madonna col Bambino
fra S. Rocco e S. Sebastiano, della scuola di Andrea de Litio.
CHIESA DI S. SPIRITO
La chiesa di S. Spirito considerato come "SANTUARIO DI S. RITA DA CASCIA"
è sorta su di una precedente chiesa del XIII sec.
La facciata presenta un portale rinascimentale, mentre al suo interno in
stile barocco troviamo altari in stucco dorato, con diversi dipinti del
1600 e dei meravigliosi candelabri del 1700 di Murano.
Sulla destra vi è un affresco "MADONNA CON BAMBINO E TRE MONACI
" relativi agli ordini religiosi succedutesi nel convento.
Sulla sinistra troviamo la cappella dedicata a "S.RITA" a cui
è rivolta una devozione particolare. Si ricorda che in questo tempio
il giorno del 22 Maggio festa della Santa, oltre ad effettuarsi la benedizione
delle rose vi è la concessione del "PERDONO" che vede in
questa chiesa la presenza di tantissimi pellegrini provenienti da diversi
centri della regione.
CHIESA DI S. CHIARA
La chiesa di S. Chiara, con l' annesso monastero delle clarisse
è stata fondata nel sec. XIII da una compagna di S. Chiara e ristrutturata
nel 1500 dalla famiglia dei Duchi d' Acquaviva.
L' interno ad una sola navata in stile barocco classico, custodisce diversi
altari, da notare quello centrale con due statue del Battista e dell' Evangelista
con sopra un' immagine lignea di S. Chiara opera dello scultore fiorentino
Umberto Bartali che la intagliò nel 1953. Negli altri altari vi sono
dipinti che vanno dal 1600 al 1800, da notare l' immagine della "Madonna
con Bambino" venerata da S. Gaetano da Thiene di scuola napoletana.
Il pavimento a mosaico è opera del veneziano Giovanni Pellarini che
lo ha realizzato nel 1852.
All' interno del suddetto monastero nel 1809 durante la soppressione degli
ordini religiosi da parte di Napoleone Suor Giuditta Antonioli e successivamente
nel 1866 Suor Maria Veronica De Petris furono assicurati dalla apparizione
della Madonna che quel convento non sarebbe mai finito.
Questi segreti furono raccontati dalla Madre Badessa Suor Chiara Grillone
nella prima metà del novecento.
CHIESA DI S. FRANCESCO
Fondata nel 1200 poco prima o subito dopo la morte di S. Francesco per volontà
di frate Filippo Longo di Atri, primo abruzzese dell' ordine francescano
e settimo compagno di S. Francesco d' Assisi, fu ricostruita nel 1715 a
seguito di un terremoto che la distrusse quasi interamente.
Le parti della primitiva chiesa, le possiamo vedere nel lato destro e nell'
arco ad ogiva presente sulla sinistra.
Vi si accede salendo una maestosa scalinata con balaustra in pietra, opera
dell' abruzzese Fontana da Penne, che ha creato un chiaro effetto scenografico.
L' interno in stile barocco a croce latina conserva otto cappelle laterali
con stucchi e dipinti.
La sede ducale
Il PALAZZO DUCALE, costruito alla fine del 1300, ha robustissime mura a
larghe pietre provenienti dalla spogliazione delle mura megalitiche della
città.
La facciata, presenta un aspetto austero. Costruito inizialmente quale fortezza
militare, è stata successivamente ampliata nella parte laterale in
laterizio nel 1500 e successivamente modificata nell' esterno nel 1700.
Il cortile con le sue ampie arcate dalle ogive appena percettibili, impostate
su robusti pilastri angolari, è un vero gioiello architettonico.
Intorno vi sono numerose iscrizioni di età romana, ed un sarcofago
con il mito di Dionisio.
L' interno oggi presenta numerosi saloni tra cui alcuni dipinti a tempera
del 1800 dopo che erano andati distrutti gli affreschi precedenti (sia quelli
rinascimentali del De Litio che quelli successivi del 1700 del Farelli).
Nella sala di rappresentanza vi è la raffigurazione della disfida
di Barletta opera dell' artista atriano De Felice.
I sotterranei, antiche piscine romane del II-III sec. a.C. , utilizzate
nel medioevo come prigioni e successivamente come sede della regia cavallerizza,
conserva oltre a resti dell' intonaco romano anche un affresco del 1600
raffigurante la natività.
Il Teatro
Il Teatro Comunale,
inaugurato il 25 gennaio 1881, ricalca all'esterno la "Scala"
di Milano, mentre l'interno sembra rifarsi al "S. Carlo" di Napoli,
nei suoi tre ordini di palchi e loggione. Per la sua dimensione (300 posti
circa), per l'eccezionale acustica, da tutti è considerata la "bomboniera".
Il Teatro Romano.
Sottostante l'edificio dell'ex Orfanotrofio (Palazzo Cicada) e nell'intera
area adibita a stazione autobus, anni or sono è stato rinvenuto il
teatro di epoca romana. La sua struttura, la grande capienza, la possibilità
di uso, hanno fatto sì che la Soprintendenza autorizzasse l'inizio
dei lavori di recupero e ristrutturazione.