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Un
viaggio disordinato fra gli interstizi, le pieghe e le tracce della creatività
di due fra i più grandi Maestri di un'arte negata.
Negata in quanto non riconosciuta dalla "critica" ufficiale
ma negata soprattutto in quanto auto-negantesi perchè arte bastarda
e perciò pura nell'evenienza.
Due Cattivissimi Maestri dalla cui cattiveria è meglio che si tengano
alla larga sia i benpensanti che gli stupefatti della trasgressione.
Una Cattiveria libera, assolutamente gratuita, fine a se stessa e per
questo estetica, estatica ed etica
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