BENEVENTO: IL PAESE DELLE STREGHE




Proposte di viaggio : auto, bus privato , bus di linea, treno.

Ipotesi di viaggio :Auto
Ore 09:00 Ritrovo in Piazza d'Armi
Ore 09:05 Partenza per Benevento
Percorso a scelta
a)Autostrada Na-Ba (Avellino Ovest-direzione Benevento Km 28)
Racc.Aut.Castel del Lago-Benevento Centro Km 16,1
Costo: £ 3.000 (pedaggio) + £ 5.000 Benzina ; Tempo di Perc.h 0,30.
b)S.S. 88 Av-Bn Km 35 (Uscita Benevento centro)
Costo : £ 5.000 (Benzina); Tempo di Perc. h 0,40.
Ore 09:35 Ritrovo nei pressi del terminal bus di Benevento
(Parcheggio lungo Via Calandra)
Ore 09:45 Inizio Percorso di visita (mattina):
Chiesa di Santa Sofia, Rocca dei Rettori e sezione museo, Arco di Traiano
Ore 10.00 Visita Chiesa di Santa Sofia
Ore 11.00 Visita Rocca dei rettori-Sezione Storica Museo del Sannio
Ore 12:00 Guida Arco di Traiano – Shopping corso Garibaldi
Ore 13:00 Trasferimento Pranzo presso Ristorante "Nunzia"
Ore 13:20 Pranzo
Ore 15:00 Inizio percorso di Visita (Pomeriggio):
Duomo, Teatro romano, Torre della catena, Bue Apis, Madonna delle Grazie, stele di Manfredi.
Ore 15:05 Guida facciata Duomo
Ore 15:30 Visita Teatro romano
Ore 16:15 Guida Torre della Catena e cinta muraria longobarda, Bue Apis
Ore 16,40 Visita santuario "Madonna delle Grazie"
Ore 17,10 Guida stele di Manfredi
Ore 17,20 Fine percorso di Visita e ritorno in Via Calandra
Ore 18,00 Partenza
Percorso a scelta
a) Costo £ 3.100 (pedaggio)+5.000 (benzina)
b) Costo £ 5.000 (benzina)
Ore 18,45 Arrivo previsto in Avellino / Piazza d'Armi


Ipotesi di Viaggio:treno

Ore 08,20 Ritrovo Stazione F/s Avellino
Percorso:
Ore 08,34 treno Avellino-Benevento (arrivo 9,15 Benevento Arco di Traiano)
Costi: £. 3.100 2°Classe

Riprendere Percorso di Visita Precedente
Variazioni: visita n.°1 Arco di Traiano – ore 17,20 Fine Percorso di Visita e spostamento verso Stazione F/s Benevento Centrale

Ore 17:20 Fine percorso di Visita e spostamento verso Stazione F/s Centrale
Ore 18:00 Arrivo previsto Stazione F/s di Benvento
Percorso:
Ore 18:15 treno Benevento-Avellino (arrivo Avellino F/s ore 18:55)
Costi: £3.100 2° Classe


Ipotesi di Viaggio : Bus Privato noleggiato

Ore 08,20 Ritrovo Piazza d'Armi – Avellino
Ore 08,30 Partenza
Percorso:
S.s. 88 Avellino-Benevento (Uscita Benevento Centro) Km.35
Costo pro capite (bus di 54 persone) £.9.000 – Tempo di Percorrenza h.0,40

Ore 09:10 Arrivo previsto nei pressi del terminal bus - Parcheggio nei pressi di via Calandra

Riprende percorso di visita iniziale

Ore 18:00 Partenza
Percorso:
Racc. Aut. Benevento Centro – Castel del Lago km.16,1
Autostrada Ba-Av (Casello Benevento – Avellino Ovest Km 28)
Tempi di Percorrenza : h 0,30

Ore 18:35 Arrivo Previsto ad Avellino- Piazza d'Armi




Un po' di storia…

Riguardo alla nascita della città, la leggenda vuole che fosse stata fondata dal mitico Diomede che dopo la distruzione di Troia approdò sulle coste pugliesi. Fu abitata da popolazioni sannitiche, di ceppo sia Irpino che Caudino, e, divenuto un florido centro, entrò nella storia allorché i Sanniti sconfissero i Romani nella battaglia delle Forche Caudine,grazie al celebre generale Ponzio Telesino; fu a sua volta sconfitta nella terza guerra sannitica.

Periodo Romano

Il suo nome, in origine Maleventum, fu modificato dai Romani in Beneventum, a ricordo della vittoria riportata dalle legioni romane su Pirro nel 275. Posta in un punto di passaggio obbligatorio per raggiungere la Puglia, divenne un importante centro politico economico e militare: per essa passava la Via Appia, che legava il versante tirrenico con quello adriatico. I Romani, nel corso dei secoli pensarono di abbellirla ed arricchirla di importanti edifici, tuttora visibili nelle mura della città, a testimonianza del suo passato glorioso.
Monumenti significativi del periodo sono: l'Arco di Traiano, il Teatro Romano ed il ponte Leproso.

Periodo Longobardo

Decaduta in seguito al crollo dell'Impero Romano, assurse a nuova gloria sotto la dominazione longobarda (571) dapprima come ducato con Zottone I poi come Principato con Arechi II, in seguito alla caduta del regno di Pavia. La sua corte divenne un centro splendido di cultura, illuminato dall'ingegno di Paolo Diacono: a lui si deve l'ampliamento della cinta muraria con la creazione della Civitas Nova, la costruzione della Chiesa di Santa Sofia.

Leggenda delle streghe.

In questo periodo nasce la leggenda delle streghe: i soldati longobardi usavano riunirsi intorno ad un albero consacrato al dio Wothan, in una località coltivata a noci e, intrecciando vorticosi caroselli, tentavano in una corsa frenetica di strappare dai rami,con morsi, le pelli di pecora che vi erano state appese; questo volteggiare,nella fantasia popolare, si traformò nella ridda delle streghe.Con la conversione dei Longobardi al cattolicesimo, si decretò lo sradicamento del noce, per suggellare la vittoriosa lotta contro le streghe e le potenze infernali.


Periodo Pontificio

Alla morte di Landolfo VI, ultimo principe longobardo senza eredi, la città passò sotto il dominio pontificio, che si protrarrà fino al 1860. Feudo della Chiesa, fu governata prima da un rettore, poi da un governatore e, dopo il Congresso di Vienna, da un delegato apostolico. Occupata dalle truppe francesi di Napoleone, fu concessa in feudo al suo Ministro degli Esteri, il marchese de Talleyrand.
Benevento Pontificia fu il trampolino di lancio per le più alte cariche ecclesiastiche: il Cardinale Orsini divenne Papa col nome di Benedetto XIII, che ebbe tanto a cuore la città realizzando numerose opere pubbliche.
Di questo periodo sono la Rocca dei Rettori e la Cattedrale Romanica.
In seguito Benevento fu liberata dal dominio pontificio e dichiarata provincia d'Italia.


Il nostro percorso storico artistico.

ROCCA DEI RETTORI.

Costruita sul modello delle grandi costruzioni militari di Avignone e di Carcassone, fu fondata da Giovanni XXII nel 1321, sul posto di una fortezza longobarda diroccata, eretta sull'arce romana che dominava la via che da Benevento portava ad Avellino. Fu costruita per difendere i rettori, i governatori pontifici, dai tumulti del popolo. Si articola in tre piani: un pianterreno con le segrete, un primo piano con un ampio salone, un secondo piano e le due torri di vedetta. Il popolo lo chiama il castello di Manfredi, forse perché dai suoi spalti si scorge il luogo ove avvenne la battaglia in cui il principe trovò la morte. Tra i rettori si ricorda Francecso Sforza, il quale sposando Bianca Visconti diverrà signore di Milano e Gioacchino Pecci, conosciuto poi col nome di Papa Leone XIII. Attualmente ospita la sezione storica del Museo Provinciale del Sannio.
Per Informazioni: Rocca dei Rettori-Museo Tel. 0824/21818 – orario di visita 9-12- Ingresso gratuito.

TEMPIO E CHIOSTRO DI SANTA SOFIA.

Sulla piazza oggi intitolata a Giacomo Matteotti, sorge il tempio di Santa Sofia: a pianta centrale metà stellare e metà circolare, è una delle più singolari costruzioni del Medioevo. Voluto da Gisulfo II ma completato nel 760 da Arechi II, che volle dedicarlo alla Santa Sapienza così come il tempio di santa Sofia in Costantinopoli, mantiene nella facciata la sagoma barocca conferitala dalla ricostruzione in seguito al terremoto del 1688; la facciata conserva il portale del XIII secolo e la sovrastante lunetta che raffigura Cristo in trono tra la Vergine, San Mercurio e un Abate inginocchiato. All'interno del tempio tracce di splendidi affreschi. Tuttora tale luogo è aperto al culto. Il tempio di S.Sofia è unito al vecchio e ricco monastero benedettino fondato da Arechi II e la cui prima Badessa fu la sorella, Gariperga.
Sul retro del tempio vi è il Chiostro romanico quadrangolare, costruito tra il 1142 e il 1176, composto da undici quadrifore e da una trifora che nell'angolo a sud rientra per dare spazio alla Chiesa. Il chiostro, originariamente abitato dalle monache, passò a Montecassino e poi fu dato in commenda. Al centro del Chiostro, un capitello romano-composito ricavato da un edificio pubblico romano e che serve da vera da pozzo. In questi spazi compì le sue passeggiate Paolo Diacono, storico longobardo poi monaco di Montecassino. Oggi il chiostro, col monastero, è sede del Museo del Sannio ed ospita tre delle quattro sezioni in cui è articolato:la sezione archeologica, la sezione d'Arte Medievale e Moderna ed il medagliere. A fianco al tempio il campanile che prima era sul muro di cinta della chiesa.

Per Informazioni: Chiesa di S.Sofia Tel: 0824/21206 orario di visita :fino alle 11,00.

ARCO DI TRAIANO.

Fu eretto tra il 114 e il 117 dal senato e dal popolo romano ,a capo della via Traiana, costruita appunto dall'imperatore Traiano per abbreviare il percorso da Benevento a Brindisi. A Differenza degli altri Archi, quello di Benevento è completamente istoriato. Le varie sculture, uno degli esempi più suggestivi della scultura romana del II sec.d.C., si riferiscono alle benemerenze sociali dell'imperatore verso Roma,le Province e la città di Benevento ed alle sue imprese: la facciata rivolta verso l'esterno riguarda le sue imprese militari, mentre la facciata verso l'interno le benemerenze. I due pannelli sotto il fornice riguardano i rapporti di Traiano con il Sannio; all'imperatore fu dedicato un altro Arco ad Ancona, per glorificare le sue imprese marinaresche. L'arco di Benevento è alto 15,60 metri, ed il suo fornice è alto 8,60 metri. Nel Medioevo fu la principale porta della città, serrata poi lungo le mura, e che poi fu fatta isolare da Papa Pio IX. Il popolo ancora lo chiama perciò "Port'Aurea".
Da lì si può scorgere la Chiesa di Sant'Ilario a Port'Aurea, chiesa di costruzione longobarda.

CATTEDRALE.

Il nuovo Duomo conserva dell'antica Cattedrale, distrutta dai bombardamenti bellici, la cripta dell'VIII secolo con resti di affreschi trecenteschi, la facciata romanica e il possente campanile. La facciata è costituita in massima parte da frammenti di monumenti romani e longobardi, ed un'iscrizione ci mostra l'effettiva opera dell'arcivescovo Ruggiero. Gli stipiti della porta di destra sono due architrave romani mentre quelli della porta centrale sono bizantini. E' dell'inizio del XII secolo, e ha due ordini: quello inferiore presenta sei arcate cieche di dimensioni diverse; quello superiore, dello stesso numero di arcate ma più profonde, è coronato da statue di leoni e di vitelli ed è illuminato da tre rosoni con al centro della sesta arcata la statua del Cavaliere. Il rosone centrale è di stile bizantino ed è formato da 12 colonne a raggio che raccolgono settori raffiguranti motivi di grappoli e di uccelli coronanti l'Agnus Dei centrale.Il portale centrale, opera di maestro Roggerio, non presenta l'originaria porta di bronzo, distrutta dalle bombe. Frammenti della porta di bronzo sono ancora visibili nel museo della arcidiocesi. Il campanile, fatto costruire dall'arcivescovo Romano Capodiferro nel 1279, fu completato poi con l'ultimo ordine dalle solenni bifore gotiche.
Presenta un bassorilievo che raffigura un cinghiale stolato e laureato, nel quale è identificato il cinghiale di Caledonia caro a Diomede, fondatore della Città :da qui lo stemma cittadino.

TEATRO ROMANO

Ha un diametro di 90 metri e conserva il primo e parte del secondo dei tre ordini di 25 arcate che lo componevano. E' in buono stato la scena, oggi restaurata, insieme alla cavea. Il parziale interramento in cui fu ritrovato la struttura fece pensare che si trattasse di un anfiteatro, ma il Meomartini lo riconobbe come teatro ed avviò a sue spese opere iniziali di scavo per discoprire il monumento fino al pianterreno.La sua costruzione risale all'epoca di Adriano, fu poi restaurato da Caracalla. Poteva contenere fino a 7.500 spettatori; non è il teatro dove Nerone assistette ad un spettacolo durante la sua visita alla città. D'estate sono rappresentati spettacoli classici e lirici, concerti , lavori teatrali di "Città spettacolo".

Ingresso per visite a pagamento £ 4.000 – Con Elenco Scuola (alunni +docente), minori di 18 anni, maggiori di 60 è gratuito. Per orari di visita tel.0824/47213 oppure 29970

DIO APIS
Poco distante dalla Torre della Catena, accanto a due edifici civili molto importanti, palazzo Pedicini e palazzo Vacca, si trova si di un piedistallo, la statua del Dio egizio Apis. L'aspetto del Dio è, come è noto, quello di un toro, che ha imposto così, a furore di popolo, l'appellativo di bue . La statua è scolpita in granito rosso e costituisce un' altra testimonianza del culto di Iside in Benevento; ad Iside, in Benevento, fu eretto un tempio sotto Domiziano.

PONTE VANVITELLI
Del vecchio ponte ormai nulla rimane se non tracce delle basi dei piloni centrali che possono scorgersi sul greto del fiume. Costruito nel 1767, abbattuto a seguito di un alluvione nel 1949.Notevole è la Stele con i versi di Dante che ricorda Manfredi e la sua infelice fine.

TORRE DELLA CATENA E MURA LONGOBARDE
A cingere la città in un anello che misurava tre kilometri e trecento circa, zppziono le vestigia delle poderose mura longobarde, i cui tratti possono vedersi vicino la rocca dei Rettori e lungo la Torre della Catena, un fortilizio avanzato. Si ricorda Port'Arsa e Port'Aurea (Già Arco di Traiano). Non ci sono più Porta Rufina, Porta Somma e Porta San Lorenzo.


Per informazioni: EPT Benevento tel. 0824/319938




Ristorante: Trattoria "Nunzia" Via Annunziata, 152 tel.0824/29431 – Benevento
Menù: Fusilli al Tegamino-Carne alla Brace-Insalata-Frutta-Caffè
£. 17.000





Andrea Gennarellli

 

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