Olbia è una città che ha origini puniche risalenti al 350 a.C. La posizione geografica ne ha caratterizzato il suo sviluppo rendendola uno sbocco naturale per l’isola verso il Tirreno. In seguito conquistata dai romani, conserva, come Porto Torres, le rovine di un’antica civiltà. Importante centro in età giudicale, cade poi sotto il dominio di Pisa. Attualmente la sua struttura urbanistica ortogonale, così definita in epoca romana, è ancora ben rilevabile; della città antica si sono conservate poche rovine: l’antica porta occidentale delle mura puniche (Via Acquedotto), tracce dell’acquedotto romano, ma soprattutto la bellissima chiesa di S. Simplicio, la più ricca testimonianza del passato. Di epoca romanico-pisana è stata costruita utilizzando colonne e capitelli di epoca romana.

Il suo antico porto riprende vita ai primi del ‘900 con la costruzione della stazione marittima dell’Isola Bianca, nonostante i gravi danni subiti durante la seconda guerra mondiale. E' Il boom turistico degli anni Sessanta che cambia radicalmente la città, spacialmente dopo la nascita della Costa Smeralda. Il turismo di lusso crea la tumultuosa vendita dei terreni sulle coste e la costruzione di importanti infrastrutture, tra cui l’aeroporto internazionale "Costa Smeralda".

Il panorama che si scorge dal Golfo di Olbia appare suggestivo con l’impervia isola di Tavolara che domina a sud e le coste di Golfo Aranci a nord. Nella piana olbiense, detta Piana di Padrogianu, si erige il castello di Pedres di epoca medioevale. Recentemente restaurato, si conservano alcuni tratti delle mura e una torre che sorge sulla sommità di un grosso roccione.

Sono le coste l’attrattiva più importante della città: a nord si arriva alla spiaggia di Pittulongu e proseguendo per Golfo Aranci si arriva alla Cala Sassari, con altre belle spiagge. Addentrandosi nel Golfo di Cugnana si arriva a Porto Rotondo e poi nella Costa Smeralda, a Porto Cervo. Altrettanto interessanti le coste meridionali: bellissima è la località di Porto Istana con la sua magnifica spiaggia che si apre di fronte all’isola di Tavolara. Vale la pena fare una visita sul promontorio di Capo Ceraso, per ammirare il panorama di tutta la costa. Un’altra tappa da non dimenticare è quella per l’isola di Tavolara. Imbarcandosi a Porto S. Paolo si arriva alla lingua di terra della spiaggia di Spalmatore, unica parte pianeggiante dell’isola di roccia calcarea. Ancora a più sud si può sbarcare all’isolotto di Molara la cui natura granitica lo rende molto diverso da Tavolara. In questo tratto di mare è stato costituito il Parco Marino di Tavolara – Capo Coda Cavallo.

 

 

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