Nei dintorni di Sassari sono molte le testimonianze della remota presenza umana nel territorio: i nuraghi della Nurra, l'altare eneolitico di Monte d'Accoddi (a 8 Km. da Sassari), le vestigia romane della strada che collegava Turris Libyssonis (Porto Torres) e Karalis (Cagliari). Dove sorse la città, infatti, la località era già nota forse già dal VIII° secolo, quando gli abitanti di Turris Libyssonis iniziarono a spostarsi verso l'interno per sfuggire ai Saraceni. La città denominata Thatari, compare in un primo documento nel XII° secolo. Già dal 1200 è sotto il dominio di Pisani e Genovesi e fino al 1700 è fortificata entro mura, distrutte, insieme al castello, dopo la liberazione dal dominio Aragonese. Delle mura si conservano oggi solo pochi tratti.

L'attuale centro storico (la parte della città anticamente racchiusa dalle mura) è diviso dal Corso Vittorio Emanuele. Da qui si dipartono le piazze e le vie più caratteristiche di Sassari: dalla Porta S. Antonio, con la Colonna di S. Antonio (scolpita da Eugenio Tavolara) e la torre della cinta muraria, risalendo il Corso si scorge la facciata barocca della chiesa di S. Andrea e il Palazzo Civico, ora Teatro Civico. Il palazzo, dal cui tetto svetta una torretta neoclassica, sorge al posto della medioevale Casa Comunale. Dal suo terrazzo, il 14 agosto, il Sindaco della città si affaccia per assistere alla Discesa dei Candelieri , la festa dei sassaresi. Proseguendo per il Corso si trovano degli eleganti edifici, tra cui la casa Farris e la casa Guarino detta di Re Enzo, dalla facciata in stile gotico-aragonese. Ed ancora l'ottocentesco Palazzo del Marchese S. Saturnino e il Palazzo del marchese di S. Sebastiano. Sulla sinistra si accede alla Piazza Tola, circondata da antichi edifici, tra cui il Palazzo Tola e il rinascimentale Palazzo d'Usini (1577), ora sede della Biblioteca Comunale. Arrivati in Piazza Azuni (al cui centro c'è il monumento del giurista e storico sassarese) la strada si biforca e si giunge così alla Piazza Castello, dove un tempo sorgeva il castello aragonese, demolito nel 1869 perché simbolo del dominio straniero. Attigua è la piazzetta dell'antica chiesa del Rosario (1682) una delle tante belle chiese di Sassari. In Piazza Castello confluiscono le più vivaci arterie della città e nelle sue vicinanze c'è il Teatro Verdi che occupa l'area del Teatro Politeama, distrutto da un incendio nel 1923. Si continua a risalire attraverso i Portici Crispo fino a Piazza d'Italia. Il "salotto di Sassari" al cui centro si erige il monumento a Vittorio Emanuele II°, fa da teatro al bel Palazzo della Provincia di stile neoclassico, costruito con conci calcarei. Al suo interno il salone consiliare è decorato con opere dello Sciuti, da cui prende il nome. Di fronte al Palazzo si affaccia Palazzo Giordano, di architettura neogotica, ora sede di una banca.

Percorrendo la Via Roma, che parte da Piazza d'Italia, si giunge al Museo Archeologico G.A.Sanna. Conserva un vasto numero di reperti archeologici che illustrano tutti i periodi delle origini della civiltà sarda, dal Neolitico al Medio Evo. Vi è inoltre la Pinacoteca che conserva pregevoli opere di artisti sardi ed una Sezione Etnografica dove sono esposti bellissimi costumi e gioielli della tradizione sarda, gli stessi che si vedono sfilare durante la Cavalcata Sarda, festa in costume che si svolge a giugno, da non perdere.

Visitando il centro storico si possono vedere molte delle sue belle chiese: la chiesa del Carmine, S. Donato, S. Apollinare. Di grande rilevanza architettonica è la Cattedrale di S. Nicola, con la ricca facciata seicentesca di influenza barocco - spagnola. La chiesa risale invece al periodo gotico-catalano. Di fronte del Duomo ci sono la chiesetta di S. Giacomo, la "chiesa dei nobili" e la chiesa di S. Michele. Percorrendo sulla sinistra il Vicolo del Campanile si arriva a Palazzo Ducale (fatto erigere nel settecento dal Duca dell'Asinara) ora sede comunale. Svoltando ancora sulla sinistra si arriva ad un'altra bella chiesa: è S. Caterina, la più armonica delle chiese sassaresi, di periodo rinascimentale. Un vicolo ci ricollega al Corso.

Una delle opere più significative della città è la fontana di Rosello. Da una ripida scalinata settecentesca si arriva alla fontana eretta nel 1606. Costituita da due parallelepipedi di marmo bianco e nero è sovrastata da due archi incrociati, alla cui sommità c'è la statua di S. Gavino a cavallo. Ai lati, invece sono poste le quattro statue delle stagioni ed in alto le torrette simbolo della città. L'acqua sgorga da 12 maschere leonine. L'altro monumento-simbolo della città è la chiesa di S. Maria di Betlem. La facciata è romanico-lombarda del sec. XIII° mentre la chiesa fu ampliata in età aragonese e modificata nell'Ottocento. E' a navata unica fiancheggiata dalle cappelle dei Gremi (corporazioni artigiane), ha una bella cupola alta 35 metri, ricoperta da placche di piombo. Nella piazza antistante c'è una bella fontana ottocentesca, da cui la gente della zona attingeva l'acqua. Un altro prezioso pezzo della Sassari antica è la fontana del chiostro, detta il Brigliadore,di origine trecentesca. Un'altra chiesa da visitare è S. Pietro in Silki: nata fuori dalle mura cittadine è di impianto duecentesco, annessa all'Abbazia delle Benedettine, ha subito sostanziali modifiche nel seicento, ad opera dei francescani. Ad unica navata con volta a botte, ha le cappelle solo sul fianco sinistro. Il grande retablo ligneo in stile barocco conserva la piccola statuetta della Madonna delle Grazie, alla quale i sassaresi sono particolarmente devoti. Il campanile è in stile romanico-pisano ed è uno dei più antichi monumenti di Sassari.

Sassari è una città che sorge a poca distanza dalla costa, facilmente raggiungibile percorrendo un breve tratto di strada. La spiaggia più vicina e molto frequentata dai Sassaresi è Platamona che comprende un lunghissimo litorale con molti accessi al mare. Alle spalle della spiaggia vegeta inoltre una folta pineta. Un'altra località vicina a Sassari è l'Argentiera. Da una strada panoramica che sfiora la bellissima spiaggia di Porto Palmas si discende al piccolo borgo che conserva le rovine dell'antica laveria, costruita in una stretta gola che si affaccia sulla bellissima spiaggia di Cala dell'Argentiera. Da Sassari si possono raggiungere in poco più di mezz'ora le località di Alghero, Stintino e Castelsardo.

 

 

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